Commercianti, discutiamo di Sirio?

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 6 dicembre, 2009

sirio

Sistema Sirio

Il Resto del Carlino di oggi, 6 dicembre, in coincidenza con la prima delle giornate festive prenatalizie nelle quali il Comune ha deciso di spegnere Sirio e di consentire il libero accesso al centro storico, ha gentilmente pubblicato un mio articolo nel quale provo ad aprire un dialogo con le associazioni del commercio per contestare, a mio avviso  nell’interesse stesso dei commercianti del centro storico, l’equazione “centro aperto alle auto=vantaggi per le vendite”. Riporto nel seguito il testo dell’articolo.

Sirio non deve essere un tabù, dicono i commercianti. Lo spegnimento di Sirio facilita gli affari e sarebbe meglio anticiparlo alle 18, insistono. Domenica 6 dicembre Sirio resterà spento nella prima di sei giornate di disattivazione del sistema, in occasione delle festività natalizie. Un provvedimento che condivido nella sostanza, con le identiche motivazioni che ne ha dato il sindaco Delbono. In tempi di particolare crisi economica è giusto discutere di tutto e non avere tabù.
Però chiedo ai commercianti bolognesi altrettanta onestà d’intenti: siete disposti discutere delle vostre certezze? Siete disposti a mettere almeno in dubbio l’idea che spegnere Sirio sia la soluzione dei vostri mali? Consideriamo un po’ i fatti: se si confrontano gli accessi giornalieri in due domeniche prenatalizie, del 2007 (Sirio funzionante, 32mila accessi) e del 2008 (Sirio spento: 38mila accessi) se ne può dedurre che i cittadini bolognesi si sono abituati a entrare in centro con mezzi diversi dalle loro auto, vista la difficoltà di trovare parcheggi, occupati nella quasi totalità dai residenti. Gli accessi nel giorno feriale medio di dicembre 2008, con tutte le attività produttive in funzione, sono stati circa 54mila.
Sarebbe bello che le associazioni dei commercianti, invece di ostinarsi a combattere Sirio, facessero come ha fatto Ascom qualche tempo fa, e cioè propagandassero l’ingresso in centro con utilizzo del parcheggio nelle autorimesse private. Continuare a diffondere l’idea, profondamente sbagliata, che il centro storico è inaccessibile per colpa di Sirio non fa bene agli affari. E’ interesse anche dei commercianti lanciare il messaggio che il centro è raggiungibile con mezzi diversi dalla propria vettura, siano autobus pubblici o bici e che, se si vuole proprio usare l’auto, esistono molte altre opportunità, come i tickets mensili a pagamento.
Oltre a tutto questo, ricordo ai commercianti che esistono diversi parcheggi pubblici, a pagamento, vicinissimi al centro o addirittura alla cerchia dei mille (Piazza VIII agosto, Zaccherini-Alvisi, Ex Manifattura Tabacchi, Staveco, Tanari). Alcuni sono collegati al centro con navette che permettono di non pagare il parcheggio e, nonostante questo, specialmente nei giorni festivi, vengono utilizzati pochissimo. Perciò ripeto la domanda: siamo sicuri che Sirio faccia male agli affari? Oppure è solo un grande alibi? Siamo sicuri che una città con meno auto, meno inquinata, meno frenetica, nuocerebbe ai negozianti? Io credo che invece sarebbe la loro salvezza, come dimostrano zone come via D’Azeglio, il Quadrilatero, e anche la zona universitaria, piena di esercizi commerciali e pieni anche di gente che li utilizza.

