A mente (un poco) più serena.
Sono stati appena resi noti i risultati definitivi per l’elezione del Consiglio comunale di Bologna.
Per quanto mi riguarda sono passato da 430 a 436 voti, risalendo dal 24° al 22° posto nella lista del PD. Tenuto conto che entrano in Consiglio 17 consiglieri del PD e che 2 di essi vengono ripescati per la nomina di Colombo e Pillati ad assessori, risulto attualmente il terzo dei non eletti, a distanza di 8 voti dal primo e di 3 voti dal secondo, quindi definitivamente escluso dal Consiglio, a meno di ulteriori verifiche e correzioni. Ricordo a tale proposito che nel 2004 sperimentai personalmente come anche i risultati definitivi risentissero di diversi errori nella copiatura dei risultati contenuti nei verbali di alcune sezioni elettorali.
Nei giorni scorsi ho analizzato i voti di preferenza ricevuti, sezione per sezione, confrontandoli con quelli ottenuti nel 2009 (dati provvisori).
Nel mio quartiere (S.Donato) ho aumentato i miei voti al Pilastro (da 24 a 68), li ho diminuiti nella zona Repubblica (-8), a S.Donnino (-22) e nella zona centrale (da 184 a 127): in totale mi sono mancati una quarantina di voti.
Nel resto della città ne ho perduti ben 130, passando da 313 a 183: i quartieri peggiori (come differenza) sono stati S.Vitale, S.Stefano e Reno, il migliore Savena.
Questi dati non mi permettono evidentemente di spiegare le ragioni di un calo di consensi così vistoso e così imprevisto (non solo per me, a quanto mi dicono).
Qualche ipotesi tuttavia la posso fare, principalmente sulla base di quanto mi è stato detto (penso con sincerità) da diversi amici e conoscenti.
C’è chi mi ha detto che, essendo certo che sarei stato eletto, ha scelto di votare per un candidato apparentemente più debole e meritevole di appoggio.
C’è chi mi ha detto che nel 2009 mi aveva votato ma questa volta ha preferito votare Amelia (la quale era già candidata nel 2009, quando guadagnò 19 voti più di me, ma oggi la sua visibilità e la sua carica innovativa ed “altra” rispetto al PD rappresentava un ben maggiore “appeal”).
Diversi amici autorevoli e dotati di vasto seguito in città, mi hanno espresso stima ed apprezzamento (e li ringrazio) ma………hanno fatto campagna per altri candidati.
A questo aggiungo il fatto di non avere, all’interno del PD, “padrini” né nazionali né locali, non perchè non apprezzi esponenti politici del mio partito ma perchè, per il mio carattere e tenendo molto alla mia libertà di giudizio, non ho mai voluto far parte del “seguito” di questo o di quello: anche questo, penso, avrà avuto il suo peso.
Infine ritengo che anche la procedura di assegnazione dei candidati PD ai diversi circoli territoriali del partito sia stata “opaca” e non abbia tenuto conto delle priorità decise dagli organismi di quartiere.
Per parte mia ho condotto una campagna elettorale non diversa da quella, più fortunata, del 2009, sia per quanto riguarda il materiale usato (pieghevoli, “santini”, facsimili scheda, libretto con il rendiconto della mia attività passata) sia per le modalità adottate (banchetti sul territorio ed uso del sito). Non ho fatto né ora né allora aperitivi o incontri nelle case.Ho dedicato a questo impegno un tempo che considero ragionevole (so di amici che hanno dedicato per un mese l’intera giornata alla loro campagna elettorale).
Devo anche dire che, dopo il risultato deludente, ho ricevuto moltissime attestazioni di stima e di apprezzamento, unite alla sorpresa per il risultato inatteso, il che mi ha molto gratificato e consolato. C’è stato anche chi mi ha detto che mi avrebbe votato se non fossi stato in lista col PD!
La mia conclusione, sintetica ed approssimativa ma, credo, non priva di una sua verità è che ho pagato il fatto di essere per alcuni “troppo PD” e per altri “troppo poco PD”.
Nei prossimi mesi estivi alternerò periodi di vacanza (al mare, in montagna, in Irlanda) con soggiorni in città, utili per non perdere il legame con il territorio ed i suoi abitanti e necessari per dare una mano alle nostre figlie nell’accudimento dei 4 nipotini, a scuole chiuse
Poi vedrò se mi verrà offerta la possibilità di mettere, ancora al servizio delle istituzioni della mia città, le competenze che mi vengono riconosciute . Un’ altra possibilità è la partecipazione alle attività del quartiere. Eppoi ci sono l’impegno sociale, il volontariato……E, comunque, la vita di famiglia, con tutti gl’impegni conseguenti.
