Un sintetico bilancio delle cose fatte e non fatte

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 26 aprile, 2009

 In questi giorni, anche per prepararmi al confronto radiofonico con Vannini, ho cercato di fare “mente locale” per

Le due Torri

Le due Torri

tracciare un bilancio sintetico e, ritengo, oggettivo, delle principali realizzazioni dell’ amministrazione Cofferati. Ve lo propongo, chiedendovi anche un parere ed un contributo al riguardo.

 Le cose fatte non sono poche né di poco conto. D’altra parte i motivi di delusione da parte di chi aveva sostenuto la candidatura di Cofferati non riguardano tanto i risultati (anche se, come sempre, si sarebbe potuto fare ancora di più) ma lo stile e il modo di governo, il rapporto con la città.

L’elenco, ovviamente, è soggettivo, sia perchè implica un giudizio positivo sulle singole realizzazioni, che non tutti condivideranno, sia perchè comprende soprattutto i temi dei quali mi sono maggiormente occupato come Presidente di Commissione riassumendo gli altri sotto un’unica voce

 URBANISTICA

  • Approvazione, dopo oltre vent’anni, della nuova strumentazione urbanistica: PSC, RUE, POC.
  • Salvaguardia della collina con la variante urbanistica.
  • Intesa con l’Agenzia del Demanio per il Piano di Valorizzazione di 19 aree ex-militari (Staveco, Prati di Caprara ecc.)
  • Aumento delle aree verdi e dei parchi (Lungo Reno, S.Donnino, via Baroni ecc.)
  • Concorso per la Nuova stazione F.S.
  • Laboratori di urbanistica partecipata

 MOBILITA’

  • Approvazione ed attuazione del Piano del Traffico.
  • Attivazione di SIRIO, RITA, STARS, SCOUTS, sistemi telematici per la sicurezza ed il controllo del traffico (fare rispettare i divieti)
  • Aumento dei parcheggi (Zaccherini Alvisi, Manifattura Tabacchi, Michelino ecc.)
  • Aumento piste ciclabili
  • Aumento delle rotatorie, degli attraversamenti pedonali sicuri e delle zone 30 Km.
  • Ciclo-pedonalizzazione zona universitaria
  • Terza corsia dinamica del sistema tangenziale-autostrada ed interventi complementari (svincoli, barriere antirumore ecc.)

 AMBIENTE

  • Aumento della raccolta differenziata, ormai attorno al 40%
  • Approvazione del Programma Energetico Comunale
  • Miglioramento della qualità dell’aria
  • Approvazione della nuova classificazione acustica
  • Approvazione del nuovo Regolamento del verde
  • Attivazione del tavolo di concertazione sulla telefonia mobile
  • Elaborazione rapporti conseguenti all’adesione agl’ impegni di Aalborg.

 CASA, SCUOLA, WELFARE, IMMIGRAZIONE, SICUREZZA, CULTURA

  • Nuovo regolamento Edilizia Residenziale Pubblica.
  • Progetto Autorecupero
  • Posti nido in più
  • Tariffe dei servizi (nidi, refezione, bus ecc.) bloccate per cinque anni
  • Family Card
  • Riforma del Welfare con decentramento di tutti i servizi alla persona ai Quartieri e nascita delle Aziende Servizi alla Persona (Ex-Ipab)
  • Chiusura Ferrhotel, Villa Salus, campo S.Caterina di Quarto, sgombero Lungo Reno ed avvio immigrati a percorsi di inclusione sociale.
  • Musei gratuiti e Sala Borsa restituita all’uso pubblico con nuovi spazi bambini, Urban Center ed Auditorium Biagi.

 Il bilancio ovviamente non è tutto positivo.

Rimangono alcuni punti di criticità, oggetto di discussione.

Su questi il prossimo sindaco dovrà impegnarsi in modo particolare.

 GRANDI INFRASTRUTTURE

A mio giudizio il bilancio merita la sufficienza. Non si è ancora una volta ricominciato da zero accettando per questo difficili compromessi.

Si è modificato per quanto possibile il progetto del Metrò, per non perdere i finanziamenti, che il governo Berlusconi peraltro non ha ancora garantito.

Si è deciso di dare seguito al progetto CIVIS, anche qui per non perdere i finanziamenti e per non pagare penali all’aggiudicatario ma ci si trova impantanati tra proteste dei cittadini e difficoltà e ritardi progettuali ed esecutivi.

Si è deciso di fare il People Mover, che in effetti sta per essere aggiudicato ed avviato a realizzazione.

Il Servizio Ferroviario Metropolitano procede a rilento ed il Passante Nord vive ancora nell’incertezza, ma qui le responsabilità non sono certo del Comune di Bologna.

 AFFARI ISTITUZIONALI

Mentre si è operato un ulteriore trasferimento di funzioni a favore dei Quartieri (Welfare, sicurezza ecc.) non si è riusciti ad approvare la riforma del decentramento, varando le necessarie modifiche statutarie e regolamentari. Anche di Città Metropolitana si è parlato molto senza riuscire a concretizzarne il decollo.

