Ancora su Bella Fuori

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 18 giugno, 2010

L’inaugurazione di Bella Fuori (la nuova piazza verde nel cuore del quartiere S.Donato) ha dato immediatamente adito a polemiche. A cura di alcuni cittadini è stato girato un video (pubblicato tra l’altro sul sito della cronaca bolognese di Repubblica) che prende di mira gli ammaloramenti manifestatisi sul manto erboso con zolle di riporto (soprattutto sulla collinetta dei giochi per i bambini), gli spigoli vivi delle sedute in cemento e perfino (con commenti di dubbio gusto) la scultura di Alcide Fontanesi. Il tutto senza spendere una parola di apprezzamento sulle caratteristiche complessivamente pregevoli di quanto è stato realizzato.

Ora a me pare che tutte le critiche sono legittime ma qui siamo davanti ad un atteggiamento che definirei “bartaliano” (”tutto sbagliato, tutto da rifare…”) che reputo ingeneroso ed affetto da un inaccettabile pregiudizio negativo.

Credo che forse sarebbe stato meglio attendere ad inaugurare l’opera aprendola al pubblico. Ma come dare torto a chi ha ritenuto opportuno, a fronte del ritardo già accumulato con i lavori, permettere ai cittadini di usufruire delle opportunità offerte da questa area già nel corso dell’estate?

Così,  benchè l’area non sia ancora stata consegnata al Comune e sia tuttora sotto la responsabilità dell’impresa esecutrice. si è scelto di aprirla al pubblico con le conseguenze che si sono manifestate in quella zona particolarmente fragile. La tecnica dell’inerbimento rapido mediante il riporto di zolle erbose è comunemente usata, ma si è rivelata critica su un pendio dove la gravità e le sollecitazioni degli utenti non hanno permesso il radicamento delle zolle stesse nel terreno sottostante. Nelle zone pianeggianti le cose dovrebbero andare meglio. L’impresa sta già immag0133provvedendo agl’interventi del caso, nelle more della presa in carico dell’area da parte del Comune per la sua pulizia e per la manutenzione del verde e dei giochi con il contratto di global service.

Anche agli altri interventi necessari per porre rimedio agl’inconvenienti che verranno segnalati si dovrà porre mano.

Ho notato ad esempio l‘assenza di una o più rastrelliere per le biciclette: strano che i progettisti non ci abbiano pensato…… Allo scopo provvederà il Comune al quale ho già segnalato la cosa.

Ma, detto ciò, perchè non riconoscere che l’area è incomparanilmente migliore di come era in passato ? E perchè non prendere atto che i temuti problemi alla circolazione non si sono per il momento manifestati (come provano i monitoraggi eseguiti e che dovrebbero essere resi noti quanto prima)?

Io mi auguro che, passati i primi momenti di tensione polemica, si possa passare ad una fase nuova, nella quale tutto il tessuto associativo della zona s’impegna nell’utilizzo dell’area, nella sua gestione e vigilanza, sotto il coordinamento  del Quartiere. Questo implica anche la segnalazione e la correzione di eventuali criticità che dovessero manifestarsi nel tempo. Ma il tutto in un quadro di “presa in carico” dell’area da parte degli abitanti, che la possano sentire come “cosa loro” e non come un’operazione imposta dall’alto, come un dono non richiesto.

Dopo l’estate sarebbe anche opportuno effettuare un‘indagine strutturata tra gli abitanti della zona che aiuti ad andare in questa direzione.

Commenti dei lettori

Ciao Paolo, vale la pena precisare che gli autori ed estensori del video non sono cittadini qualsiasi, ma attivisti del movimento di grillo, che non fanno mistero di cavalcare qualsiasi argomento polemico con toni spesso anche eccessivi.
E’ anche vero che i dettagli da migliorare che hanno segnalato sono reali, ma come ho già avuto occasione di dire loro durante l’inaugurazione, con il loro modo di gridare al lupo sui dettagli sbagliati vanno anche a occultare gli altri aspetti molto positivi di riqualificazione del territorio, che sono stati frutto di scelte anche sofferte ma politicamente significative come quella di chiudere una strada al traffico per unificare due aree verdi.
Ma il fatto stesso che i cittadini-grillini mi abbiano detto che le segnalazioni sul “poco prato e troppo cemento” dell’attuale parco gli sono state fatte dal comitato che si opponeva alla chiusura di Via Garavaglia la dice lunga sulla confusione che a volte si crea: se prima difendevano addirittura il “catrame automobilistico” adesso non si capisce da che pulpito possano lamentarsi del prato intervallato da “cemento” di arredo e attraversamento pedonale.
Un abbraccio!

