Come procede la VIA del Passante.

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 29 maggio, 2017

Ho letto il documento del 19 maggio scorso, con il quale il Presidente della Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente trasmette alla Direzione Generale competente del Ministero il documento della Sottocommissione VIA incaricata dell’istruttoria del progetto del Passante di Bologna, contenente la richiesta di chiarimenti e d’integrazioni al progetto stesso, che dovranno pervenire da parte del proponente (Autostrade per l’Italia) entro 45 giorni.

La galleria antifonica di S.Donnino

La galleria antifonica di S.Donnino

Su questo documento di una decina di pagine ho letto dichiarazioni critiche da parte dei Comitati che si oppongono al Passante, ma anche da parte del Comune di Bologna che ha lamentato in particolare la “concisione” del testo, paragonata alle oltre 50 pagine dei documenti che contengono le osservazioni del Comune stesso e della Regione.

Anche a mio giudizio il documento ministeriale è deludente, non tanto e non solo per la sua stringatezza. Mi sarei aspettato che la Sottocommissione VIA esaminasse, oltre al progetto, tutta la documentazione ricevuta dagli enti, dai comitati e dai cittadini, formulando una sintesi che recepisse, motivatamente, tutte le osservazioni e le richieste d’integrazione documentale ritenute giustificate e ragionevoli, accantonando tutte le altre. In realtà non è così, nel senso che una serie di osservazioni e richieste d’integrazione sono state effettivamente recepite e fatte proprie, con ulteriori arricchimenti, da parte del Ministero, ma al termine del documento il paragrafo ULTERIORI RICHESTE recita:

Si richiede inoltre:

di tenere in debita considerazione, nell’ambito della documentazione integrativa, le richieste e le raccomandazioni espresse dai vari Enti interessati;

di controdedurre le eventuali osservazioni fino ad ora pervenute.

Se è così, che significato e che “peso” ha il documento della Sottocommissione VIA, rispetto alle “raccomandazioni espresse dai vari Enti interessati”?

Infine il documento riporta la seguente frase:

A seguito della ricezione della documentazione integrativa la Commissione si riserva di richiedere una eventuale pubblicazione al fine di consentire la necessaria informazione delle parti interessate.

Il significato di questa riserva non mi è del tutto chiaro ma sembra essere quello di prevedere una possibile successiva fase per eventuali ulteriori controdeduzioni da parte di non meglio precisate “parti interessate”.

Un altro motivo di delusione consiste nel fatto che in diverse occasioni le richieste della Sottocommissione ministeriale sono accompagnate da “se possibile” o “per quanto possibile”, espressioni che indeboliscono il “peso” delle richieste stesse.

Ciò premesso passo ad un sintetico riassunto dei contenuti del documento in questione.

1 IN GENERALE.

Qui si chiede un confronto più completo e convincente di quello presentato, esteso a tutte le matrici ambientali, tra Passante nord e Passante di mezzo, dal quale emerga la preferenza per quest ultimo.

Sarà determinante la scelta dell’ambito territoriale di riferimento del confronto.

2 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

Il Comune dovrà adeguare il suo PSC, che contiene ancora, in recepimento del PTCP, la scelta preferenziale del Passante nord. Osservo sommessamente che questo getta una “luce fosca” sull’efficacia e la cogenza degli strumenti di pianificazione.

3 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE

Si richiedono integrazioni progettuali che documentino l’integrazione tra Passante ed A13, tra Passante e “complanare nord”, il ponte del People Mover, la fattibilità della copertura dell’infrastruttura con pannelli fotovoltaici, e la progettazione dei percorsi ciclabili.

Si chiede infine un dettagliato piano di cantierizzazione e si ricordano gli adempimenti connessi alle interferenze tra Passante e reticolo idraulico.

4 QUADRO AMBIENTALE.

Contiene la maggior parte delle osservazioni e delle richieste d’integrazione. Senza entrare in dettaglio segnalerei:

ATMOSFERA.

Si chiede tra l’altro di rivedere le premesse ottimistiche dello studio circa la qualità dell’aria nel bolognese e di approfondire il tema dell’inquinamento atmosferico agli sbocchi delle gallerie antifoniche di S.Donnino e di Croce del Biacco.

Francamente troppo modesta, generica ed al limite fuorviante la richiesta di “disporre di informazioni più dettagliate sullo stato di salute dei residenti” che non può essere sostitutiva delle dettagliate ed argomentate richieste di uno studio d’impatto sulla salute, formulate dall’ASL.

ACQUE SUPERFICIALI

Nulla da segnalare

SUOLO E SOTTOSUOLO E TERRE E ROCCE DI SCAVO.

VEGETAZIONE FLORA E FAUNA.

Sono le componenti ambientali su cui, a mio giudizio, vengono formulate le osservazioni più ampie e complete.

RUMORE E VIBRAZIONI

Tenuto conto del fatto che si tratta, a mio avviso, della componente destinata a creare i problemi principali, le osservazioni mi sono parse insufficienti, anche in confronto con quanto contenuto nei documenti di Comune e Regione.

Interessante il cenno al problema dei giunti, che si sta rivelando, nella Variante di valico, un aspetto delicato.

RADIAZIONI NON IONIZZANTI

Niente da segnalare.

5 PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE

Si richiede, opportunamente, la redazione del PMA completo nelle sue diverse fasi (Ante-Corso e Post Operam).

Per concludere ribadisco che questo documento riguarda un passaggio interlocutorio dell’iter approvativo del Passante ed in particolare della procedura di VIA e richiede le integrazioni al progetto ed allo Studio d’Impatto Ambientale ritenute indispensabili per potersi esprimere sulla infrastruttura.

Sarà importante e decisivo il documento conclusivo del Ministero che darà con ogni probabilità il via libera all’opera e che conterrà tutte le prescrizioni che dovranno essere rispettate dal progetto esecutivo e dalla realizzazione ed esercizio dell’opera. Alla luce dei limiti manifestati dalla Sottocommissione VIA credo che Regione e Comune dovranno esercitare il massimo sforzo affinchè il documento finale di VIA sia davvero completo, efficace e rigoroso.

Tra le prescrizioni rammento ancora una volta quella relativa alla istituzione di un Osservatorio Ambientale e Sanitario, sulle cui caratteristiche mi sono soffermato in precedenti occasioni.

L’Osservatorio della Variante di Valico sta esaurendo i propri lavori e licenzierà tra qualche tempo una relazioni finale sulla sua attività che credo potrà dare utili indicazioni per l’istituzione di un analogo organismo relativo al Passante di Bologna.

Commenti dei lettori

Hai letto la risposta che ha dato venerdì scorso l’ass. Orioli ad una domanda d’attualità inoltrata dall’opposizione proprio a proposito di questo documento del Ministero per l’ambiente?

#1 
Scritto da Pier Luigi Giacomoni il 29 maggio, 2017 @ 23:12

Ho letto qualcosa sui giornali. Vedrò di recuperarla dal sito del Comune.

#2 
Scritto da Paolo Natali il 30 maggio, 2017 @ 08:50

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