 DEGRADO

Tema controverso. In Piazza Verdi e dintorni, ma anche in altre zone del centro storico, si poteva fare di più per contrastare e ridurre, se non eliminare, i fenomeni ed i comportamenti che creano disturbo per la quiete e la vita dei residenti e dei passanti e che deturpano beni e spazi pubblici e privati.

Commenti dei lettori

Non sono in grado di dare un giudizio generale in quanto non conosco con sufficienza i problemi, come nascono, quali soluzioni sono state trovate, quale ne è il risultato pratico, però sui problemi della mia zona (Universitaria)sono state prese delle decisioni assurde: E’ una delle mene frequentate dal traffico, nei giorni festivi è deserta, ebbene è proprio in questa zona che si sono imposte severe limitazioni di traffico e parcheggio. Adesso sento parlare di limitare la circolazione alle due ruote. Sono laureato in fisica e per 40 anni ho lavorato in ambienti di ricerca multidisciplinari. Le decisioni dell’amministrazione sul traffico mi sembrano follia e demagogia.

#1 
Scritto da Umberto Broccoli il 26 aprile, 2009 @ 14:27

Grazie per il suo parere. Per quanto riguarda le limitazioni in zona universitaria credo che il giudizio circa la loro utilità non possa essere dato pensando ai giorni festivi (è chiaro che con l’Università chiusa la pressione è assai minore) ma a quelli feriali, sia nelle ore diurne che in quelle serali. In ogni caso il Quartiere ha attivato numerosi incontri di consultazione ed esiste un tavolo di monitoraggio per la verifica dei risulanti che derivano dall’attuazione dei provvedimenti.
Circa le due ruote si tratta di provvedimenti che potranno trovare un’applicazione assai graduale, inizialmente limitata alla T e volti a limitare la circolazione dei mezzi più inquinanti (che, contrariamente a quanto si pensa, contribuiscono in misura rilevante ad aggravare lo stato di qualità dell’aria).

#2 
Scritto da Paolo Natali il 26 aprile, 2009 @ 16:01

E’ veramente difficile farsi capire dai politici: la mia osservazione è che la zona universitaria era una delle meno trafficate di Bologna, e che addirittura nei giorni festivi è deserta. La mia oservazione è stata o incompresa o manipolata.
Per cortesia, in caso di risposta, mi può fornire i dati sulla circolazione zona per zona prima e dopo le misure di limitazione? Altrimenti parliamo tra sordi. Sono disposto a ricredermi di frone all’evidenza, ma ci vogliono dati e non parole. Grazie per l’attenzione

#3 
Scritto da Umberto Broccoli il 26 aprile, 2009 @ 16:55

Io abito in via mascarella nuova, quindi attigua alla zona universitora pedonalizzata.A me sembra,invece, che sia stata una scelta opportuna,in quanto: 1°- la sua struttura urbanistica( medievale/rinascimentale) non si presta alla circolazione delle auto,2°- proprio per la sua struttura,credo, trattiene molto di più l’inquinamento,3°- proprio perchè frequentata principalemte da studenti,che notoriamente circolano a piedi, o in motorino o in autobus, mi sembra più usufruibile in questo senso.
Inoltre, io attraverso questa zona qualche volta, sia di sera che di giorno,e mi sembra un pò migliorata. è solo un’impressione o c’è qualcosa di nuovo?

#4 
Scritto da rosalina testoni il 26 maggio, 2009 @ 01:20

Cara Rosalina, grazie per il tuo commento che mi sembra appropriato. Sarebbe interessante sentire altri pareri non prevenuti da parte di chi vive o frequenta la zona universitaria. Anch’io ci passo spesso in bici quando vado in Comune e mi pare che la zona sia molto più tranquilla e vivibile. L’altra sera sono stato al teatro delle Moline e non oso immaginare quale sarebbe stata la situazione con le auto liberamente circolanti. Un saluto a Valerio. Paolo

#5 
Scritto da Paolo Natali il 26 maggio, 2009 @ 12:59

ringrazio per l’opportunità offerta. si, le cose sono molto migliorate in via mascarella, dove io abito; ma vorrei che qualcuno rispondesse al perchè è stato concesso per 40 sere , tra luglio e agosto 2009, di chiudere la strada a favore di qualche commerciante/ristoratore a discapito dei residenti che non possono dormire. ed i pochi posti auto che ci sono, in questo periodo sono occupati da tavolini e sedie,dalle h. 19.00 alle h.24,00. non basta non riuscire a dormire durante l’anno accademico, anche quando l’università è chiusa e gli studenti tornano a casa loro è iimpossibile riposare per chi vi abita.

#6 
Scritto da catia il 28 giugno, 2009 @ 07:34

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