La buona politica deve metterci la faccia

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 25 febbraio, 2011

doninimerola

Donini e Merola

E’ del tutto evidente che la politica, per molteplici ed oggettive ragioni, non gode di buona fama presso i cittadini, sia a livello nazionale che locale.

Come si supera questa situazione patologica?

Guardiamo a quanto accade nella nostra città.

C’è chi ritiene che i partiti debbano “fare un passo indietro”, “stare fermi un giro”, lasciando spazio ad esponenti della società civile (i cosiddetti “migliori”) , non caratterizzati politicamente, i soli capaci di governare disinteressatamente per il bene comune.

Io penso invece che sono la politica ed i partiti a dover dimostrare nei fatti di avere imparato la lezione e di saper riqualificarsi, cambiando il proprio modo di presentarsi ai cittadini ed assumendo pienamente le responsabilità che l’art.49 della Costituzione assegna loro.

A Bologna questo deve e può avvenire adesso, perchè qui la politica ed i partiti, a seguito del commissariamento, sono già stati fermi un giro (che durerà alla fine più di un anno), e questo basta ed avanza.

Il PD e la coalizione di centrosinistra hanno dimostrato di volersi mettere su questa strada.

Le primarie, confortate da una partecipazione superiore alle attese, hanno indicato Virginio Merola del PD come candidato sindaco. Virginio sta cominciando la sua campagna elettorale che mi auguro lo porterà a contatto con tanti cittadini bolognesi, per farsi conoscere e per comunicare il proprio programma elettorale. In pari tempo il PD e gli altri partiti della coalizione, stanno definendo le liste per il consiglio comunale ed i consigli di quartiere.

Il PD in particolare ha già definito i criteri per la formazione della propria lista, mettendo al primo posto il rigore etico e la trasparenza nella gestione del bene pubblico. La lista non sarà formata soltanto da iscritti al partito ma, nello spirito delle primarie, sarà aperta anche ad esponenti della società civile e sarà sottoposta ad un ampia consultazione popolare. Il Pd insomma non intende nascondersi o mascherarsi dietro un civismo di facciata.

Cosa accade invece nel resto del panorama politico?

Dopo la rinuncia del Commissario Cancellieri (una scelta che le fa onore) e del presidente della Camera di Commercio Filetti, restano in campo al momento due candidati civici, Aldrovandi e Corticelli ed il candidato dei grillini, Bugani.

Ed il terzo polo? Ed il Pdl? E la Lega?

L‘Udc (ed il terzo polo) sembrano orientati a ripetere la scelta fatta fin dai tempi di Guazzaloca, e cioè quella di appoggiare un candidato civico (Aldrovandi) inserendo propri candidati nella sua lista, che a questo punto assumerà un carattere “spurio”, ed ammettendo così di non avere al proprio interno persone in grado di candidarsi alla carica di sindaco.

Nel Pdl e nella Lega la confusione regna sovrana: ogni esponente di questi partiti ha posizioni diverse . Appoggiare uno dei candidati civici in lizza (ma quale?) entrando con propri esponenti nella sua lista e rinunciando al proprio simbolo, oppure presentando una lista di partito ? Candidare a sindaco un proprio esponente (ma quale? un candidato solo o uno per ciascun partito?) sostenendolo con una propria lista ?

Come si vede gl’interrogativi sono tanti, sintomo d’incertezza e di scarsa coesione, ma soprattutto di scarsa fiducia nella propria responsabilità di partiti che, invece di credere nel proprio ruolo e di onorarlo con senso di responsabilità, si nascondono e si attardano in schermaglie che, queste sì, alimentano la sfiducia dei cittadini nel valore e nel significato della politica.

Anche se la cosa non mi riguarda direttamente io spero che nei partiti di centrodestra si produca un soprassalto di orgoglio e di dignità che li induca a presentarsi con propri candidati e con il proprio simbolo per contribuire, attravreso una competizione leale nei metodi e basata sui contenuti, ad una riqualificazione del sistema politico.

Certo non aiutano a creare un clima di serenità i dossier anonimi (già questo basta a squalificarli) che in queste settimane inquinano il dibattito politico locale……

Commenti dei lettori

IlPD,a partire da Bologna, secondo me, dovrebbe fare una grande e impegnativa operazione politica: unire la Forma con la sostanza.Il voto,infatti,è un atto dovuto e formale se non è sostenuto e formato da una realtà sociale e attiva. In sostanza, il PD dovrebbe fare lo sforzo di riconoscere e dare visibilità alle tante “minoranze attive” che sono presenti nella nostra società e che sono l’unica speranza per uscire dallo tsunami che ha trascinato tutti noi in una deriva apprentemente fatale: volontari che lavorano nel sociale, cooperative, imrenditori virtuosi,comitati che lavorano sui beni comuni come l’acqua, slow food, singoli impegnati nella ricerca, nel sostegno alla cultura,ecc.Perchè queste realtà “virtuose” non emergono, non si vedono? Il PD potrebbe diventare un grande faro su queste realtà se avesse la capacità di essere un pò meno “partito” e un pò più “interprete” dei bisogni delle “persone”.
Ciao Paolo e buon lavoro

#1 
Scritto da rosalina il 5 marzo, 2011 @ 13:36

Sottoscrivo pienamente, cara Rosalina. Quella che tu descrivi è, al di fuori di tutte le alchimie politiche, la vera idea dell’Ulivo.

#2 
Scritto da Paolo Natali il 5 marzo, 2011 @ 23:28

Qualcuno, fermo un giro potrebbe stare.
Resto del Carlino domenica 6 marzo pag.12
Titolo “Malagoli verso un posto in giunta”.
Dice l’intervistato “ha pensato Delbono a quel che ha provocato a persone come me? Sono tornato a lavorare a 50 anni, non è stato facile”
Il danno che ha provocato Delbono alle amministrazioni di sinistra e alla città di Bologna non sono forse un pò più gravi di far tornare qualcuno a lavorare? E quando uno fa il presidente di quartiere forse non lavora? E non è più grave a 50 anni perderlo il posto di lavoro?
Qualcuno potrebbe stare fermo anche due giri.
Ciao Paolo e buon lavoro

#3 
Scritto da Marco Boldrini il 10 marzo, 2011 @ 17:24

Caro Marco, condivido in pieno. Penso tra l’altro che se Riccardo ha faticato tanto a riprendere il lavoro non è bene distoglierlo un’altra volta….

#4 
Scritto da Paolo Natali il 10 marzo, 2011 @ 20:26

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