Un assurdo processo

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 12 gennaio, 2017

Alcune settimane orsono i giornali locali hanno dedicato ampio spazio ad un episodio di cronaca politica. AmeliaFrascaroli, consigliera di maggioranza appartenente al gruppo “Città comune con Amelia”, ha presentato in Consiglio comunale un ordine del giorno riguardante il Passante, chiedendone la discussione urgente, senza passare attraverso l’istruttoria in Commissione. Messa ai voti, la richiesta è stata approvata grazie al voto favorevole oltre che delle opposizioni e della proponente, anche di alcuni consiglieri del PD mentre altri si sono astenuti. Il contenuto dell’ordine del giorno, oltre a segnalare una serie di proposte e di prescrizioni che si chiedeva venissero tenute presenti nel prosieguo dell’iter approvativo ed esecutivo del progetto, rivendicava per il futuro un maggiore coinvolgimento del Consiglio comunale. Il capogruppo ed altri consiglieri PD, in accordo con il Sindaco e l’assessore Priolo che non erano favorevoli alla discussione urgente della mozione, hanno votato contro. Si è così prodotta una spaccatura all’interno del gruppo PD e coloro che si erano espressi in difformità dal parere della Giunta sono stati definiti “ribelli”, “dissidenti”, “frondisti” ed accusati di slealtà nei confronti del Sindaco, tanto che a loro carico si è aperto un processo che verrà celebrato, a quanto pare, lunedì 16 gennaio nell’ ”aula-tribunale” di via Rivani. Da notare, per la cronaca, che l’ordine del giorno incriminato non si sa ancora quando verrà discusso.

In questa sede non vorrei entrare nel merito dei contenuti dell’ Odg, che peraltro è certamente suscettibile d’ integrazioni che lo migliorino senza stravolgerne l’impostazione. Vorrei piuttosto provare a suggerire,anche sulla base della mia esperienza di consigliere comunale, quali dovrebbero essere, nel corso dei cinque anni di mandato amministrativo, i rapporti tra Sindaco, consiglieri di maggioranza e organi del partito (PD in questo caso) che li ha presentati come candidati alle elezioni. Dico subito che non considero normale né positivo che i consiglieri appartenenti al medesimo gruppo consiliare votino in modo difforme tra loro e in disaccordo con il parere della giunta. Ma proprio per evitare questo, è necessario che ci sia da parte di tutti, rispetto reciproco dei rispettivi ruoli, esecutivo da un lato e d’indirizzo e controllo dall’altro.

Il Sindaco è stato eletto sulla base di un programma, condiviso con i partiti che lo hanno candidato e sostenuto, propiziandone l’ elezione. Quel programma vincola evidentemente anche i consiglieri comunali di maggioranza che sono tenuti ad approvarne gli atti esecutivi. E’ tuttavia evidente che il programma non può contenere e specificare tutte le azioni e le iniziative che nei cinque anni la vita della città richiede oltre alle novità che inevitabilmente si producono e che richiedono al Sindaco ed alla giunta l’assunzione di decisioni e di scelte imprevedibili ad inizio mandato. In questa situazione non si può chiedere ai consiglieri di maggioranza una lealtà ed una fedeltà che consistano nel votare sempre e comunque a favore di qualsiasi proposta dell’esecutivo senza possibilità di entrare nel merito e di dare un proprio contributo in termini appunto d’ indirizzo. Anche perché non soltanto il Sindaco, ma anche i consiglieri comunali sono stati eletti direttamente dai cittadini, il che ne legittima pienamente il ruolo, tanto più se sapranno (cosa che non sempre, purtroppo, avviene) mantenere nel corso dei cinque anni un rapporto con i propri elettori, rendicontando le iniziative assunte, verificandone il gradimento da parte dei cittadini, e raccogliendo dai cittadini stessi opinioni e proposte. Allora l’unico modo per evitare da un lato che i consiglieri siano messi nella sgradevole e frustrante condizione di appoggiare sempre e comunque le scelte dell’esecutivo (anche se non del tutto convincenti) per non “disturbare il manovratore” e per non vedersi affibbiare l’ingiusta etichetta di “ribelli” e “dissidenti” è quella di stabilire rapporti organici, strutturali e permanenti tra esecutivo e gruppi consiliari di maggioranza: potrebbero essere individuate, tra i consiglieri, figure di collegamento (presidenti di commissione, capigruppo in commissione) incaricate d’intrattenere, a nome e per conto del gruppo, un legame con i diversi assessori, in modo da poter conoscere preventivamente il testo delle delibere e degli atti amministrativi più importanti e poter eventualmente contribuire al loro contenuto prima che vengano iscritti ai lavori delle commissioni e del consiglio, evitando quindi approvazioni date senza consapevolezza e per pura disciplina. Ciò può forse rallentare un poco l’azione amministrativa ma dovrebbe garantire una migliore qualità e condivisione delle decisioni, evitando anche imbarazzanti (per tutti) incidenti di percorso.

