Balzani o Bonaccini ?
Domenica prossima 28 settembre si svolgeranno le primarie del PD che devono designare il candidato del partito alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, nelle elezioni che avranno luogo il 23 novembre, a seguito delle dimissioni di Vasco Errani.
Attorno a queste primarie non si è creato particolare entusiasmo ed anche l’informazione è stata fin qui limitata, tant’è che è forte il timore di un’affluenza alle urne assai ridotta.
In effetti si è partiti con un certo ritardo nella presentazione delle candidature. Ci sono stati diversi ritiri ed incertezze per ragioni che non sono sempre risultate chiare. Anche la notizia del procedimento giudiziario in corso a carico di Richetti e Bonaccini ha contribuito a confondere le cose. Inoltre va detto che si tratta di un appuntamento importante sì, ma di livello regionale, mentre tutta l’attenzione continua ad essere calamitata dalla situazione politica nazionale ed internazionale.
E tuttavia è importante andare a votare, per almeno due motivi.
Innanzitutto è assai probabile, visti i rapporti di forza tra i diversi partiti, che chi vincerà le primarie del PD sarà eletto due mesi dopo presidente della Regione.
Inoltre un flop nella partecipazione al voto darebbe argomenti a chi considera ancora le primarie uno strumento inutile o addirittura dannoso, che sarebbe meglio superare, sostituendolo con la ricerca di un candidato unitario da parte della dirigenza del partito, cancellando in questo modo uno degli elementi peculiari del dna del PD.
Domenica sono in lizza Roberto Balzani, forlivese, ex sindaco di Forlì, e Stefano Bonaccini, modenese, fino a pochi giorni fa segretario regionale e membro della segreteria nazionale del PD.
Intanto vorrei segnalare la mancanza di un candidato bolognese, il che non depone a favore della classe politico-amministrativa della nostra città (ricordo per inciso che Vasco Errani, presidente per quasi tre mandati, era di Ravenna).
Rilevato ciò, il mio voto andrà a Roberto Balzani. Ho preso visione del suo programma e mi pare che egli possa garantire più e meglio di Bonaccini (peraltro candidato degnissimo) quell’esigenza di rinnovamento profondo delle politiche regionali che è oggi particolarmente necessaria. In questo senso Balzani è un po’ un outsider, come lo era Matteo Renzi quando si presentò alle primarie nazionali.
Già che ci sono vi dico anche a chi andrà il mio voto di preferenza quando si voterà (il 23 novembre, come detto) non solo per il presidente ma anche per il Consiglio regionale.
Voterò senza incertezze (ed invito fin d’ora amici e conoscenti a fare lo stesso) per Giuseppe Paruolo, che non ha potuto esaurire il suo primo mandato e che merita di proseguire questa esperienza nella quale ha già dato prova della sua competenza e serietà. Ricordo che l’amico Giuseppe è stato consigliere ed assessore in comune a Bologna.