Ancora sul CIVIS……
Chiedo scusa ai miei pazienti lettori ma devo ancora parlare del Civis.
Il fatto è che non passa giorno senza che igiornali sollevino sempre nuove (?) ragioni (?) per affossarlo e io non posso esimermi da un commento.
Smorzatasi, almeno per il momento, la polemica sugl’ingorghi causati dai lavori in via Mazzini ed Emilia Levante, ( http://www.paolonatali.it/2011/01/23/i-cantieri-del-civis-un-po-di-pazienza/ ) ecco gli ultimi misfatti del Civis.
Domenica scorsa il Corriere di Bologna titola “Le 64 pagine che fanno a pezzi il Civis” e presenta ampi stralci della perizia chiesta dal p.m. per verificare la correttezza delle procedure seguite a suo tempo dalla giunta Guazzaloca per l’assegnazione e la realizzazione del sistema.
Il testo non lascia adito a dubbi: “nell’assegnazione dei lavori procedure in contrasto con i principi amministrativi”.
Oggi, martedì 8 gennaio, lo stesso Corriere: “Il dossier sul Civis non è ancora concluso”, “le verifiche sugli atti amministrativi e sulla rispondenza del mezzo ai requisiti dell’appalto è tuttora in corso, quindi appare improprio anticipare gli esiti”.
Lascio a voi ogni commento.
Ieri l’Informazione dedica un articolo ad un incidente verificatosi alle 4 del mattino della domenica, in via Irnerio, dove un’auto si è scontrata contro una banchina del Civis nei pressi della Montagnola.
Nessun danno agli occupanti del veicolo.
Il cronista così conclude: “L’incidente, di per sè poco significativo, fornisce però nuove argomentazioni alla polemica che vorrebbe vedere rimosse quelle banchine e ripristinate le fermate ai bordi delle strade”.
Devo dire che sono rimasto colpito dall’approccio del cronista. che mi pare viziato da un pregiudizio comune ai difensori a prescindere dell’auto privata. Senza dubitare che tra le cause ci possa essere stata l’alta velocità o la distrazione del conducente, si ipotizza una responsabilità dell’ “investito” (che era fermo e visibile) anzichè dell’investitore.
Si tenga presente che negli ultimi anni in diverse strade della nostra città (via Toscana, via Murri, viale Felsina….) si sono realizzate in mezzo alla carreggiata isole rialzate per consentire ai pedoni di attraversare in sicurezza la strada.
Se qualche auto ci va a finire contro chiederemo di eliminarle?
Commenti dei lettori
Grazie Paolo per queste opportunità di confronto. Ho visto l’incidente e fotografato tempo fa quello simile a San Lazzaro in Via Kennedy: per determinare un danno simile a quale velocità precedevano le automobili? Sono parapetti in acciaio imbullonati al suolo con decine di ancoraggi ma sono stati piegati come niente. Tecnicamente sono parapetti anticaduta in realtà sono a salvaguardia dalle automobili per le persone in attesa dei bus… Non è possibile tutelare l’indisciplina, ci può ovviamente stare l’incidente perchè tante sono le dinamiche del traffico ma se purtroppo ci vai contro, nei limiti prefissati, non butti giù tutto. Le banchine sono ovunque in Europa ma sembra che qui siano tracciate unicamente ad ostacolo del fare ciò che si vorrebbe. In realtà in questi due anni le banchine di Via Marconi non hanno mai determinato code o quant’altro: hanno retto senza difficoltà a riaperture scolastiche, Fiere, shopping natalizi, spegnimenti di Sirio e quant’altro.
Sarebbe bene ricordare che le banchine, retaggio dell’eredità tramviaria che avrebbe dovuto essere, sono disposte perchè i filobus incolonnati in sosta, per le operazioni di carico e scarico dei passeggeri, stando al centro della carreggiata non causino code ed incolonnamenti… Le automobili li oltrepassano sulla destra su una corsia in Via Marconi o su due come in Via Irnerio lato Sferisterio.
Così come tu hai giustamente ricordato anche io in passato ho pubblicato le fotografie di quelle infrastrutture, da anni esistenti in città, e di cui tutti sembrano non essersi mai accorti… prime fra tutte le larghe isole a rientrare dove i veicoli vengono incolonnati per essere visionati da Sirio: Porta S.Isaia, Porta S.Felice, Porta S.Vitale, Via Riva Reno ecc.
Roberto Amori
Questa mania di scagliarsi contro il civis non accenna a finire. Ogni occasione è buona per protestare e basta. Chiro che magari non è il tram che avremmo voluto però è un banale filobus e attaccarlo così non mi sembra proprio il caso. Inoltre vanno ad attaccare uno dei pezzi migliori che questo progetto ha prodotto: le bnchine rialzate che tutelano molto meglio gli utenti degli autobus oltre che consentono un accesso perfetto anche per chi è costretto a viaggiare con sedie a rotelle oppure se si è trsportati con passeggini. Insomma come tutte le cose ha aspetti positivi e negativi però qui c’è proprio un accanimento ingiustificato (e spesso fatto da coloro che poi hanno acquistato il mezzo).