 

Tag:

Commenti dei lettori

(pubblicato in forma sintetica sul Resto del Carlino di lunedi 7 dicembre)

Rispondo al invito del Presidente Natali di discutere di centro storico e di Sirio. Innanzitutto una premessa: Sirio non è un tabù, è un falso problema. Il vero problema è che Sirio è frutto della politica dei soli divieti. Per questo desidero far prevalere un ragionamento che non può essere più rimandato: il centro storico ha necessità, per funzionare, di essere frequentato, e per essere frequentato bisogna che le persone vi possano arrivare. Per arrivarci occorrono servizi indispensabile e adeguati: parcheggi limitrofi e facilmente raggiungibili, bene indicati da una segnaletica efficiente (non come succede oggi, eccezion fatto per il solo parcheggio di Piazza VIII Agosto) e un trasporto pubblico dinamico e sicuro. Io fui tra quelli che avrebbero voluto una trattativa più serrata tra commercianti e Amministrazione quando si decise di attivare Sirio. Questa trattative non la si fece allora e non voglio tornare su un tema del passato. Mi interessa molto di più il futuro. Futuro che è sotto gli occhi di tutti: a fronte di una ZTL protetta da Sirio e con effettiva difficoltà per raggiungerla, i grandi centri commerciali di periferia ingrandiscono i loro parcheggi auto. Questo dimostra che gli spostamenti in auto si sono solo modificati: meno in centro e più in periferia. Questo non può soddisfare nemmeno chi si occupa di mobilità in tutta la città. Occorre ora procede in modo spedito a risolvere i problemi legati alla mobilità. Il Presidente Natali cita Ascom, di cui sono dirigente elettivo, per la pubblicità sulle autorimesse private. Io sono molto più interessato a citare il progetto che come Ascom abbiamo presentato sulla mobilità, basato su un modello di spostamenti innovativi e rispettosi del centro storico (con piccole navette e minori bus pesanti), unitamente all’ampliamento dei posti auto a ridosso della ZTL. Senza poi dimenticare che è indispensabile per il centro storico quella metropolitana di cui da 25 anni si parla e di cui abbiamo visto buttare progetti e soldi senza aver oggi più nessuna certezza. Una volta realizzati questi interventi si potrà poi anche pensare ad estendere le aree pedonali, che sono sicuramente una valorizzazione per il centro, ma solo se a supporto ci sono i servizi per raggiungerle.
Non è pensabile altresì ricorrere a pedonalizzazioni tout court, senza aver prima dotato il centro storico dei servizi per raggiungerlo. Quando si parla di pedonalizzazioni,immancabile è il riferimento a Via D’Azeglio, pedonalizzata con successo oltre 40 anni fa, dimenticando però anche i tentativi falliti come Via Indipendenza. Sulla pedonalizzazione del centro, io appartengo a quella categoria di commercianti che vedrebbero con assoluto favore una sua maggior pedonalizzazione, a fronte però solo di un forte e consistente aumento dei servizi per raggiungerlo (parcheggi e bus navette). Procede come si è proceduto sino ad oggi, con solo divieti, non fa altro che far diminuire la frequentazione del centro, Via D’Azeglio pedonale compresa.

PierLuigi Sforza
(presidente commercianti di Via D’Azeglio Pedonale)
facebook : http://www.facebook.com/home.php?#/pierluigisforza?ref=profile

#1 
Scritto da PierLuigi Sforza il 7 dicembre, 2009 @ 13:23

E’ vero, Sirio è un falso problema visto che è quasi impossibile parcheggiare in centro !
Qualcuno ha mai pensato di contare quante centinaia di parcheggi sono spariti nel centro storico grazie alla concessione dei dehors sulle strisce blu???

#2 
Scritto da daniele il 12 dicembre, 2009 @ 09:56

Sono d’accordo, non si riesce a parcheggiare, ma mi sembra che contrariamente ad altre città europee, a Bologna manca la cultura all’uso delle zone parcheggio, entrare in centro non significa “parcheggiare in doppia fila”

#3 
Scritto da GIANNI il 19 dicembre, 2009 @ 13:51

Aggiungi un commento

* usa un nome vero
* non verrà pubblicata

Articolo precedente: Un’altra ricetta