Due interessanti classifiche sulla mobilità a Bologna.

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 18 dicembre, 2010

bikesharingSu La Repubblica e sul Corriere della Sera del 15 dicembre scorso sono stati pubblicati i risultati di due ricerche che contribuiscono a farsi un’idea abbastanza oggettiva della situazione della nostra città in tema di mobilità.

Il Corriere riporta la classifica, curata da Legambiente, con dati aggiornati al 1/9/2010, sul “grado di ciclabilità” delle città capoluogo di provincia. E’ stato calcolato un “indice di ciclabilità” che tiene conto della lunghezza e tipologia delle piste ciclabili, dell’estensione delle aree pedonalizzate e delle zone 30 Km e delle limitazioni del traffico. Bologna è al 34° posto, preceduta da tutti gli altri capoluoghi della nostra regione, ma nettamente davanti a tutte le grandi città di rango metropolitano (Da Torino a Firenze, da Roma a Milano, da Palermo a Bari, a Genova, a Napoli).

La Repubblica, da parte sua, traccia la top ten dell’immobilità urbana, cioè la classifica delle 10 città piùingorgotrafficate, stilata dall’Osservatorio Tom Tom, che ha fatto una ricerca sui flussi di traffico, analizzando per un anno i dati della viabilità sulle strade urbane e calcolando la percentuale di strade ad altissima densità di veicoli. Qui Bologna si piazza al 9° posto, dietro tutte le grandi città (le stesse nominate sopra) che se la passano decisamente peggio.

Insomma, ancora una volta, le classifiche comparative dimostrano che Bologna può e deve fare di più per la mobilità sostenibile (un compito che attende la futura amministrazione) ma che, almeno rispetto alle altre grandi città del nostro paese, vive una situazione di minore criticità.

Commenti dei lettori

Sinceramente non mi sembra una grande consolazione. A me pare che la natura e la struttura di Bologna dovrebbe consentire da una parte una ciclabilizzazione (sic!) molto più spinta, a livello di Ferrara e non delle grandi città. E analogamente per quanto riguarda l’immobilità, aspirerei che gareggiassimo con le migliori in assoluto e non con gli 8 casi clinici che stanno peggio di noi.
Sergio Salsedo

#1 
Scritto da Sergio Salsedo il 18 dicembre, 2010 @ 21:31

Grazie Natali per gli aggiornamenti su queste situazioni così significative.
I tre candidati alle Primarie bolognesi hanno tutti quanti un punto in comune: le ciclabili. Segno che l’argomento è importante e particolarmente sentito dagli amministratori come dai cittadini. Per ciclabile va comunque inteso un percorso, lungo o breve che sia, però protetto… facilmente accessibile, cadenzato da semafori dedicati, non in promiscuo con scooter che lo invadono e via discorrendo.
Inoltre, come diceva Merola sere fa alla sala Zodiaco, la mobilità e le ciclabili non devono necessariamente essere in conflitto con l’automobile. L’intento è usare l’auto poco, consapevolmente e ad integrazione di infrastrutture come il SFM o la rete autofiloviaria dell’ATC… Bisogna realizzare più parcheggi scambiatori a ridosso dei viali, potenziare le navette per chi deve fare l’ultimo miglio, incentivare l’uso della bici su percorsi protetti… Temo che i tagli recenti precipitati sulla città possano però rallentare questi intenti.

#2 
Scritto da Roberto Amori il 19 dicembre, 2010 @ 02:09

Certo: puntiamo pure al meglio ma intanto non disprezziamo ciò che siamo.

#3 
Scritto da Paolo Natali il 20 dicembre, 2010 @ 00:22

Più ciclabili e più educazione stradale (e civica in generale)!
Bologna è una città insicura per la mobilità ciclabile e troppo inquinata dal traffico veicolare. Quanto tempo ci vorrà ancora per rendere la bici più “attraente” dell’auto e dello scooter per muoversi in città?
L’amministrazione deve dare imput e buoni esempi, anche con campagne informative e di promozione mirata. Quanti assessori, dirigenti e vigili urbani hanno lasciato auto (blu o bianche) per la bici?
Saluti e buon anno 2011 ciclosostenibile.

#4 
Scritto da Gabriele Lamberti il 29 dicembre, 2010 @ 14:51

La città è piena di posteggi… inutilizzati. Sempre semivuoti sono i grandi spazi sotto piazza otto agosto, sotto l’ex manifattura tabacchi, il cubo nero di fianco alla nuova sede del comune e quello accanto alla fiera. Bisogna avere il coraggio di (e la cultura per) decidere in favore della mobilità sostenibile ad emissioni zero, e contro la mobilità insostenibile dei motori a scoppio. Coraggio e cultura che non sono mancati agli amministratori di Copenaghen, Amsterdam e di molte altre città europee, Londra compresa, e che mancano a Bologna.

#5 
Scritto da Vittorio Marletto il 29 dicembre, 2010 @ 17:51

Sono pienamente d’accordo!
Paolo

#6 
Scritto da Paolo Natali il 29 dicembre, 2010 @ 21:37

Caro Vittorio speriamo che la nuova amministrazione sia più coraggiosa e lungimirante di quelle che l’hanno preceduta.
Saluti cordiali.
Paolo

#7 
Scritto da Paolo Natali il 29 dicembre, 2010 @ 21:39

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