E’ chiaro che il Sindaco e la giunta non vedranno con favore un sistema di relazioni come quello sopra delineato: ogni organo esecutivo fatica ad accettare consultazioni preventive, suggerimenti o indirizzi che di fatto ne limitano l’autonomia. E allora tocca agli organi di partito esercitare con equilibrio ma anche con determinazione la propria influenza nei confronti del Sindaco e dei consiglieri eletti affinchè tra esecutivo e gruppo consiliare si stabiliscano relazioni strette e di piena collaborazione, nell’interesse dell’azione politico-amministrativa ma anche della rappresentanza dei cittadini. Il gruppo consiliare infatti dovrebbe essere lo strumento privilegiato attraverso il quale il partito contribuisce alla buona amministrazione della città.

Spero quindi che lunedì prossimo in via Rivani, non si svolga un assurdo processo ma un’approfondita riflessione politica che produca un sostanziale miglioramento nelle relazioni tra Sindaco, giunta e gruppo consiliare del PD.

Commenti dei lettori

Ho letto, Paolo, questo tuo intervento così come quello scritto un mese fa a proposito sempre del Passante Autostradale e mi permetto, in amicizia, di mettere un pochino i puntini sulle I.

1. Il progetto del Passante è frutto d’un accordo tra Città Metropolitana, Regione Emilia-Romagna e Ministero per le Infrastrutture. E’ stato stipulato il 15 Aprile 2016 quando la sig. Frascaroli era membro della Giunta come Assessore agli Affari Sociali (il termine è improprio, ma penso che ci capiamo)
Anche il Cons. Colombo che ha votato per l’ammissione alla discussione dell’odg. n. 391 era in giunta: era Assessore alla Mobilità.
Perché, se avevano delle obiezioni, non le hanno sollevate allora?

2. Il progetto preliminare è stato presentato il 22 Luglio al Consiglio Comunale, prima dell’avvio della procedura di consultazione: perché in quella sede chi aveva delle obiezioni non le ha sollevate?

3. Tra Settembre e Novembre oltre mille cittadini e tre consigli di quartiere hanno sviscerato in lungo ed in largo il progetto preliminare ed hanno fatto delle proposte migliorative: perché la Sig. Frascaroli e gli altri non li abbiamo mai visti?

Aggiungo: qualcuno di noi è stato anche insultato perché ha messo la propria faccia su questo progetto: perché i “frondisti” non sono scesi in campo a respingere gli attacchi sconsiderati di certi maleducati che hanno trasceso?

Forse perché, come disse nel 2015, per la sig. Frascaroli i consiglieri di quartiere non contano nulla?

4. So con certezza che il progetto definitivo è stato illustrato tra fine Novembre ed inizio Dicembre ai consiglieri di maggioranza, Frascaroli ed altri,compresi, con mappe, tavole esplicative e tutto l’apparato: perché in quella sede non hanno sollevato obiezioni?

5. Il 16 dicembre, ero presente, il progetto definitivo del Passante è stato illustrato alla Commissione Mobilità. In quella sede la Sig. Frascaroli riconobbe, in un suo intervento, che il suo odg. era tardivo: non era forse quella la sede per ritirarlo ed evitare ulteriori conflitti all’interno del gruppo di maggioranza?

