Tanta neve a Bologna!
Mentre sto scrivendo questo “post” (tardo pomeriggio di sabato 11 febbraio) sta ancora nevicando, ma, se le previsioni non sbagliano, dovremmo essere alle ultime fasi di un’ ondata di maltempo che dura ormai da una decina di giorni.
Un bilancio compiuto della gestione di questa emergenza meteo nella nostra città potrà essere fatto solo fra qualche giorno ma forse è già possibile esprimere qualche considerazione, che trae spunto non solo dalle notizie dei giornali locali e della Tv, ma anche dalla mia personale esperienza, ovviamente soggettiva e limitata.
Mi pare di poter dire che il “sistema Bologna”, cioè l’insieme di istituzioni e servizi pubblici, componenti diverse della società civile (commerciani, associazioni……) e singoli cittadini, se la sta cavando dignitosamente, anche tenendo conto del carattere piuttosto “severo” ed eccezionale dell’evento e del fatto che questa amministrazione comunale si cimentava per la prima volta con un “piano neve”, potendo contare non sull’esperienza pluriennale di “Hera” ma sulle imprese che gestiscono la manutenzione delle strade attraverso il contratto di “global service”.
La mobilità è stata assicurata, sia liberando con tempestività le principali arterie stradali, sia attraverso un servizio di trasporto pubblico efficiente. Sono stati messi a disposizione (anche con la collaborazione di alcune parrocchie) posti sufficienti per ospitare tutti i senza casa. I quartieri sono stati punto di riferimento per spalatori volontari e per la distribuzione del sale. Piazza Grande ha saputo cogliere l’occasione per offrire lavori di sgombero neve ai senza lavoro.
Sull’operazione di rimozione forzosa delle auto che intralciavano l’azione dei mezzi spazzaneve si potrà dare un giudizio, dati alla mano, solo fra qualche giorno.
Direi che l’unica nota “stonata” è risultata la comunicazione dai toni apocalittici della sera di giovedì 9 ed il “coprifuoco” previsto dalle ore 12 di venerdì 10, con il conseguente consiglio della prefettura (fatto proprio dal Comune) di andare a prendere entro quell’ ora i bambini dalle scuole che si era deciso in precedenza di tenere aperte. La “stonatura” non è consistita, a mio giudizio, nel fatto che la nevicata sia cominciata diverse ore dopo la previsione (i metereologi non sono infallibili), ma nel fatto che in questa circostanza sono emerse, secondo me, alcune smagliature nella gestione dell’ emergenza, per quanto attiene sia il rigoroso rispetto delle competenze di ciascuno dei soggetti che intervengono (nel caso specifico ARPA, Prefetto, Sindaco) sia le procedure da seguire affinchè gli avvisi e le ordinanze vengano emanate in tempo utile. Un’altra cosa che mi ha stupito è l’utilizzo del termine “Protezione Civile” come se si trattasse di un soggetto o di un ufficio unico. In realtà la Protezione Civile è un sistema articolato che comprende diverse autorità istituzionali (sindaco, presidente della Regione, prefetto, presidente del Consiglio) e diversi servizi tecnici (come gli uffici degli enti locali e della regione, i Vigili del Fuoco o il Corpo Forestale dello Stato), ciascuno con compiti differenti in relazione all’entità dell’emergenza da fronteggiare ed all’estensione del territorio interessato.
Niente di grave. L’importante è che da ogni esperienza si sappiano trarre insegnamento per il futuro.
Commenti dei lettori
Concordo con quanto hai scritto nel post “Tanta neve a Bologna”. In particolare apprezzo l’ultima frase nella quale metti in risalto la positività che ci riserva ogni evento, anche nei casi apparentemente solo negativi.
Giovanni e Barbara