Terza tappa: riposo (meritato, credo)
Eccomi qua, come previsto, al secondo giorno della mia breve vacanza nell’incantevole (affettivamente parlando) Igea Marina, insieme ad Annastella e ad Emanuela, che nella sua triplice veste di figlia, fisioterapista ed autista, mi ha permesso di sospendere per un po’ i rapporti con l’ospedale Bellaria, dove peraltro so già che sarò di nuovo ricoverato dal 22 agosto prossimo, per continuare la terapia fisica ma soprattutto per un nuovo tentativo (spero coronato da successo) di affrancamento dal catetere.
Ma intanto mi sto godendo questi giorni, tra gli amici del bagno Dino, che frequento da tantissimi anni e che raggiungo ogni mattina con il deambulatore (circa una mezzora di cammino), mentre per il ritorno mi concedo la carrozzina.Qui prendo il sole e l’ombra (fa caldo, ma, rispetto a Bologna, la brezza marina dà un certo sollievo) e, soprattutto, faccio il bagno.
E’ stata un’esperienza molto bella, per me che ero abituato a fare due bagni al giorno per un totale di un’ora scarsa, nuotando con le pinne fin oltre gli scogli, nell’acqua più profonda, riprendere contatto con l’acqua del mare,dopo essere stato condotto da moglie e figlia fino al bagnasciuga.
Ho nuotato a stile libero, rana e dorso utilizzando solo le braccia perchè le gambe, pur muovendosi, non erano in grado di dare alcun contributo. Rilassandomi completamente ho anche “fatto il morto” sia sul dorso che sulla pancia, con le gambe portate in superficie dalla spinta dell’acqua. Scusatemi se mi diffondo in queste descrizioni: non è che mi senta un Phelps ma sono davvero soddisfatto per avere potuto ripetere, certo nel solo modo che le mie condizioni attuali consentono, un’attività a me assai cara, in un luogo famigliare. Inutile dire che spero che fra un anno le cose andranno ancora meglio, sotto ogni punto di vista. Ma intanto mi godo questi giorni, in attesa della quarta tappa che, lo so bene, sarà impegnativa.
Se volete vedere qualche foto scattata al mare cercate tra i miei album nella mia pagina Facebook.
Commenti dei lettori
Bravo Paolo, non sarai come Phelps, almeno quest’anno, ma per le prossime olimpiadi ci sono acora quattro anni, ne hai del tempo davanti!
Io sono qui a Bologna, e forse un po’ di mare me lo meriterei anch’io… Ma ho già fatto dieci bei giorni a Riccione, può bastare.
Un caro saluto a te e alla tua famiglia.
Grazie per la tua attenzione nei miei confronti, caro Umberto.
Un abbraccio.
Paolo
Caro Paolo sono contento dei progressi che hai fatto, sono sicuro che non si fermeranno qui, data la tua determinazione e il tuo non arrenderti mai.
Noi non ti dimentichiamo mai e ti assiuriamo le nostre preghiere.
Un abbraccio a te e ad Annastella.
Gianni Pillastrini e famiglia
Grazie, miei cari amici.
Un abbraccio.
Paolo
allora ben tornati, riprendiamo i contatti e siamo molto contenti di sapere che questo breve soggiorno a Igea ti abbia soddisfatto e certo dato la spinta per le prossime fatiche. Neria e Tonino
Grazie, cari amici.
Paolo
Ciao Paolo
molto bene ,continua cosi’