Troppi morti sulle strade di Bologna!
Quando ero in Consiglio comunale ho sempre prestato molta attenzione alle statistiche annuali sugl’incidenti stradali, non soltanto perchè essi rappresentano un problema sociale di grande rilievo, ma anche perchè il Comune, con il proprio Piano Generale del Traffico Urbano del 2006 (e annesso Piano Direttore sulla Sicurezza stradale) si era dato un obbiettivo preciso, vale a dire il dimezzamento della incidentalità nel decennio 2000/2010.
I dati del 2010, pubblicati in questi giorni, permettono di verificare se quell’obbiettivo sia stato conseguito o meno. Le deduzioni che se ne traggono non sono affatto positive.
Se infatti nel decennio si registra un calo (tuttavia non pari al 50%) nel numero degl’incidenti e dei feriti, ciò che desta maggiore preoccupazione è il numero dei morti (30 nel 2000 e 28 nel 2010) ed in particolare dei pedoni deceduti (9 come nell’anno precedente), dei ciclisti (3) e dei ciclomotoristi o motociclisti (11). Se ne deduce che a fare le spese del traffico sono soprattutto gli utenti deboli.
Il programma della giunta Merola sui temi della mobilità e della sicurezza stradale ha un’impostazione assai rigorosa e condivisibile e sono fiducioso che l’assessore Colombo metterà tutto il suo impegno e la sua competenza per raggiungere risultati positivi in questa difficile battaglia di civiltà. Staremo a vedere…..
http://www.comune.bologna.it/iperbole/piancont/archivionov/notizie/trasporti/tra20110701.html
Commenti dei lettori
“Se ne deduce che a fare le spese del traffico sono soprattutto gli utenti deboli.”
D’accordo. Ma qualcuno ha mai parlato della “buona educazione” stradale degli utenti deboli ? Ti è mai capitato un pedone che sbuca dal portico, che attraversa senza guardare, del ciclista che pare credere di essere solo letteralmente in mezzo al traffico, che svolta magari a sinistra, senza indicare nulla, ecc. del ciclo/motociclista che dribbla fra le auto ecc. ecc. ???!!!
E’vero. Spesso anche gli utenti deboli hanno le loro responsabilità, ed alcune statistiche del Comune lo documentano esaurientemente. Lo dico (in senso autocritico) da ciclista.
E tuttavia è innegabile che sono loro a rimetterci di più sul piano personale.
Grazie
Cosa ne dice di tutti i motociclisti sportivi morti sulla Bologna-Radicosa senza che la Provincia applichi il codice della strada sui divieti di competizioni sportive non autorizzate?
Ormai la strada è un velodromo dove partecipano motociclisti provenienti anche dalla Lombardia.