Che fare nei prossimi mesi?

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 26 febbraio, 2010

E’ un interrogativo che si pone al PD, come forza politica responsabile e di governo, ed al quale si è già pd11cominciato a dare risposta nelle sedi opportune, nei Circoli, nei Quartieri ed in via Rivani. Il segretario provinciale De Maria ha scritto una lettera aperta alla città, pubblicata  il 25 febbraio scorso sul sito http://www.pdbologna.org , il cui contenuto condivido. Intanto si tratta di vincere le elezioni regionali e, soprattutto di vincerle bene, largamente: in particolare acquisterà importanza il risultato di Bologna, che permetterà di capire in che misura, soprattutto attraverso l’astensione, i cittadini vorranno far pagare al Pd il prezzo della vicenda Delbono. Poi ci sarà il Congresso, sul quale avrò modo di soffermarmi in futuro, che dovrà, a mio giudizio, segnare un netto rinnovamento del nostro modo di fare politica rispetto alle modalità seguite in questi ultimi anni. Vorrei soffermarmi invece sul “che fare” a Bologna di fronte alla gestione commissariale. Ho già espresso alcune considerazioni nel post “Un Commissario per Bologna” al quale rinvio. Ad esse aggiungo quanto segue.

Alle ripetute e motivate richieste del Pd, di tutto il centrosinistra e dell’Udc, affinchè si possa andare al voto quanto prima, il Pdl ha fin qui saputo opporre un unico argomento: non si può fare una norma specifica per la sola città di Bologna. Il fatto è che proprio la vicenda bolognese fa comprendere come la normativa nazionale, nel caso di un Comune commissariato non per ragioni di emergenza o di crisi democratica diffusa ma per un evento che ha coinvolto solo il Sindaco e per di più per fatti non connessi alla sua carica, dia luogo ad alcune gravi contraddizioni. Innanzitutto viene sciolto anche il Consiglio comunale, eletto direttamente dai cittadini, e fin qui la cosa è comprensibile, allo scopo di evitare che una elezione separata del Sindaco possa configurare la situazione detta dell’”anatra zoppa”, vale a dire di un Sindaco che non ha il sostegno della maggioranza consiliare. Tuttavia, la legge votata nel 2009, che stabilisce un’unica data all’anno per tutte le votazioni sul territorio nazionale, fa sì, nel caso di Bologna, che se non interviene un provvedimento ad hoc, l’anomalia istituzionale delle gestione commissariale si prolunghi per oltre un anno. La stessa cosa capiterbbe se, dopo il 21 gennaio di quest’anno un qualunque sindaco decedesse o fosse fisicamente impedito a svolgere la propria funzione. Non si comprendono francamente le ragioni per cui una città debba essere a lungo penalizzata senza colpa. O forse qualcuno ritiene che un Commissario-Podestà nominato da Roma sia comunque meglio di organismi democraticamente eletti dai cittadini?

Ciò premesso il Pd si sta attrezzando per darsi un’organizzazione che permetta, da un lato di mantenere vivo e di rafforzare il legame con i cittadini singoli e riuniti in Associazioni e Comitati, allo  scopo di farsi interprete delle loro istanze,  richieste e proposte, dall’altro di monitorare gli atti assunti dal Commissario (a tale scopo clicca su Gestione Commissariale del Comune di Bologna nella colonna dei link a sinistra di questo sito) assumendo al riguardo le opportune iniziative. Inoltre va tenuta aperta ed aggiornata l’agenda dei provvedimenti, previsti in bilancio, che l’amministrazione Delbono aveva in cantiere per rispondere all’ esigenze della città, per segnalare eventuali ritardi o contraddizioni rispetto a Piani e Programmi approvati (come ad esempio il Piano Strutturale, quello del Traffico o quello Energetico).

A tal fine verranno costituiti gruppi di lavoro tematici formati innanzitutto dagli assessori e consiglieri comunali e di quartiere uscenti che si riuniranno periodicamente per una sintesi delle iniziative da assumere. Anche la Provincia e la Regione potranno dare il proprio contributo istituzionale. A questo lavoro intendo dare tutto il mio contributo, sia a livello cittadino che del quartiere S.Donato in cui vivo, mettendo  a frutto l’ esperienza e le competenze acquisite in tutti questi anni.

Aggiungi un commento

* usa un nome vero
* non verrà pubblicata

Articolo precedente: Imparare a partecipare