Un documento sui ticket sanitari
Ho sottoscritto insieme ad altri amici un documento che mette in evidenza gli aspetti di iniquità dei nuovi ticket sanitari, così come applicati nella nostra regione, già segnalati da più parti in precedenza.
Il documento, con i nomi dei primi firmatari, è riportato qui di seguito.
Se altri fossero interessati a sottoscriverlo me lo possono comunicare all’indirizzo: paolo.natali@iol.it.
Serena è impiegata in un’azienda manifatturiera. Sta facendo la fila in farmacia per comprare le medicine per i suoi bambini - il più piccolo è a casa con la febbre - quando vede nella coda a fianco c’è il suo capoufficio, Giorgio. Al banco Serena prende sei medicine con tre ricette e paga 12 euro di ticket (2 euro a confezione), mentre Giorgio prende una medicina e paga solo 1 euro di ticket. Serena sa di guadagnare 1400 euro al mese, sa anche che Giorgio ne guadagna 3 mila, e si chiede perché mai lei debba pagare un ticket doppio di quello del suo capo. Suo marito Augusto porta a casa poco più di 2 mila euro al mese, ma anche sommando i loro stipendi con i due bambini fanno fatica. Per Giorgio è più facile: è single e senza figli, ha uno stipendio che è due volte quello di Serena, senza contare le varie agevolazioni aziendali. Ma paga un ticket più basso sulle medicine e anche sugli esami specialistici. Serena ci pensa su e proprio non riesce a capire. Forse avrebbe dovuto fare come la sua collega e pari grado Vanessa, che vive con Franco da tanti anni. Franco guadagna anche più di Giorgio, ma loro due non si sono mai sposati, così quando Vanessa va in farmacia a comprare le medicine, lei il ticket non lo deve nemmeno pagare… (*)
In questi giorni i cittadini dell’Emilia-Romagna stanno compilando l’autodichiarazione sul reddito familiare per l’individuazione della fascia dei ticket sanitari. Ci sono ben chiare le gravissime colpe del Governo Berlusconi per le dimensioni della crisi italiana e la sua gestione attraverso provvedimenti iniqui, pasticciati ed inconcludenti. Ci è ben chiaro che scelte del genere, prese in tempi contingentati, riflettono per inerzia la storica e sedimentata mancanza nel nostro Paese di politiche a sostegno delle famiglie, a cominciare da un adeguato impianto del sistema tributario. Ci sono ben chiari i meriti della Regione Emilia Romagna che ha cercato in tutti i modi di tutelare i propri cittadini e di intervenire con misure anticrisi, spesso supplendo all’inadeguatezza dei provvedimenti nazionali. E buona era l’idea della Regione di introdurre i ticket sanitari con meccanismi volti a graduare il contributo a seconda delle possibilità economiche dei cittadini.
Proprio per questo non riusciamo a comprendere il senso dell’individuazione del reddito familiare lordo complessivo come indicatore di riferimento. Se era troppo complicato partire nei tempi dati dall’applicazione dell’Isee, si sarebbe potuto e dovuto adottare come primo criterio il rapporto fra reddito familiare e componenti della famiglia. Il governatore Errani si è impegnato a modificare in futuro i criteri introducendo l’Isee, ma se vogliamo essere davvero credibili di fronte ai nostri elettori crediamo sia urgente porre rimedio. Per questo chiediamo alla Regione di modificare il provvedimento in tempi brevi con l’introduzione del quoziente familiare, o almeno, se occorrerà del tempo, di prevedere la possibilità di rimborso delle cifre in eccesso che le famiglie numerose saranno inevitabilmente chiamate a versare con l’attuale ingiusta modalità.
Bologna, 16 settembre 2011
Gabriele Benassi, Stefano Borgognoni, Emanuele Burgin, Marco Calandrino, Alessandro Canelli, Martina Caroli, Sandra Cavallotti, Anna Stella Cocito, Edoardo D’Alfonso, Andrea De Pasquale, Luca Dore, Ermanno Errani, Andrea Finelli, Gaetano Finelli, Pier Luigi Giacomoni, Federica Ghetti, Virginia Gieri, Roberta Govoni, Matteo Maltinti, Elena Manfredini, Luca Miselli, Giuseppe Muscas, Paolo Natali, Mario Maria Nanni, Vito Patrono, Giuseppe Paruolo, Luca Prodi, Anna Lisa Profili, Aldo Rampioni, Edoardo Raffiotta, Marco Sandoni, Raffaella Santi Casali, Paolo Tattini, Andrea Tolomelli, Andrea Turchi, Paola Vasini, Salvatore Vassallo
Commenti dei lettori
Confermo le considerazioni fatte ; semmai mi chiedo come è stato possibile un errore di valutazione così grossolano.
Saluti Alessandro Sabbi
Aggiungo la mia firma
Margherita Camillo
Grazie, provvedo subito.
Concordo pienamente e aggiungo la mia firma.
Anch’io aggiungo la mia firma.
Io pure! Grazie.
andrea pasquini