Il risultato migliore…….
Quello delle primarie per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra di Bologna è stato il risultato migliore che ci si poteva attendere.
Oltre 28.000 elettori hanno decretato la netta vittoria di Virginio Merola (58,3%) su Amelia Frascaroli (36%) e Benedetto Zacchiroli (5,7%).
E’ un risultato che premia tutti coloro che hanno creduto nelle primarie stesse come strumento di democrazia: il PD, che le ha fortemente volute, gli altri partiti della coalizione, i tre candidati, che si sono spesi in una competizione elettorale condotta con grande impegno personale e secondo uno stile non aggressivo nè “urlato” ed infine gli i elettori che si sono recati alle urne in numero superiore alle previsioni della vigilia.
Hanno di certo propiziato tale risultato sia il clima meteorologico (una splendida giornata fredda ma soleggiata), sia quello politico (l’indignazione contro il premier Berlusconi), ma credo che abbia pesato soprattutto il fatto che questa volta si trattava di primarie di coalizione “vere”, dall’esito incerto e non condizionate da una mobilitazione “militare” dal maggiore partito della coalizione.
Da questa consultazione esce con successo anche lo strumento delle primarie che non saranno un fine ma che si confermano un efficace mezzo per iniziare con slancio e partecipazione popolare una campagna elettorale che si annuncia difficile, facendo conoscere il candidato alla città, dando avvio con entusiasmo alla mobilitazione dell’elettorato e sprigionando una ricca e diffusa elaborazione programmatica. A questo punto mi pare chiaro che la revisione delle primarie, che è stata proposta da più parti, non potrà andare oltre un semplice perfezionamento (semplificazione, chiarimento ecc.) di carattere tecnico-organizzativo, senza mettere in discussione i fondamentali dello strumento stesso.
Anche il segretario del Partito Democratico Raffaele Donini, che ha saputo tenere la barra dritta anche di fronte ad incertezze e perplessità presenti nel partito a livello nazionale (oltre che locale) ne esce rafforzato non solo rispetto alla guida del partito in campagna elettorale, ma anche nell azione di rinnovamento del partito bolognese, coraggiosamente intrapresa.
Ci sarà modo di valutare con più calma il risultato di queste primarie e le sue conseguenze sul quadro politico non solo locale. Virginio, a questo punto, deve costruire il proprio programma elettorale, partendo dal programma della coalizione che ha avviato il percorso delle primarie e che rappresenta la base sulla quale innestare tutti gli approfondimenti e le specificazioni che il candidato vorrà formulare, utilizzando le proposte, le suggestioni e le tante idee emerse nel corso della campagna per le primarie, portandole a sintesi. Gli stessi partiti della coalizione (a partire dal PD) potranno proporre a loro volta linee d’indirizzo e progetti che vadano ad arricchire il quadro programmatico attorno al quale si è costruita la coalizione.
Un eventuale allargamento della stessa non potrà evidentemente smentire o contraddire tale quadro pena il rischio di una messa in discussione dell’originaria alleanza PD-Idv-Sel.
Un ultima notazione: credo che la campagna elettorale delle primarie abbia messo in evidenza, oltre ai contenuti, anche modalità e stili di contatto, di ascolto, di comunicazione e di partecipazione, assai interessanti ed innovativi, soprattutto da parte di Amelia e Benedetto. Sarebbe bene che anche questi non andassero dispersi ed accantonati.
Commenti dei lettori
clima meteorologico????
Vabbè……Ci siamo capiti.