Ancora su chi sale in bus senza pagare

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 20 marzo, 2011

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Non sarà un tema d’importanza strategica ma è certamente un problema che sta a cuore ai cittadini (basta vedere quanto spazio occupa nella rubrica “Lettere” dei quotidiani locali).
La serietà o la superficialità con cui viene affrontato dall’ATC condiziona la fiducia nelle istituzioni e contribuisce (o meno) alla coesione sociale.

Per questo ho dedicato (e continuerò a dedicare) attenzione al tema  (vedi: Finalmente chi viaggia senza pagare il biglietto del bus ).

Appunto nelle “Lettere” di Repubblica di venerdì 18 marzo scorso il sig. Paolo Biavati osserva acutamente che non basta avere da ATC i dati sugli esiti dei controlli.

Occorrerebbe essere certi che i controlli sono avvenuti ed avverranno non solo negli orari di maggiore utilizzo dei mezzi pubblici, ma anche negli “orari di morbida” (pomeriggio o tarda mattina), quando i bus sono frequentati dagli utenti saltuari, sprovvisti di abbonamento e forse più propensi ad evadere il pagamento del biglietto.

Il sig.Biavati insomma mostra di essere pronto a credere ai dati ATC (6% circa di abusivi) ma rivendica un’informazione ancora più ampia e trasparente. Questo dimostra a mio avviso che la comunicazione e l’informazione non sono mai troppe e che le aziende e le istituzioni pubbliche debbono investire al massimo in questo settore.

 
 
 
 
 

 

 

 

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Commenti dei lettori

Caro Paolo
i controlli Atc da sempre si concentrano negli orari “di morbida” come li definisci tu con termine idrologico, la fascia più pericolosa per i portoghesi essendo proprio quella tra le 9 e le 12 al mattino. Negli orari di “piena” spesso i controllori non ce la fanno fisicamente a entrare sul bus dato l’affollamento di certe linee…
Comunque non credo sia giusto correre dietro a certa “opinione pubblica” su questo tema: il punto non è se chi usa il bus paga, è invece come far pagare meno a tutti e aumentare così più che proporzionalmente l’uso del mezzo pubblico, in modo da coniugare effetti benefici per la città e miglioramento dei conti Atc. Ad esempio se i prezzi degli abbonamenti dimezzassero e gli utenti triplicassero Atc alla fine avrebbe più soldi… Su questo ci vorrebbe un bel dibattito pubblico, organizzi?
ciao

#1 
Scritto da Vittorio Marletto il 28 marzo, 2011 @ 11:23

sarebbe sufficente usare la tecnologia …biglietti con codice a barre all’ingresso del mezzo pubblico …un dispositivo efficente ci mette una frazione di secondo a leggere il barcode e a permettere di conseguenza l’accesso al mezzo …i portoghesi se ne ne starebbero a terra …semplicemente….

#2 
Scritto da andrea veronesi il 28 marzo, 2011 @ 13:19

Sono convinto che nella gestione di ATC molto debbe cambiare e, per quanto potrò, m’impegnerò in questo senso.

#3 
Scritto da Paolo Natali il 28 marzo, 2011 @ 14:18

L’zienda da tempo è in attesa di poter avviare la sperimentazione con i tornelli.

#4 
Scritto da Paolo Natali il 28 marzo, 2011 @ 14:20

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