Il Sinodo dei vescovi sulla famiglia

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 26 ottobre, 2014

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L'assemblea sinodale

Il 19 ottobre scorso si è conclusa l’Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi su “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”, prima tappa del percorso che prese avvio il 5 novembre 2013. In tale occasione venne presentato il Documento preparatorio che conteneva un questionario circa le principali sfide sulla famiglia, che le diocesi dovevano “diffondere capillarmente nei decanati e nelle parrocchie al fine di ottenere dati concreti e reali sulla tematica sinodale”. La Segreteria del Sinodo, sulla base dei contributi ricevuti, elaborò l’”Instrumentum laboris” da trasmettere ai padri sinodali in preparazione appunto dell’Assemblea generale straordinaria, testè conclusa. L’Assemblea aveva il compito di definire lo “stato dell’arte” sul tema del Sinodo e di raccogliere testimonianze e proposte dei vescovi per annunciare e vivere credibilmente il Vangelo per le famiglie.

Al termine dei lavori è stata redatta la Relatio Synodi, un documento suddiviso in tre parti e 62 paragrafi, che verrà sottoposto ad una ulteriore consultazione ecclesiale e che servirà ad introdurre e preparare l‘Assemblea generale ordinaria del Sinodo, che si svolgerà nel 2015 ed avrà per compito quello di definire linee operative per la pastorale della persona umana e della famiglia.

Insomma, siamo a metà di un “camminare insieme”(sinodo) della Chiesa-popolo di Dio, che sta facendo rivivere a chi lo desidera ed a chi si lascia coinvolgere, una stagione che ricorda quella del Concilio Vaticano II.

La ventata di novità portata da papa Francesco sta trovando in questo percorso sinodale una delle sue più significative manifestazioni. Si tratta di una novità sia di contenuti che di metodo.

Quanto ai contenuti non v’è dubbio che la decisione di dedicare un Sinodo ad un tema come quello della famiglia, oggi segnata da profonde trasformazioni che pongono alla Chiesa interrogativi cruciali, ed aver permesso (anzi, richiesto) che il confronto si sviluppasse con franchezza e verità, è stata assai coraggiosa.

Ancor più innovativo è stato il metodo adottato, innanzitutto prevedendo un percorso in più tappe, di durata biennale, con la possibilità di raccogliere opinioni e contributi da parte dei fedeli laici ed in particolare delle coppie e delle famiglie, che i temi ed i problemi al centro del Sinodo li vivono sulla propria pelle.

Un altro aspetto significativo che vorrei segnalare è la trasparenza che ha caratterizzato fin qui il Sinodo. Ad esempio il fatto che la Relatio Synodi contenga il risultato delle votazioni sui singoli paragrafi aiuta a conoscere in diretta e senza intermediazioni ed indiscrezioni giornalistiche sempre sospette l’autentica opinione dei padri sinodali.

Va detto che la trasparenza e l’informazione (che favoriscono la partecipazione e la corresponsabilità ecclesiale) sono rese possibili dalle moderne tecnologie e da servizi preziosi come quello della rivista Il Regno che dedica al Sinodo un interessante ed aggiornato blog (http://ilregno-blog.blogspot.it/

A questo punto mi auguro che anche nella chiesa bolognese cominci a penetrare un po’ di “spirito sinodale”, attraverso la promozione di una conoscenza e di una consultazione diffusa ed organica sulla Relatio Synodi (per scaricarla clicca su relazionesinodo )

Staremo a vedere.

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