“I sacerdoti ne stiano fuori”
Così il 2 gennaio scorso intitolava Bologna 7, l’inserto domenicale di Avvenire, le indicazioni obbligatorie del cardinale al clero in occasione delle prossime elezioni amministrative nella nostra città.
C’è chi, facendo un processo alle intenzioni, ha interpretato questo documento come uno stop rivolto a don Nicolini, che nei giorni precedenti, con un’intervista al Corriere di Bologna aveva manifestato il suo sostegno ad Amelia Frascaroli per le primarie del centrosinistra in corso di svolgimento.
Io preferisco vederle come un opportuno e doveroso richiamo (del tutto simile ad altri emanati in occasione di precedenti elezioni) rivolto a tutti coloro che svolgono un ministero nella Chiesa a non provocare contrasti e divisioni nella comunità ecclesiale con pronunciamenti ed atti che riguardano questioni del tutto opinabili e proprie della responsabilità laicale come le scelte di carattere politico. E’ ormai acquisito da tempo, infatti, che credenti laici militano legittimamente nei diversi partiti.
Un altro aspetto, che presenta in verità qualche profilo di delicatezza, è quello che riguarda il diritto-dovere dei pastori di aiutare il discernimento dei i fedeli sui “beni umani fondamentali” da tenere presenti nel giudicare programmi elettorali e candidati. Credo infatti che questa opera di “illuminazione ” delle coscienze debba essere fatta con grande equilibrio, nel rispetto integrale della Dottrina Sociale della Chiesa, senza sottolineature dettate dalla personale sensibilità dei singoli preti o religiosi.
Nulla da dire, quindi, se non che a tutti i destinatari di queste indicazioni episcopali è richiesta grande attenzione e prudenza. Che dire infatti delle ripetute manifestazioni di sfiducia e della presa di distanza dalle elezioni primarie che il centrosinistra sta svolgendo o anche dell’auspicio di una candidatura alle elezioni amministrative del Commissario Cancellieri? Non sono forse opinioni politiche queste?
Commenti dei lettori
cALMA A DON nICOLINI ,MA calma anche a mons Vecchi quando si intromette sulle primarie o pro-Cancellieri.
Giuliano Satanassi