Però, se una ventina di quegli amici che , pur stimandomi, non mi hanno votato, avessero deciso in modo diverso………
Commenti dei lettori
Caro Paolo
avevo saputo da walter che per pochissimi voti non saresti riuscito ad essere nel nuovo consiglio comunale.Mi dispiace molto perchè la tua competenza onestà e serietà sarebbe stata certamente ancora molto utile.Ma la politica è strana. spero che tu comunque continui nel tuo impegno perchè si ha bisogno di persone come te.un caro abbraccio
manlio balestrini
Caro Paolo ,saro’ sincero ,non ti ho votato perche’ avendo barrato il simbolo Frascaroli -Vendola ,tu non eri in quella lsta.
Sono stato indeciso ed una delle ragioni era il rammarico di non poterti assegnare una preferenza.
Il posto di Consigliere te lo meritavi tutto ma in ambito PD (forse )non avevi Padrini per poter avere giustamente una tua liberta’.
Con stima ,amicizia e affetto
Giuliano
Caro Paolo, i dati che hai analizzato di certo dicono molte cose.. Molte altre le dicono le ragioni particolari di questo voto, l’elezione in quartiere, la concentrazione delle preferenze sui capolista e ce ne sarebbero ancora molte altre. Credo che le elezioni amministrative non siano tutte uguali e ritengo che in quest’ultime gli elettori abbiano decisamente premiato istanze di rinnovamento nel PD (non tanto di ‘alterità’ rispetto al PD). Consentimi di dire che evidentemente alcune delle ragioni che avevo avanzato pubblicamente (ormai qualche secolo fa) si sono dimostrate fondate.. Mi dispiace personalmente per te e per gli elettori di centro-sinistra di San Donato che perdono importanti riferimenti territoriali in seno agli organi assembleari cittadini. Un caro saluto
Paolo,
non aggiungo altro alla tua analisi.
Preferisco partire dalle tue conclusioni per andare avanti.
“…Poi vedrò se mi verrà offerta la possibilità di mettere, ancora al servizio delle istituzioni della mia città…..”.
Abbiamo dirigenti di partito un pò …distratti. (ne ho avuto conferma dalla mancata elezione di Luca Dore al S.Stefano, nonostante l’impegno di molti!). Pertanto a chi di dovere DEVI segnalare la tua disponibilità a mettere a disposizione la tua esperienza per i diversi organismi della nostra città a nomina Comunale, e non solo. . Tocca a te individuare quelli più consoni alle tue specializzazioni. E probabilmente potrai esprimerti molto di più che in Consiglio.
E, tra l’altro, combattere così eventuali clientelismi, nepotismi….ecc. che a volte riducono a “riserve” dei potenti, incarichi che meritano invece professionalità di spessore.
E avrai anche il tempo per famiglia, nipoti….
AVANTI!!!!!
enrico morganti
L’analisi (anzi meglio: l’ipotesi) che io ho fatto da molto lontano l’hai riassunta tu con il passaggio: « per alcuni “troppo PD” e per altri “troppo poco PD” ».
Se io fossi un elettore di Bologna mi sarei posto come il tuo altro quasi-elettore Giuliano lo stesso dilemma: fidarmi della persona che conosco bene (tu) o del partito nella lista nella quale mi riconosco di più (SEL)?
Non c’è bisogno di conoscere la realtà territoriale di Bologna per affermare con sicurezza che il tuo calo di consensi ha certamente avuto a che fare con il panorama politico diverso dal 2009, e non con il tuo valore professionale e umano.
Più voti significano quasi sempre più visibilità, non più competenza. Senza per questo nulla togliere ai tuoi compagni di partito che sono passati.
Detto questo, certo rimangono lo smacco e la delusione… ma come si dice: ogni fine è l’inizio di una cosa nuova.
Un abbraccio forte,
Mac.
