Il Bilancio Ambientale Preventivo 2017 del comune di Bologna

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 9 luglio, 2017

Ecobudget

Il Consiglio comunale di Bologna ha approvato nei giorni scorsi il Bilancio Ambientale Preventivo 2017. Il Bilancio Ambientale di Bologna è basato sul metodo ecoBUDGET, uno strumento di gestione ambientale sperimentato con il progetto LIFE “European ecoBUDGET”, di cui Bologna è stata partner, e che a conclusione è diventato uno strumento utilizzato stabilmente dell’amministrazione comunale a partire dal 2003. EcoBUDGET è concepito come imitazione del budget finanziario e prevede annualmente sia la versione “preventiva” che risponde non solo a finalità di previsione ma anche, almeno in parte, di fissazione di obiettivi di miglioramento ambientale, sia la versione “consuntiva” che permette da un lato di rendicontare la situazione, dall’altro di verificare il raggiungimento o meno degli obiettivi.

Con ecoBUDGET insomma l’Ente locale dà conto dei propri impegni ambientali attraverso un processo di − individuazione di indicatori fisici sullo stato dell’ambiente e sui risultati delle politiche − esplicitazione di politiche e azioni ambientali dell’amministrazione − individuazione degli effetti che tali politiche e azioni hanno determinato. Il B. A. risulta pertanto un importante strumento di valutazione, monitoraggio e orientamento delle azioni ambientali.

Durante il mio impegno in Consiglio comunale, dal 2004 al 2010, m’interessai attivamente del B. A., collaborando anche in qualche misura con i tecnici del Settore ambiente ed in particolare con l’ing. Fini che coordina tuttora la predisposizione dei B. A. medesimi.

Per questo motivo continuo a sentirmi in un certo senso “affezionato” a questo progetto e ne ho seguito l’evoluzione nel tempo.

Penso che il rischio che la Giunta ed il Consiglio corrono, oggi come allora, sia quello di considerare i B. A. come semplici adempimenti, rinunciando agli approfondimenti necessari ad utilizzarne pienamente la valenza di strumenti di miglioramento ambientale.

Spero che questo mio timore sia ingiustificato e tuttavia non rinuncio con queste brevi note di commento al B. A. P. 2017, a formulare alcune osservazioni e suggerimenti che non hanno in alcun modo un significato critico nei confronti del settore Ambinte del Comune, ai cui funzionari e dirigenti va tutto il mio più vivo e sincero apprezzamento.

Un primo aspetto, per la verità di non facile soluzione e di cui sono consapevoli gli stessi estensori del B.A., sarebbe quello di predisporre ed approvare i B.A. Preventivo e Consuntivo (soprattutto il primo) contemporaneamente ai corrispondenti bilanci economico-finanziari. Dal momento infatti che il B.A.P. contiene giustamente anche le azioni ed i provvedimenti (piani e progetti) necessari al raggiungimento dei target ambientali, sarebbe opportuno averne un riscontro di coerenza anche sul piano economico. Così come sarebbe utile che l’approvazione del B.A.P. di un certo anno seguisse l’approvazione del B.A.C. dell’anno precedente. Purtroppo, invece, il consuntivo 2016 non risulta ancora noto ed il preventivo 2017 contiene soltanto i dati del consuntivo 2015.

Vorrei dare atto delle costanti integrazioni che sono state via via apportate ai B.A. dal 2003. Infatti il documento si articola oggi sostanzialmente in 4 tabelle.

La tabella 1 comprende le risorse ambientali (qualità dell’aria, materie prime, clima acustico, acqua potabile) con indicatori disciplinati dalla normativa. Su questa non ho particolari osservazioni se non per quanto riguarda gli obiettivi 2017 e 2021 di PM10, che risultano assai poco “sfidanti” , anche considerato il valore già raggiunto nel 2015.

La tabella 2 comprende le risorse ambientali con target non disciplinati dalla normativa ma compresi in piani o progetti a cui il Comune ha dato la sua adesione. Al momento la tabella contiene solo 3 indicatori relativi a verde ed energia. Ritengo che il prossimo B.A.P. 2018 dovrà essere integrato con gli obiettivi contenuti nella Carta di Bologna per l’Ambiente, firmata nella nostra città l’8 giugno scorso (anche se si tratta di impegni che riguardano le Città Metropolitane).

La tabella 3 rappresenta una lodevole innovazione, nel senso che è predisposta per i dati relativi alle componenti ambientali (aria, materie prime, verde, suolo) distinte per quartieri. In realtà al momento essa si presenta assai carente di dati e completamente priva degli obiettivi 2017, il che è anche comprensibile. Penso che questa tabella dovrà tenere conto nel prossimo futuro delle numerose informazioni che deriveranno dal Piano di Monitoraggio Ambientale previsto dal progetto del Passante autostradale di Bologna e che riguarderà: qualità dell’aria, rumore, vibrazioni, acque superficiali e sotterranee, vegetazione e fauna. Si tratterà di fare una selezione per individuare i parametri più significativi.

Infine il B.A.P. 2017 contiene una tabella che corrisponde al Bilancio Ambientale preventivo dell’Amministrazione Comunale, che riguarda i consumi idrici ed energetici, il consumo di carta, la raccolta differenziata dei rifiuti ed alcuni indicatori relativi alla mobilità sostenibile a carico dei fabbricati e dei dipendenti comunali. Si tratta di una tabella interessante e che potrebbe servire per attivare iniziative di sensibilizzazione ed anche di emulazione tra settori e dipendenti comunali. Peccato che essa risulti un po’ carente di dati ed anche, per consumi idrici ed energetici, di obiettivi 2017.

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