Nella testa di Renzi
Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 16 febbraio, 2014
Ai tanti (anch’io sono tra loro) che in questi giorni si sono interrogati sul perchè Matteo Renzi ha così repentinamente “cambiatoverso”, togliendo la fiducia al governo Letta, prendendone il posto e contraddicendo in tal modo dichiarazioni di poco tempo prima, consiglio la lettura di un post del giornalista Francesco Costa che ho trovato particolarmente chiaro e convincente.
E’ un po’ lungo ma ne vale la pena.
Per scaricare cliccare su http://www.francescocosta.net/2014/02/13/nella-testa-di-renzi/
Commenti dei lettori
Caro Paolo, dopo aver letto l’articolo linkato ne propongo una sintesi impietosa: “Domanda: perchè Renzi sta facendo tutto il contrario di quello che aveva promesso? Risposta: perché gli conviene.” Bah, non avevo bisogno di entrare nella sua testa, l’avevamo capito già da soli.
Ad ogni modo, nonostante la mia poca stima per Renzi, la sua condotta attuale non mi sembra ne’ una novità (si è comporatato così tutta la sua carriera politica) ne’ particolarmente una cosa scandalosa: la visione personalistica della politica di Berlusconi, Renzi, Blair & co. *richiede* al suo proponente di acquisire e consolidare potere individuale in tempi rapidi, per poi usarlo in maniera più o meno autocratica [in misura del vantaggio acquisito] per consolidare la propria posizione.
L’aspetto della tempistica è chiave: questi personaggi viaggiano sull’onda del consenso mediatico, e la loro immagine non può che venire intaccata dai compromessi che il fare in contesti complessi comporta (ovvero: anche per una persona capace non è facile stare al passo con la propria popolarità). Inoltre l’ascesa rapidissima aggiunge molto alla mitologia personale, dell’eroe venuto da lontano.
Per lo stesso motivo, non è un caso che tanto Berlusconi quanto Renzi siano sfegatati propugnatori di un bipolarismo che è estraneo [e io sostengo: per fortuna!] alla cultura politica Italiana: è molto più facile ridurre la complessità a “o con me, o contro di me” che navigare la melmosa palude delle tante idee differenti e contrastanti che caratterizzano il panorama politico italiano. E’ molto più facile dire “o si fa come dico io o salta tutto” (vedi la riforma elettorale) che ricomporre, negoziare, esplorare in maniera collettiva.
Ribadisco: per quanto abbia poca stima per Renzi, la sua strategia attuale *non* mi sembra scandolosa, inconsitente, o passibile di censura. A me sembra la logica applicazione dell’idea di politica che Renzi incarna. Non la mia idea di certo, ma non per questo meno degna di esistere.
Chiudo infine rispondendo ad un tuo vecchio commento nel quale evidenziavi (quale differenza sostanziale) che il Porcellum passò solo con i voti del centro destra mentre l’Italicum ha il sostegno anche del PD… A me sembra che la differenza sia irrilevante: in entrambi i casi si è trattato delle forze politiche di governo (PdL-Lega allora, PdL-PD ora) che hanno cercato di forgiare una legge elettorale a loro vantaggiosa alla vigilia di elezioni che avrebbero potuto essere disastrose per loro (vittoria del PD in un caso, crescita del M5S e del partito di Alfano nell’altro).
Un abbraccio,
/mac
Caro Giulio, in breve i punti sui quali mi trovo in disaccordo con te.
1) Renzi si muove non guidato da una convenienza o da un interesse personale ma dalla convinzione (discutibile ma dichiarata) che ciò corrisponda ad una convenienza per il paese.
2) Guarda che quanto alla ricerca del “consenso mediatico” se c’è un maestro quello è Beppe Grillo. Vedremo a Sanremo il prossimo episodio della “grilleide”.
3) La differenza tra Porcellum ed Italicum (quanto alle modalità di approvazione) sta nel fatto che il Porcellum se lo approvò la maggioranza di centrodestra da sola, secondo la propria convenienza mentre l’Italicum rappresenta un accordo tra forze contrapposte (il M5S si è come al solito sottratto ad ogni accordo) che punta ad evitare, per il futuro,un governo delle larghe intese.
Paolo
che dire… io sono molto preoccupata.. a Rensi il nuovo (?) ho dato una possibilità con il mio voto e per ora resto a guardare cosa sarà veramente capace di fare…però mi viene da chiedere a tutti quelli che ora lo criticano: “in questi anni in cui la politica ha agito indegnamente ed hanno lasciato l’Italia in sfacelo dove eravate?” penso che per questo stato di cose siamo anche noi cittadini corresponsabili…