Caro Paolo, non sarà semplice fare a meno delle tue competenze e della tua attenzione politica a questioni tra loro anche molto differenziate. E’ una questione di cui ho avuto modo di parlare con diverse persone che hanno avuto modo di conoscerti. Un saluto ed un abbraccio
Fulvio
Caro Natali,ho letto la Sua analisi. E’ come sempre nella sua linea (meditata, tecnica, coerente e precisa). Le concediamo, a Sua richiesta, un breve riposo e il dedicarsi agli impegni familiari che la chiamano; ma Le richiedo/iamo (grazie mille per il cenno che Lei fa in chiusura della Sua nota), di mantenere il contatto con la citta e noi cittadini. Perchè ribadisco quanto già detto nel mio precedenti emial, sempre più. Condivido quanto scrive enrico morganti qui di commento, circa il Suo DOVERE, La prego, di segnalare la Sua disponibilità, cosa che non chiede Natali ma che chiediamo NOI cittadini. Un abbraccio forte e a presto, Natali.con grande stima, sempre più, giampaolo.
Caro Paolo, grazie per avermi informato con la tua mail dei motivi per i quali non sei entrato, immeritatamente,(e mi auguro solo per ora) in Consiglio Comunale.
Io appartengo alla prima categoria da te indicata: coloro che immaginando una tua certa elezione, hanno spinto per un candidato certamente più debole, Rolando Dondarini, ma meritevole di un forte appoggio. Purtroppo neppure lui c’è riuscito e ciò dimostra come questo PD, sicuro di aver buon gioco rispetto alle divisioni e alla pochezza del PDL, ha sostenuto candidati di apparato molto meno conosciuti e con sicura minore esperienza di te, ma più controllabili ed “ubbidienti”. Tutto ciò alla faccia dell’apertura alla società civile e alla valorizzazione della componente cattolico-democratico!
Purtroppo questo sistema elettorale bipolare non ci consente di prescindere dal PD e allora il nostro impegno deve essere quello di una modifica dall’interno di questo Partito(poco)Democratico e molto miope ed autoreferenziale. Del resto l’esperienza dell’API (Rutelli) a livello nazionale e di Bologna al Centro a livello locale, lo conferma. Per questa prospettiva, oggi l’unica percorribile anche se faticosa e dai tempi non brevi, continuerò ad impegnarmi. Convinto di trovarti con me d’accordo, ti invio i miei più cordiali ed affettuosi saluti.
Paolo Salizzoni
Grazie caro Giuliano per la tua sincerità che apprezzo molto e che conferma una delle ipotesi che ho fatto sulle ragioni del mio insuccesso. E grazie anche per il tuo apprezzamento.
Un saluto anche ad Anna.
Paolo
Grazie, caro Marco. certamente ho pensato anch’io che da parte di un certo numero di miei ex-elettori si sia preferito puntare sul rinnovamento (soprattutto, consentimi, fuori dal PD) piuttosto sull’”usato sicuro” che io in qualche modo credo di rappresentare (con tutti i suoi pregi ed i suoi limiti). Devo dire, infine, che tra i tanti amici che mi precedono nella lista del PD, le vere novità si contano (a fatica) sulle dita di una mano……
Sei molto caro Enrico per le cose che mi dici.
Ne farò tesoro.
Un caro saluto.
Paolo
Grazie infinite caro Giulio. Naturalmente condivido ed apprezzo le tue considerazioni e faccio mia la tua “massima” finale.
Un abbraccio forte anche a Nadia.
Paolo
Grazie caro Fulvio per le tue parole che sono per me di grande incoraggiamento.
Paolo
Ancora una volta ti ringrazio infinitamente, caro Giampaolo
Carissimo Paolo, condivido la tua analisi del PD attuale e la tua realistica conclusione. Ti ringrazio anche per la sincerità con cui mi comunichi le ragioni della tua scelta nel dare la preferenza: è per me una preziosa conferma di una delle ipotesi che ho fatto. E’ stata comunque una buona scelta perchè fatta da una persona che stimo, oggi ancora di più.
Un caro saluto.
Paolo
Ti ringrazio tanto, caro Manlio.
Un caro saluto.
Paolo
Caro Paolo,
condivido in tutto la tua analisi. Sono certamente nella categoria di quelli che hanno fatto campagna per altri non solo “pur stimandoti”, ma anche “dando per scontata” la tua rielezione (anche nel 2009 avevo aiutato un candidato diverso da te).
Lapidario e perfetto l’apologo: “troppo PD (per gli esterni) e troppo poco PD (per gli ubbidenti)”. La stessa cosa che scrissi di me dopo la mia mancata rielezione in provincia.
Restiamo in contatto, ci sono comunque molte battaglie da combattere.