Non è mica un’onta accorgersi che si è fatto un errore e ravvedersi!

Non ti nascondo, caro Paolo, che queste vicende mi creano un certo imbarazzo perché come consigliere di quartiere mi sono speso per la realizzazione di quest’opera, mi sono preso anche qualche offesa, tra cui quella di volere che le persone che abitano vicino alla Tangenziale s’ammalino, per poi scoprire che gente che nemmeno abita da queste parti sente oggi d’aver dei dubbi su quella realizzazione.

Se fossi uno che ha delle ambizioni di carriera politica e volessi farmi una popolarità a buon mercato, potrei facilmente postare su facebook un pezzo contro il Passante, sottolineando tra l’altro che di tanti che ne parlano, io sono uno che vi abita vicino e ne subirà alcune conseguenze.

Ma sono una persona seria che ha preso un impegno prima di tutto con sé stesso: credo che il Passante vada fatto perché lo status quo non è, nemmeno per chi risiede vicino al nastro stradale, il top dei top.

E credo anche che i dubbi, le riserve, le obiezioni vadano sollevate se ci sono nel momento giusto ed al posto giusto, tenendo conto di tutto quanto è successo prima e delle persone, anche di quegli insignificanti, inutili, scansafatiche, dei consiglieri circoscrizionali che spesso sono gli unici, però, davvero sul territorio.

PIER LUIGI GIACOMONI

#1 
Scritto da PIER LUIGI GIACOMONI il 14 gennaio, 2017 @ 13:09

Caro Pierluigi, provo a dirti la mia opinione in modo puntuale, sui diversi aspetti che segnali nel tuo commento.
1) Premesso che non faccio il difensore d’ufficio né di Colombo e degli altri consiglieri PD definiti (secondo me ingiustamente) “frondisti”, né della Frascaroli (nei cui confronti mi pare tu abbia il dente avvelenato), guarda che nessuno di loro contesta l’accordo del 15 aprile 2016 ed anche l’odg incriminato non mette in discussione la scelta del Passante.
2) Il 12 luglio è stato presentato il progetto preliminare. Nessuno ovviamente poteva in quella sede presentare proposte od osservazioni (tanto meno obiezioni) su un progetto che veniva portato a conoscenza in quel momento. Nemmeno i Quartieri lo fecero allora.
3) Il confronto pubblico è stato positivo ed opportuno. Io l’ho seguito con attenzione dai report pubblicati sul sito del Passante. Apprezzo chi come te ha partecipato mettendoci la faccia, ma non si può chiudere la bocca di qualcuno dicendogli: “Tu non c’eri”.
4) Il periodo cruciale è proprio quello che va dal 7 novembre (data di presentazione del report contenente tutte le osservazioni e le proposte emerse nel corso del confronto pubblico) al 1 dicembre (data del comunicato stampa che informava della chiusura della trattativa e delle sue conclusioni). A me risulta che in quel periodo non ci sia stato un rapporto tra la Giunta (ed in particolare l’assessore Priolo) ed i consiglieri comunali di maggioranza, tale da informarli sull’andamento della trattativa in corso e da ottenere da loro indicazioni ed indirizzi sul’interventi di miglioramento che era indispensabile “portare a casa”. Questo tra l’altro avrebbe dato più forza alla Priolo nella trattativa. Ed anche i Quartieri che avevano votato gli odg, ti risulta che siano stati tenuti informati e che abbiano avuto la possibilità di dare un contributo? Ti sembra logico e politicamente accettabile infine che il Consiglio comunale nel suo insieme e la maggioranza consiliare in particolare, non abbiano avuto a tutt’oggi (15 gennaio) la possibilità di esprimere un loro parere formale su un’opera strategica per la città e che avrà conseguenze importanti sulla sua vita nei prossimi anni?
5) Io non so cosa abbia detto la Frascaroli il 16 dicembre. Quello che so, avendo letto il testo dell’odg, è che esso non era affatto un siluro nei confronti del Passante ma si limitava a sottolineare l’esigenza di interventi sostanzialmente migliorativi del progetto preliminare, in accoglimento delle proposte dei quartieri (di cui si citavano espressamente le date degli odg), si rivendicava un maggiore rapporto con il consiglio comunale, si chiedeva l’istituzione dell’ Osservatorio ambientale, di un monitoraggio ex ante della qualità dell’aria e la realizzazione di un’indagine epidemiologica.
Conclusioni. A me sembra che rifiutare la discussione dell’odg (perchè di questo si tratta) sia stato un errore, nel metodo e nel merito. Nel metodo perchè, come detto, il consiglio comunale ha pienamente diritto di esprimersi (in tempo utile) su di un’opera di questa importanza. Nel merito perchè le richieste avanzate mi sembrano ragionevoli e comunque nel corso della discussione consiliare potevano essere integrate o modificate.
Mi sembra infine stravagante che consiglieri del PD che hanno referenti nazionali (Bersani e &) che non si peritano di remare (e votare) contro il governo, a livello locale pretendano disciplina ferrea e di fatto impongano di “non disturbare il manovratore”.
Infine, al di là dell’episodio, a me sta a cuore un diverso rapporto tra esecutivo e consiglieri di maggioranza, messi in grado di esercitare il proprio ruolo d’indirizzo (soprattutto) e di controllo.
Con immutata stima ed affetto.

