Parliamo di primarie
In questi giorni ho letto sui giornali, a proposito delle primarie per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra, giudizi che non condivido e che m’inducono ad esprimere la mia opinione al riguardo.
Questi i giudizi di autorevoli politologi e di esponenti d’ importanti parti sociali: ” Primarie farlocche, come sempre, troppo vicine alle elezioni, inutili, ridicole,non accompagnate da un progetto chiaro per la città, e proprio per questo esposte al rischio di forte astensione dal voto”.
Giudizi così categorici, dati quando ancora non si sono formalmente manifestate le candidature, né aperta la raccolta delle firme, né, tantomeno, la campagna elettorale, mi sembrano quanto meno prematuri.
A chi pensa che le primarie non siano il modo giusto per scegliere il candidato (ed il candidato migliore) chiederei se ritiene che il modo giusto sia piuttosto quello di affidare la scelta al “Partito” ed al suo gruppo dirigente o, addirittura, come farà il centrodestra, a Silvio che sta a Roma. Le primarie al PD non le ha “ordinate il dottore”, ma sono iscritte nel suo DNA di Partito (che cerca di essere) Democratico e che, in quanto tale, si affida alla volontà non solo dei suoi iscritti, ma anche dei suoi elettori (che poi, guarda caso, saranno quelli che andranno a votare alle elezioni, quando sarà il momento). D’altro canto non è che i gruppi dirigenti, in passato, abbiano saputo fare scelte particolarmente indovinate…..
A chi ritiene che non saranno primarie “vere” perchè c’è un candidato nettamente favorito, direi che se dovessimo cancellare tutte le competizioni nelle quali un concorrente gode dei favori del pronostico, allora di gare ne vedremmo davvero poche. Inoltre le primarie, oltre che per scegliere il candidato, servono anche (e, direi non in via secondaria) a creare entusiasmo e partecipazione (in tal senso non è male che si svolgano a ridosso delle elezioni, di cui peraltro non conosciamo ancora la data),ed a suscitare un dibattito che arricchisce il confronto politico-programmatico, che stimola ciascun candidato a dare il meglio di sé, esprimendo il valore aggiunto che può dare allo schieramento politico a cui appartiene, ponendo le basi per una leale collaborazione tra vincitore e sconfitti.
A chi lamenta la carenza di progetto politico nel documento approvato dai partiti della coalizione di centrosinistra, che fa da cornice alle primarie, ed a chi ha motivato con questo argomento la propria rinuncia a gareggiare, direi che non mi pare trascurabile essere riusciti a creare le condizioni per primarie di coalizione(ed i partiti che, come Rifondazione comunista, si sono “sfilati” con un certo imbarazzo, hanno perso un’occasione preziosa) attorno ad un documento niente affatto generico e privo di contenuti, ma che se anche così fosse, quale occasione migliore per presentare le proprie idee ed il proprio progetto per la città ?
Certo perchè si generi entusiasmo e partecipazione bisogna che i candidati ci siano, siano più d’uno e non siano soltanto candidati di partito ma anche “civici”, cioè espressione ed interpreti di sentimenti, istanze e sensibilità diffuse nella società civile.
Questa volta il PD sta rispettando pienamente, bisogna darne atto al segretario Raffaele Donini, l’impegno di non condizionare in partenza il risultato con investiture dall’alto. Detto ciò bisogna poi che ciascuno faccia la sua parte: esponenti dei partiti (meglio se non candidati dai partiti stessi), o della società civile (”migliori” o normali che siano) possono farsi avanti senza ostacoli o veti di sorta, che non siano quelli che ciascuno, liberamente, pone a se stesso.
Al momento ci sono alcune persone che mi auguro formalizzino la loro candidatura.
Maurizio Cevenini (PD) che, non dimentichiamolo, ha già partecipato per due volte alle primarie, secondo in entrambi i casi: sarebbe strano che non partecipasse, questa volta, a primarie che nascono nel modo giusto.
Gianmario Anselmi (PD), il primo ad avere “alzato la mano”.
Amelia Frascaroli e Benedetto Zacchiroli, della società civile.
Altri potranno aggiungersi, rendendo queste primarie, non soltanto “vere”, ma anche utili alla vita democratica della nostra città.
Commenti dei lettori
Mi associo a quello che hai scritto sulle primarie.