C’è chi rimpiange il partito unico dei cattolici
Nelle scorse settimane si sono svolti diversi incontri tra esponenti dell’associazionismo cattolico e cattolici che militano nei diversi partiti dello schieramento politico, alla presenza di rappresentanti della segreteria di Stato Vaticana e della Conferenza Episcopale Italiana.
La stampa ha dato conto di questi incontri, ipotizzando che essi avessero lo scopo di preparare il terreno ad un ritorno all’unità politica dei cattolici.
Agire Politicamente, movimento di cattolici democratici impegnati politicamente col Partito Democratico, ha emesso un comunicato con il quale si richiamano le ragioni che rendono improponibile un ritorno al partito unico dei cattolici.
Mi riconosco pienamente in questo comunicato e ve ne segnalo il testo. Cliccare su comunicato-stampa-luglio-2011
Un solo commento da parte mia. Il comunicato conclude ricordando lo spirito con il quale i cattolici democratici stanno dentro al PD:
Per questo, il cattolicesimo democratico ha accettato di portare nel Partito Democratico la sua storia e le sue idealità, mettendole al servizio di un progetto unitario, dove, però, l’unità politica è l’esito di un inevitabile faticoso percorso di riconduzione delle diversità culturali di provenienza ad una sintesi condivisa.
Ci sono momenti nei quali questo inevitabile percorso appare particolarmente faticoso, perchè le diversità culturali si rivelano troppo profonde e la disponibilità al dialogo ed al confronto inadeguata alla necessità di trovare una sintesi condivisa.
Da qui deriva un disagio che non deve suggerire ritorni ad un passato ormai definitivamente alle nostre spalle, ma che sarebbe sbagliato ignorare o sottovalutare.
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