Una passeggiata sul sentiero CAI 902
Il 2 giugno scorso sono stato a fare una passeggiata sulla collina bolognese percorrendo per la prima volta il sentiero 902 del CAI che è stato inaugurato da pochi giorni. Il sentiero collega il giardino Remo Scoto, ai piedi di S.Michele in Bosco, al Parco di Forte Bandiera, lungo un itinerario continuo che comprende tratti di strada asfaltata e tratti di sentiero realizzati ex-novo su terreno privato grazie ad una servitù di passaggio concessa dai proprietari.
Il sentiero, perfettamente segnato con le caratteristiche fasce di colore bianco-rosso e da appositi cartelli indicatori, presenta un dislivello totale di 250 mt, una lunghezza di circa 4 Km. ed è comodamente percorribile in 1h e 30′.
Si può lasciare l’auto (o la bici) lungo la panoramica che porta a S.Michele in Bosco e si comincia a salire. Per la verità il primo tratto che porta al piazzale della chiesa da dove si gode un bel panorama della città, è ancora chiuso in attesa del completamento dei lavori di sitemazione del Parco (forse si poteva attendere ancora qualche giorno per l’inaugurazione: non ci sono elezioni in vista…). Pertanto il suggerimento, per ora, è di salire dal piazzale Bacchelli, lungo la strada di servizio dell’Ospedale Rizzoli, fiancheggiando il parco di Villa Revedin ed il nuovo parcheggio dell’ospedale di fianco all’ex-Seminario regionale, ora utilizzato dal Rizzoli.
Si scende quindi e si risale lungo un sentiero nel bosco, avendo sotto di sè la valle del torrente Aposa, dopo di che si percorre la strada comunale della Fratta, ad ovest di S.Vittore, un altro tratto di sentiero nel bosco ed una strada che conduce al ripetitori radiotelevisivi di Barbiano, oggetto in passato di contestazioni da parte dei residenti a causa dell’inquinamento elettromagnetico prodotto.
L’ultimo tratto è ancora su carreggiata e quindi per sentiero che solca un versante esposto che apre al panorama della parte est della città, fino a giungere al Parco dei Forte Iola e Bandiera, da cui volendo si può scender per sentiero segnato fino alla valle del Savena.
Che dire? Una bella passeggiata, non troppo faticosa e che permette di apprezzare la bellezza della nostra collina, ben conservata e tutelata grazie alla lungimiranza delle diverse amministrazioni che hanno governato Bologna in tutti questi anni.
Si tratta anche di una sorta di “prototipo” da imitare soprattutto per quanto riguarda la possibilità di ottenere dai proprietari privati (anche mediante la concessione di opportuni incentivi e facilitazioni) un permesso di pasaggio che consenta di dare continuità a percorsi altrimenti impraticabili. Ricordo che il PSC (Piano Strutturale Comunale) approvato dal Consiglio comunale nel 2008, contiene ampi riferimenti a questa e ad altre azioni che servano a rivitalizzare la nostra collina, senza comprometterne i caratteri paesaggistici.
Come dicevo il sentiero è ben segnalato e non siamo certamente in zone in cui si possa temere di perdersi e tuttavia è sempre piacevole (non so se capita anche a voi) il senso di sicurezza che dà scorgere i confortanti segni bianco-rossi che ti tranquillizzano: “sei sulla buona strada“.