Qualità dell’aria: non ci siamo ancora.
A fine anno è tempo di bilanci consuntivi, anche per quanto riguarda la qualità dell’aria. Il parametro che da sempre viene tenuto d’occhio è il PM10, vale a dire la concentrazione di polveri sottili. Ho consultato il documentatissimo sito dell’ARPA ed ho constatato che nella centralina ubicata a porta S.Felice, da sempre assunta come rappresentativa per la città, nel corso del 2012 si sono registrati ben 73 superamenti giornalieri del limite di 50 mcgr/mc. Nel 2011 i superamenti furono 69. Questo dato segnala pertanto un leggero peggioramento della situazione, in contraddizione con quanto si rileva nelle altre centraline bolognesi (Chiarini: 40 superamenti sia nel 2011 che nel 2012. Giardini Margherita: 33 superamenti nel 2012 contro 42 nell’anno passato).
Per inciso anche le centraline di Imola, Molinella e S.Lazzaro di Savena segnalano miglioramenti nel 2012 rispetto al 2011.
Il risultato di porta S.Felice non autorizza pertanto a trarre conclusioni catastrofiche. Sarà interessante anche un confronto tra le concentrazioni medie annue di PM10, non appena il dato sarà disponibile. Sappiamo inoltre che i valori di PM10 sono influenzati pesantemente dalle condizioni meteo e che essi non risentono, se non in parte (a differenza del benzene) di provvedimenti locali di limitazione della circolazione.
E tuttavia è difficile nascondere una certa delusione, dopo i Tdays (che certamente avranno dato un contributo positivo alla qualità dell’aria nella T), la riattivazione di Sirio al sabato ed il funzionamento continuo di Sirio anche durante le festività. Inoltre va messo in conto anche un costante miglioramento del parco veicolare.
E allora? Non si tratta di abbassare la guardia ma al contrario di proseguire con ancora maggiore energia (non disgiunta da equilibrio) nell’attuazione di politiche di mobilità sostenibile. Si tratta di spostare ulteriormente quote di mobilità dall’auto privata al trasporto pubblico ed alla bicicletta, ed al contempo di migliorare l’offerta di trasporto pubblico, sul versante della qualità (mezzi a metano e filobus) più ancora che della quantità (resa difficile dalla stretta finanziaria pubblica).
Avanti quindi con le pedonalizzazioni di aree circoscritte a ciò vocate, e con l’attuazione delle aree ad alta pedonalità, ma migliorando nel contempo l’accessibilità attraverso una più efficace implementazione del sistema di trasporto pubblico. Contributi positivi in tal senso sono attesi dalla prosecuzione del progetto ex-CIVIS (49 filobus Crealis) e dal potenziamento della filoviarizzazione in città, unita al completamento del Servizio Ferroviario Metropolitano, da realizzarsi con i fondi ex-metrò che dovrebbero essere resi disponibili dal governo.
Insomma la strada intrapresa è quella giusta ma sarà ancora lunga e non priva di incognite.
P.S. (7/1/13). La media annua di concentrazione delle PM10 è risultata nel 2012 di 37, uguale a quella del 2011. Peraltro nei primi sette giorni dell’anno si sono già registrati 4 sforamenti del limite giornaliero.