Come si costruisce una “diversità d’opinione”

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 1 ottobre, 2010

L’episodio è oggettivamente modesto, ma merita di essere commentato per segnalare un modo di fare giornalismo che privilegia rimozione-auto(e talvolta crea ad arte) le divisioni e le contrapposizioni.

L’edizione locale di un quotidiano nazionale sta dedicando da qualche giorno una giusta attenzione al problema della rimozione delle auto per consentire il lavaggio delle strade e delle multe assai salate ai trasgressori.

In particolare il giornale ha messo in evidenza che in altre città si riesce ad effettuare il lavaggio con un mezzo speciale (Sweepy Jet) anche in presenza delle auto in sosta, e che comunque le tariffe applicate per la rimozione, il trasporto ed il deposito dei mezzi sono a Bologna le più care in assoluto.

Una giornalista del quotidiano in questione mi telefona per sentire la mia opinione. Le rispondo che la priorità a me pare qualla di cominciare ad utilizzare anche da noi (dopo gli approfondimenti e le verifiche del caso, richieste dalla particolarità dei portici) lo Sweep Jet, evitando alla radice di comminare sanzioni ai proprietari delle auto in sosta. Circa l’ opportunità di abbassare le tariffe non ho ritenuto conseguentemente  di esprimermi, anche perchè non conosco i criteri che hanno guidato il Comune nelle sue decisioni.

Nell’articolo con cui riporta le opinioni degl’intervistati, la giornalista dà conto della mia risposta, che coincide con quella di Bignami del Pdl, mettendola in contrapposizione con quella di Cevenini (giudicato “del tutto controcorrente”), che non si pronuncia sull’utilizzo di Sweepy Jet, ma sottolinea che “quella sulle rimozioni è un’entrata per il Comune a cui è difficile rinunciare, soprattutto in un momento come questo” e che “le tariffe non vanno toccate perchè sono soldi che servono al bilancio”.

Insomma il lettore è indotto a pensare che Cevenini ed io la pensiamo in modo diverso sullo stesso argomento, mentre in realtà ci siamo espressi su due aspetti diversi della questione.

In realtà sono certo che anche  il Cev preferirebbe risolvere il problema alla radice evitando la necessità delle rimozioni. Dopo di che il problema dell’entità delle sanzioni è pressochè irrilevante.

E comunque, e ciò vale per ogni tipo di sanzione comminata per la violazione delle norme sul traffico e sull’igiene urbana, le multe esistono come deterrente per prevenire gli abusi e non per “fare cassa”.

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