Sono candidato per il PD al Consiglio comunale di Bologna.

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 27 marzo, 2011

Al termine del mio primo mandato amministrativo nel Consiglio comunale di Bologna (dal 12-13 giugno 2004 all’estate 2009) logo merola sindaco ok.inddconsiderati i cinque anni trascorsi, mi sembrò di avere svolto con impegno il ruolo che 430 elettori mi avevano invitato a ricoprire, e pensai che mi sarebbe piaciuto ripetere l’esperienza.
Alle elezioni del 6-7 giugno 2009 venni così rieletto in Consiglio comunale nella lista del Partito Democratico con 603 voti.
Poi sapete tutti com’andata: il sindaco Delbono si dimise nel febbraio 2010 provocando lo scioglimento del Consiglio comunale e la nomina a Commissario di Anna Maria Cancellieri, che resterà in carica fino alle prossime elezioni assumendo i poteri del Sindaco, della Giunta, del Consiglio comunale e dei Consigli di Quartiere.
Al di là di ogni considerazione sugli effetti di carattere generale della traumatica interruzione del mandato amministrativo e di un commissariamento della città che è destinato a durare quasi un anno e mezzo, confesso che, da un punto di vista personale, i soli sei mesi di Consiglio comunale mi hanno lasciato molto amaro in bocca e m’incoraggiano a riprendere il percorso da dove è rimasto interrotto.
Lo considero innanzitutto un segno di responsabilità nei confronti di chi mi aveva dato fiducia con il suo voto a giugno di due anni fa.
Il Partito Democratico mi ha nuovamente dato fiducia, accogliendomi nella sua lista per il Consiglio comunale, a sostegno del candidato sindaco Virginio Merola.
Nei mesi del commissariamento ho cercato di tenermi al corrente dei problemi cittadini, non soltanto dalla stampa, ma anche intrattenendo contatti con dirigenti e funzionari del Comune ed esprimendo le mie opinioni, quando l’ho ritenuto opportuno, sulle pagine di questo blog, uno strumento vivo dal 2004 che mi è servito non solo per fare memoria delle mie attività ed iniziative istituzionali, ma anche per tenere aperto un canale informativo nei confronti degli amici e dei cittadini che mi danno fiducia e per dare un riscontro alle loro domande ed osservazioni sui fatti che riguardano la città. Il blog si è rivelato una strumento assai utile, che continuerò a mantenere vivo ed aggiornato, integrandolo sempre più con i social network Facebook e Twitter e con una Newsletter.
Infine vorrei dire, anche alla luce del rendiconto sulla mia passata attività di consigliere, per quali ragioni penso di poter nuovamente riscuotere la fiducia degli elettori.
Ho maturato una buona esperienza (sia nella vita professionale che in quella politicoamministrativa) della pubblica amministrazione in generale e del Comune di Bologna in particolare. Conosco la “macchina” del Comune, la sua organizzazione, le sue procedure ed i principali atti di pianificazione e di gestione che regolano la sua vita, avendo partecipato direttamente alla loro elaborazione ed approvazione. Credo quindi di possedere una competenza che può essere messa utilmente a servizio della città e dei suoi abitanti. Ho anche a disposizione il tempo necessario per svolgere il mandato di consigliere, per documentarmi e partecipare attivamente alle attività istituzionali che esso comporta.
Infine credo di avere dimostrato un’attitudine costante all’ascolto dei cittadini che si rivolgono a me per avere informazioni o per porre quesiti ed istanze ed un’ ampia disponibilità a dare risposta nei tempi più rapidi possibili.
Questo è anche l’impegno che prendo se sarò nuovamente eletto in Consiglio comunale.
Un altro impegno che mi assumo è quello di mantenere rapporti costanti e permanenti con il PD di S.Donato e con il gruppo consigliare PD del Consiglio di quartiere e con il suo Presidente, in modo, da un lato di rappresentare in Consiglio comunale le istanze e le necessità del territorio in cui vivo, dall’altro di consolidare sul piano dei rapporti istituzionali, il legame tra livello cittadino ed organi del decentramento.

Commenti dei lettori

Caro Natali , mi fa piacere che il PD ti abbia ridato la fiducia e ti faccio i miei auguri, però, e tu forse neanche immagini quanto mi costa, sono io che in questa ed in future occasioni non do e non darò più, la mia fiducia al PD ed alla sua classe dirigente nazionale e periferica nella quale non mi riconosco.
Cordialmente
Paolo Vandini

#1 
Scritto da PAOLO VANDINI il 27 marzo, 2011 @ 22:45

Grazie caro Vandini. Ovviamente mi dispiace della tua decisione, che rispetto. Sarei lieto di parlarne con te alla prima occasione.
Cordiali saluti

#2 
Scritto da Paolo Natali il 28 marzo, 2011 @ 14:15

Caro Paolo,anch’io sono molto contenta della tua candidatura al consiglio: forse il PD non ha abbastanza persone come te e forse è per questo che l’interlocutore che mi precede è deluso.Capisco che non sia difficile essere delusi dal PD,d’altra parte se chi è scontento se ne va non ci sarà mai un cambiamento in meglio.
A proposito vorrei chiederti cosa ne pensi dei due referendum sull’acqua?
un abbraccio anche Anna Stella.
Rosalina

#3 
Scritto da rosalina testoni il 2 aprile, 2011 @ 16:23

Grazie cara Rosalina. Per quanto riguarda i due referendum sull’acqua pubblica sarebbe utile parlarne a voce perchè si tratta di quesiti molto “tecnici” che vengono sostenuti da una campagna che fa leva su un messaggio semplificato e che non corrisponde alla realtà.
Nessuna legge mette in discussione nè la proprietà dell’acqua che è e rimarrà sempre in mano pubblica, nè il potere di regolazione (pianificazione, programmazione dehl’interventi infrastrutturali necessari a garantirne l’utilizzo, determinazione delle tariffe). Quello che è in discussione è la natura del gestore (azienda completamente pubblica, mista - come Hera - o privata). Ma più in particolare il primo quesito, senza escludere alcuna forma di gestione, tende a limitare in qualche modo la presenza del capitale pubblico; il secondo mette in discussione la remunerazione del capitale tra i criteri per la determinazione delle tariffe.
Sullo sfondo, senza essere in alcun modo oggetto dei quesiti, ci sono due concezioni diverse dei servizi idrici: una che tiene conto della rilevanza economica del servizio e che ritiene che debba essere il mercato (sia pure con regole pubbliche) a determinarne i soggetti attori; l’altra che ritiene che l’acqua debba essere sottratta alle regole del mercato e della concorrenza (con costi,implicitamente, da scaricare sulla fiscalità generale). Scusami la lunghezza ma il tema è complesso. Un abbraccio a Valerio e Monica.

#4 
Scritto da Paolo Natali il 4 aprile, 2011 @ 09:41

grazie, Paolo, per le tue delucidazioni.
Allora mi pare di capire che il comitato referendario parta dalla seconda concezione, con lo scopo di evitare rischi di speculazione economica, se non di privatizzazione, considerando l’acqua come un “bene di tutti”. Secondo te quale è la soluzione?
Se i referendum raggiungono il quorum cosa succede dopo?
Mi piacerebbe parlarne a voce, vediamo se riusciamo a vederci una sera?

tanti cari saluti a tutta la famiglia
Rosalina

#5 
Scritto da rosalina il 8 aprile, 2011 @ 13:05

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