P.S. Tra l’altro, a conferma del fatto che non era poi il caso di chiudere la trattativa in fretta e furia, la questione dell’uscita n.9 mi pare ancora aperta. O no? Ed il quartiere è stato chiamato ad esprimersi?

#2 
Scritto da Paolo Natali il 15 gennaio, 2017 @ 17:39

Sul Passante il quartiere è tornato ad esprimersi nella seduta del 21 novembre 2016 riesaminando l’odg n. 48 proposto dal M5S che chiedeva un’indagine epidemiologica per stabilire gli effetti che potrebbero verificarsi sulla popolazione sia durante i lavori del Passante, sia quando il Passante sarà operativo. Il Consiglio ha respinto quell’odg (in quel momento ero in vacanza in Spagna) perché la richiesta era già contenuta nell’odg n. 49 approvato il 25.10.2016. Sull’uscita n. 9 ho letto qualcosa, ma non mi è chiaro cosa sia stato deciso. Il problema per noi che abitiamo lì nei pressi è che l’ampliamento della sede stradale dovrebbe avvernire soprattutto nel lato Nord, in modo da evitare d’abbattere il il campanile della chiesa di S. Donnino e fors’anche di pregiudicare le fondamenta della stessa chiesa.

Sul resto per il momento ci siamo detti tutto: come certamente sai oggi si incontrano i consiglieri comunali col segretario provinciale, il sindaco e via elencando. Nonostante la drammatizzazione dei giornali, a mio parere, non sarà un “processo”, ma un incontro politico di cui sapremo qualcosa nei prossimi giorni. Capisco la preoccupazione di fondo che ti anima: a cosa serve e quanto conta il consiglio comunale. Lo sai meglio di me che l’organo è stato depauperato di molte delle sue antiche prerogative, ma sai anche meglio di me che spetta ad ogni singolo consigliere comunale, e quartierale, rendersi in qualche modo significativo, occupandosi di temi, studiando le carte, cercando di porsi delle domande, intervenendo nelle discussioni consiliari e commissionali, essendo presente sul territorio. Non ho il dente avvelenato verso la Frascaroli che conosco appena, ma so che spesso non è presente alle sedute consiliari ed anche quand’era in giunta era poco evidente. sul piano strettamente personale non ci siamo praticamente incontrati. Con grandissima stima ed affetto, PLG

#3 
Scritto da PIER LUIGI GIACOMONI il 16 gennaio, 2017 @ 13:04

Grazie Pierluigi. Mi sembra che ci siamo chiariti bene. Un abbraccio. Paolo

#4 
Scritto da Paolo Natali il 17 gennaio, 2017 @ 09:55

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