#1 
Scritto da Paolo Tattini il 24 giugno, 2010 @ 15:18

Caro Paolo, sono ovviamente d’accordo. Mi pare che i grillini siano ormai prigionieri del loro ruolo……

#2 
Scritto da Paolo Natali il 24 giugno, 2010 @ 21:08

Caro Natali, sono ovviamente in disaccordo su quasi tutto, e il quasi si riferisce allo scultore Fontanesi che non meritava di essere inserito nella polemica. Tengo però a precisare che chi afferma che “prima difendevano il catrame automobilistico” deve prima fare lo sforzino di leggere la petizione. Nel caso avesse tempo da buttare (sempre l’incauto scrittore)lo invito a vedere il filmato mandato in onda dal TG3, noto covo di estremisti di destra.
http://www.youtube.com/watch?v=M8EVCEok5dc

#3 
Scritto da Marco Boldrini il 5 luglio, 2010 @ 15:15

Caro Boldrini, mi dispiace per il suo disaccordo. Sarei lieto di conoscerne le motivazioni, per poter tenere aperto il dialogo ed il confronto.
Saluti.
Paolo Natali

#4 
Scritto da Paolo Natali il 8 luglio, 2010 @ 22:06

Caro Natali, il motivo del disaccordo sta nella definizione di “incomparabilmente migliore di come era in passato”.
Possibile che posare 6000 mq di cemento in un parco, 2000 mq di ghiaia dove non possono circolare i disabili e 2000 mq di asfalto dove c’era un’area verde (degragata, lo ammetto) su un totale di 22000 mq si puo’ definire con la definizione di cui sopra?
Lei che ha letto i risultati dell’Open Space Tecnology ha visto questo tipo di richiesta da parte dei cittadini?
La questione strada aperta/chiusa al momento non si pone.
La questione è urbanistica partecipata si/urbanistica partecipata no, cemento si/cemento no
Con sincera stima
Marco Boldrini

#5 
Scritto da Marco Boldrini il 9 luglio, 2010 @ 15:56

Caro Boldrini, la stimo anch’io e proprio per questo vorrei mantenere aperto il dialogo, tra persone intellettualmente oneste.
In realtà non ho partecipato all’O.S.T. e vorrei prescindere dal suo svolgimento e dalle sue conclusioni eventualmente non rispettate. D’altro canto anche lei ammette che la questione della chiusura di via Garavaglia, che pure è stata il principale motivo del contendere, al momento non si pone.
Lei fa il bilancio delle aree e ne deduce un giudizio peggiorativo rispetto alla situazione presistente. Mi pare una valutazione parziale. Il verde non manca (c’è tutta la parte attorno alla nuova sede del quartiere, peraltro poco fruita - e questo è un problema da risolvere). Parte dell’asfalto è su una zona che era, come lei onestamente riconosce, degradata. Ma più in generale non mi pare che si sia voluto realizzare un “parco” ma una piazza verde, cioè un luogo nel quale convivano diverse funzioni. Si poteva fare meglio? E’ possibile. Si può ancora correggere qualche aspetto critico? Mi auguro di sì, lavoriamo insieme in questa direzione. Rimango tuttavia dell’avviso che la situazione attuale sia migliore di quella “quo ante” . Perchè non fare, ad estate conclusa, un sondaggio tra i cittadini?
Paolo Natali

#6 
Scritto da Paolo Natali il 10 luglio, 2010 @ 20:57

D’accordo sul sondaggio,e provare a studiare qualcosa su portabici, noleggio bici ATC, ricarica bici elettriche per provare a far vivere quella parte di piazza vicino alla fontana che la definirei come “zona morta?”
La saluto Natali
Vado in ferie
Ci saro’ dai primi di agosto

#7 
Scritto da Marco Boldrini il 11 luglio, 2010 @ 12:26

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