Il significato delle primarie

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 30 novembre, 2012

renzibersani

Renzi e Bersani

Sulla Stampa di oggi (30 novembre) compare un editoriale di Luca Ricolfi che contiene riflessioni, che mi paiono assai interessanti e che condivido in pieno, relative alle primarie del centrosinistra ed al PD.

Ve ne raccomando la lettura. Questo è il link.

http://www.lastampa.it/2012/11/30/cultura/opinioni/editoriali/la-vittoria-del-partito-superstite-8W3rvFcpEAzW5JmlRRxEMI/pagina.html

Le primarie, come scrive Ricolfi, fanno bene al centrosinistra ed in particolare al PD, ma più in generale fanno bene alla politica, con buona pace di Grillo e del M5S. Il loro valore, ai fini della individuazione del candidato premier del centrosinistra (che sarebbe la loro vera motivazione) mi pare tutto sommato ridimensionato dal fatto che non sappiamo ancora con quale sistema elettorale si andrà a votare. Al contrario queste primarie, indipendentemente dal loro esito, assumono un forte significato nel ridefinire gli equilibri interni ed il profilo del PD, proprio per le ragioni indicate da Ricolfi.

Dalla lettura di questo articolo ho tratto ulteriori elementi che mi confermano nella decisione di votare al ballottaggio per Matteo Renzi, come ho già fatto domenica scorsa.

P.S. (1/12/12) Mentre ritengo che si sarebbero dovute evitare procedure assurde e complicate (come la giustificazione documentata dell’impossibilità di registrarsi nei 21 giorni antecedenti il 25 novembre) per ammettere a votare al ballottaggio nuovi elettori, non condivido in alcun modo l’invito a recarsi comunque ai seggi a tutti coloro che si sono limitati ad inviare un email a cui non sia stata data risposta positiva: questo rischia davvero di generare litigiosità e proteste davanti alle urne, che vanificherebbero la positiva esperienza di partecipazione democratica che le primarie hanno fin qui rappresentato.

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