Le nomine nelle società partecipate

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 11 giugno, 2011

In questi giorni si parla molto sulla stampa delle nomine che il Sindaco si accinge a fare dei rappresentanti del Comune nelle societapartecipatesocietà partecipate.

Sulla base dell’esperienza maturata in Consiglio comunale mi permetto di formulare nel seguito qualche suggerimento.

La nomina degli amministratori delle società, delle aziende speciali, delle istituzioni e degli altri enti partecipati dal Comune è di competenza del Sindaco. Le partecipazioni societarie (che compongono il cosiddetto “Comune allargato”) sono infatti uno strumento a disposizione dell’esecutivo per l’attuazione del proprio programma. I rappresentanti del Comune, di fiducia del Sindaco, hanno pertanto il compito di gestire e governare le società e le aziende per gli obiettivi e secondo gl’indirizzi dell’amministrazione.

Tuttavia il Consiglio comunale, in base all’art. 49 dello Statuto, ha il compito di formulare gl’indirizzi generali (in verità di solito alquanto generici ed abbastanza ovvi) ai quali il Sindaco deve attenersi per le nomine.

Sarebbe opportuno che all’interno di tali indirizzi, il Consiglio deliberasse anche modalità procedurali alle quali il Sindaco si debba attenere, improntate a criteri di trasparenza e di pubblicità, prevedendo per esempio (come accade nell’amministrazione provinciale) la costituzione di un albo dei candidati, da formarsi sulla base di un bando pubblico per la raccolta dei curricula, la nomina da parte del Sindaco di tre saggi con il compito di estrarre dall’albo, volta a volta, secondo le necessità, coloro che vengono giudicati idonei (sulla base dei curricula) alla carica da ricoprire, per sottoporli al Sindaco che effettuerà la sua scelta discrezionale.

Sarebbe inoltre utile che il Consiglio comunale deliberasse degl’indirizzi più specifici, almeno per le società ed aziende più importanti, che da un lato servissero al Sindaco per effettuare una scelta più mirata e che rappresentassero, dall’altro, elementi in base a cui il Consiglio, e per esso le sue Commissioni, potesse periodicamente effettuare una verifica, con i rappresentanti del Comune, in merito allo svolgimento del mandato ricevuto.

D’altro canto il Consiglio comunale, quando vota il bilancio di previsione, approva anche una Relazione previsionale e programmatica che contiene un allegato relativo proprio alla situazione delle partecipate: di norma tale documento cade nell’indifferenza generale, mentre sarebbe opportuno che rappresentasse l’occasione, da parte del Consiglio, per fare il punto della situazione e per deliberare, se del caso, un aggiornamento degl’indirizzi formulati in precedenza.

Commenti dei lettori

Riflessioni per me interessanti ed utili, le sue Natali. E dai primi passi, mi pare - se non interpreto erratamente - che alcune stiano per essere accolte (raccolta curricula, gruppo di saggi per analisi curricula). Grazie dei suoi scritti e continui per favore, mi raccomando !!! un caro saluto e grande ringraziamento. giampaolo

#1 
Scritto da giampaolo g il 18 giugno, 2011 @ 17:26

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