“Report” su Bologna

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 18 aprile, 2011

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Milena Gabanelli

Ieri sera, come molti bolognesi (e non solo), ho visto la puntata di Report dedicata a Bologna.

Come sempre la Gabanelli ed i suoi collaboratori hanno fatto un ottimo servizio, (a parte qualche manchevolezza, come dirò dopo), che ha fatto luce su persone e fatti della nostra storia recente.

Bologna non ne è uscita tanto male, a mio giudizio: sintomatica la dichiarazione finale della giornalista, dalla quale trasparivano affetto e speranza (o forse sono io che le ho trasferito i miei sentimenti….) Non possiamo dimenticare altri servizi passati di Report (come quello sull‘urbanistica e quello sulle cave) che hanno mostrato esempi di eccellente amministrazione bolognese.

Ma veniamo al servizio di ieri.

So per esperienza che quando si viene intervistati non è facile dare il meglio di sé. Nerazzini poi era “implacabile”. Ciò premesso mi pare che Carcano sia risultato un personaggio capace solo di proposte “strategiche” come la raccolta delle cacche dei cani, e di candidature “autorevoli” come quella di Cinzia Cracchi; che Guazzaloca si sia confermato come un personaggio nervoso ed irascibile (altro che la bonomia bolognese: ricordate gl’insulti ai giornalisti?) ed un amministratore superficiale (vista la scelta del Civis); che Moruzzi, al di là delle indubbie capacità manageriali, sembrasse un pugile suonato; che Berselli sia poco più che un tifoso di calcio; che Sutti forse poteva dire qualcosa di più convincente sul Civis; che Roversi Monaco e Consorte (ben coperto il primo e scontroso il secondo) siano “poteri forti” da prendere con le molle.

Virginio ha confermato le sue carenze calcistiche ma da lui ci aspettiamo ben altre performances.. Infine Cevenini è quello che conosciamo; mi ha lasciato perplesso la sua reticenza sulla scelta tra Regione e Comune. Penso che Maurizio farebbe bene a dire fin d’ora che intende fare il consigliere comunale. Il suo ruolo naturale è quello di Presidente del nostro Consiglio: l’ho visto all’opera e garantisco che è perfetto.

Sui principali problemi di Bologna affrontati da Report.

  1. sul Civis è emerso con grande chiarezza che il mezzo scelto è assolutamente inadeguato. Perchè Cofferati e Zamboni, oltre a modificarne il percorso per renderlo congruente con il nuovo tracciato della metrotranvia, non hanno fatto le necessarie verifiche sul mezzo per sostituirlo con un moderno filobus più idoneo alla nostra realtà, sempre prodotto da Irisbus? E perchè ATC, sotto la nuova gestione, non ha fornito gli elementi tecnici necessari? Resta la speranza di essere ancora in tempo….

  2. su palazzo Pizzardi sono state fornite solo le ragioni della sua inadeguatezza. Forse era bene sentire qualcuno del Settore Lavori Pubblici (ing.Bruni) che avrebbe potuto ricostruire le ragioni di tale scelta. Nella commissione che presiedevo abbiamo svolto molte udienze conoscitive al riguardo: a parte il procuratore capo De Nicola, che chiedeva una nuova cittadella giudiziaria in periferia (scelta assai onerosa), gli altri esponenti del foro bolognese non sollevarono obiezioni su palazzo Pizzardi, i cui spazi sembravano sufficienti.

  3. sul People Mover: l’utilizzo del Servizio Ferroviario Metropolitano e di un ulteriore raccordo con l’aeroporto aveva ed ha alcune controindicazioni riassumibili nella scarsa frequenza dei treni e nella rottura di carico che comporterebbe. Poter salire direttamente dalla sala arrivi dell’aeroporto e raggiungere in 7,5 minuti (con fermata intermedia al Lazzaretto) la stazione ferroviaria non è vantaggio di poco conto. Il costante aumento dei passeggeri in transito al Marconi (5,5 milioni nel 2010 ed anche i primi mesi dell’anno confermano questa tendenza) confermano le stime effettuate a suo tempo circa la sostenibilità economica del project financing, senza prevedibili oneri per il Comune. Anche su questo non sarebbe stato male sentire qualche opinione.

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Commenti dei lettori

Caro Paolo,lo so che la scelta di un metro per Bologna sarebbe stata ben più difficile e che il governo non avrebbe dato i finanziamenti,ma credo che questa sarebbe stata la strada giusta da seguire per decongestionare una volta per tutte il traffico, un investimento a lunga scadenza che però avrebbe portato enormi vantaggi. Perchè non si è mai insistito ?
Un abbraccio

#1 
Scritto da Maurizio Gentili il 20 aprile, 2011 @ 00:10

scusa volevo dire metrò

#2 
Scritto da maurizio Gentili il 20 aprile, 2011 @ 00:11

Caro Maurizio, il problema è che un metrò, anche leggero ed automatico, oltre agli enormi costi di realizzazione, implica forti costi di gestione e richiede pertanto quantità di passeggeri che a Bologna non si trovano su nessuna tratta, nemmeno su quelle a maggiore domanda come l’asse della via Emilia e la direttrice nord verso Corticella.

#3 
Scritto da Paolo Natali il 20 aprile, 2011 @ 11:49

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