Finalmente i dati su chi viaggia senza pagare il biglietto del bus
Concludevo così un post del 5 febbraio scorso sull’aumento del prezzo dei biglietti del trasporto pubblico.
Inoltre in tema di abusivismo, che rappresenta forse la principale ragione della protesta dei cittadini paganti, a fronte degli aumenti tariffari, credo che l’azienda possa e debba documentare l’entità reale del fenomeno, oltre ad assumere tutti i provvedimenti utili a ridurre al minimo l’entità di questo deprecabile comportamento.
Nella rubrica “Lettere” della cronaca bolognese di Repubblica compare oggi una nota nella quale ATC documenta come si è giunti a quantificare il dato dell’abusivismo.
Per tre settimane, dal 4 febbraio scorso, ATC ha compiuto rilevazioni particolareggiate sulle linee urbane di Bologna. Questa verifica ha interessato 27.650 passeggeri. Il 36,8% dei viaggiatori effettua la convalida del titolo o acquista il biglietto a bordo; il 57,1% è composto da abbonati; il 6,1% elude il pagamento e, al controllo, prende la multa. Quindi il 63,2% sale senza obliterare. Sul piano della percezione occorre rivedere i pregiudizi: su 10 persone che vediamo salire senza convalidare, solo una è realmente in difetto di biglietto, le altre 9 pagano regolarmente il servizio utilizzando gli abbonamenti.
Bene. Forse era meglio dare ain anticipo e con più evidenza questa informazione, da parte di ATC. Adesso speriamo che l’azienda s’impegni ancora di più per abbassare quella percentuale e, naturalmente, che il senso civico dei cittadini migliori.
Commenti dei lettori
Che le inchieste ‘ fai da te ‘ divulgate in tutta fretta dai giornali fossero alquanto empiriche lo si era capito bene. I dati vanno quindi ridimensionati anche se non sottovaluterei comunque il fenomeno degli abusivi a bordo. L’evasione dal pagamento del titolo di viaggio quantificata nel 6,1% riconduce a un danno subito dall’Azienda di quasi 9 Milioni di Euro in un anno sulle sole linee urbane…
Roberto Amori
Infatti. Si tratta di un dato da cui partire per puntare ad abbassarlo con le più opportune iniziative di carattere culturale/educativo e tecnologico (tornelli). Anche il monitoraggio dovrà essere costante ed i dati rilevati diffusi con trasparenza.