Il Pilastro non è poi così male……
Il Corriere di Bologna ha pubblicato nei giorni scorsi i risultati di un’accurata ed interessante inchiesta dal titolo
“Il posto migliore dove vivere a Bologna”. La città è stata divisa in 30 zone omogenee, per ciascuna delle quali è stato assegnato un punteggio relativo a dieci indicatori pesati in modo differente: prezzo delle case, prossimità e trasporti, servizi, parchi e sport, negozi, scuole, sicurezza, cultura, anziani, ristoranti e locali.
La classifica finale vede al primo posto Bolognina, seguita da Marconi e Fossolo. San Donato si piazza all’undicesimo posto, seguito dal Pilastro. Per esaminare le finalità della ricerca ed i risultati potete cliccare su http://corrieredibologna.corriere.it/
E’ chiaro che la classifica ha carattere indicativo, nel senso che, anche dato per scontato che tutti i dati inseriti siano corretti e completi, basterebbe cambiare i pesi attribuiti agl’indicatori per avere una classifica diversa. Tuttavia si possono fare alcune considerazioni.
Mi ha colpito (ma non sorpreso) il buon piazzamento di zone come la Barca (5°) ed il Pilastro (12°) che i bolognesi sono abituati a considerare come degradate e “da evitare”. La classifica rende loro giustizia e testimonia degli effetti positivi delle politiche urbanistiche degli ultimi anni nella nostra città.
In particolare il Pilastro si presenta oggi come un villaggio niente affatto marginale, con ottima dotazione di servizi e con un’intensa vita associativa. Tra l’altro l’indagine non ha considerato la presenza del Dom, cupola che ospita un’associazione teatrale vivace e qualificata, e della Fattoria Urbana del Circolo La Fattoria, che è la prima esperienza rurale inserita in un contesto urbano dell’Emilia Romagna. Qui è possibile per i bambini e per le scuole, attraverso opportune attività didattiche, conoscere gli animali e imparare a rispettarli, comprendere i cicli della natura e seguire da vicino il lavoro dell’orto.
Oggi, 5 settembre, si è svolta la Festa della Vendemmia, con un’ampia partecipazione di famiglie e bambini.
Ad aprile scadrà la convenzione della Fattoria Urbana con il Comune ed è auspicabile che essa venga rinnovata,consentendo a questa bella esperienza di poter consolidarsi e sviluppare ulterirmente.