Grazie caro Andrea. Dovrebbe far pensare il fatto che il medesimo apologo si adatti a due persone così diverse, come carattere, ma così affini, come tensioni ideali…
Per me è molto confortente. Un abbraccio.
Paolo
Caro Paolo,
solo oggi ho avuto modo di entrare nel tuo sito.Io e Valerio abbiamo distribuito le nostre preferenze, io ho votato te, Valerio la Frascaroli, pensando,da un lato che tu fossi al sicuro e, dall’altro che una spinta “più civica” al PD potesse essere di stimolo per “sburocratizzarsi”, per essere più disponibile ad ascoltare le istanze di gruppi e persone desiderose di farsi sentire, ma sfiduciate nei confronti dei partiti più tradizionali.
Io spero proprio che le tue qualità e le tue competenze possano emergere attraverso un incarico adeguato: il PD non deve adagiarsi sugli allori: è ora il momento di mostrare capacità di ascoltare,comprendere e trasformare le istanze in proposte politiche affidabili e praticabili, facendo leva sulle sue risorse migliori.”Se non ora,quando”?
un abbraccio affettuoso anche ad Anna Stella
Grazie cara Rosalina, anche altri amici hanno votato come voi ed io comprendo le ragioni che hanno portato a questa scelta. Purtroppo siete stati in tanti……. Evidentemente doveva andare così e sono fiducioso nel futuro. Anche perchè, sul piano locale e nazionale le prospettive politiche sono assai promettenti. Con Annstella speriamo di vedervi a fine estate…
Un abbraccio.
Paolo
Caro Paolo,
Non ti ho potuto votare. E me ne dolgo. Non ho potuto perchè… abito a San Lazzaro. Ma come ho avuto modo di scriverti, il fatto che questa città, messa così com’è - una critica che senza cattiveria faccio anche al Pd - si ermetta di perdere la tua capacità, trasparenza, serietà, lealtà e professionalità… lo trovo un altro segnale non certo di una necessaria inversione di tendenza. Lo stesso Merola, a mio modestissimo avviso, avrebbe potuto tenerti in considerazione per la squadra di governo. E sono sicuro che non avrebbe avuto a pentirsene. Sonbo altresì rammaricato perchè se il giornale non fosse finito com’è finito (Il Bologna, intendo), non solo avrei commentato molti aspetti che i miei anche più illustri colleghi non hanno visto - durante quel periodo - ma avrei potuto portare il mio umile mattoncino a una causa che non si fonda sull’amicizia, ma sulla tua innegabile capacità. Mi auguro che quelle che tu chiami “prospettive assai promettenti” abbiano veramente a realizzarsi. E spero caldamente che il Pd in primis e i bolognesi si rendano conto che un Natali “nel motore” è una garanzia! Con immutata stima. Diego
Carissimo Diego, non puoi immaginare (o forse ci riesci benissimo) quanto le tue parole mi abbiano fatto piacere, perchè vengono, prima ancora che da un amico, da un attento e competente osservatore delle vicende politiche della nostra città. Sono rammaricato per la chiusura de Il Bologna che ci ha privato dei tuoi articoli e spero che per te si aprano presto nuove prospettive professionali. Auguri vivissimi a te e famiglia.
Paolo
Caro Paolo, sono rientrata da poco da una breve vacanza e, dunque, non sono potuta intervenire prima. sono rimasta davvero dispiaciuta (ma non sorpresa)della tua mancata elezione e condivido la tua puntuale analisi. Oltre agli aspetti tecnici (polarizzazione dei voti sul capolista) ha avuto un ruolo ben visibile la “macchina tecnica del pd” che fa eleggere chi deve essere eletto. Io mi sono convinta che né le competenze nè il pensiero critico siano cose gradite ai partiti in generale e, purtroppo, anche al PD. Si premia la fedeltà a qualche capo piuttosto che la lealtà al progetto politico del PD.
Che dire? Continua a dare il tuo contributo di idee e di analisi, donalo a chi lo saprà accogliere ma, purtroppo non penso che i capi locali del PD sapranno valorizzarti come ti spetterebbe.
Un abbraccio, ivana Summa
Grazie per le tue parole, cara Ivana. Comincio a pensare, non solo per la mia esperienza personale ma anche per alcune nomine recenti, che il conformismo sia una qualità assai apprezzata nel PD attuale e ti assicuro che questo è assai sconfortante.
Cercherò di seguire i tuoi consigli e poi…..si vedrà.
Ricambio un forte abbraccio.
Paolo