Appello al voto?
Un amico che ricopre cariche istituzionali in Comune di Bologna mi ha scritto questa mattina un messaggio su WhatsApp: “Buongiorno Paolo. Stiamo aspettando il tuo appello al voto….”
Ecco la mia risposta.
Caro amico, il tuo messaggio di questa mattina circa il mio appello al voto per le imminenti elezioni regionali mi ha sorpreso (ed anche, lo ammetto, un po’ lusingato) e m’induce a riordinare idee e riflessioni di queste ultime settimane.
I motivi principali per cui non mi sembrava il caso che io dessi indicazioni o suggerimenti su come votare sono sostanzialmente due.
Da un lato non credo di avere particolare titolo ed autorità per fare questo. Non ricopro cariche istituzionali e non faccio più da tempo vita politica attiva, in parte per la limitazione di autonomia di cui soffro da oltre sette anni, ma ancor più per l’oggettiva carenza d’iniziativa politica del circolo PD al quale ero iscritto, che non va molto oltre l’organizzazione di pranzi o cene di autofinanziamento.
In secondo luogo ti confesso che, al di là della piena convinzione dell’assoluta necessità d’impegnarsi per la vittoria di Bonaccini, se penso a quale scegliere fra le liste che lo sostengono sono preso da qualche incertezza.
Se ragiono guardando alla linea che i diversi partiti o movimenti di centrosinistra sostengono a livello nazionale non so se optare ancora una volta per il PD (per ragioni di fedeltà, nonostante le incertezze della leadership di Zingaretti e le vaghe ed ambigue prospettive di rinnovamento) o per la lista Bonaccini che ospita candidati che si richiamano a Italia Viva (sono deluso da Renzi del quale tuttavia non dimentico i meriti del passato) e ad Azione (ti confesso che quando sento parlare Calenda mi trovo spesso d’ accordo con lui). Non troverei nemmeno sbagliato un voto a + Europa o ad Europa Verde (nonostante la consueta dimostrazione della incapacità di convergenza a sinistra) o ad Emilia-Romagna Coraggiosa, anche se il mio voto non sarà certamente per queste liste.
L’altro criterio giusto per scegliere la lista da votare è quello di guardare ai nomi dei candidati in lista. Da questo punto di vista nella lista del PD trovo, oltre a nomi che non conosco, persone che non apprezzo minimamente, persone che conosco ma di cui non sono in grado di valutare le capacità, persone che stimo, e persone con cui ho collaborato a suo tempo ma di cui non condivido alcune battaglie.
Ma anche nella lista Bonaccini ci sono nomi di persone capaci.
E allora?
Ecco i motivi, caro amico, per i quali non me la sento di fare appelli al voto: oltre alla certezza Bonaccini (su cui nel nostro ambiente non dovrebbero esserci dubbi) seminerei più che altro incertezze.
Ti saluto con stima ed affetto.
Paolo
Commenti dei lettori
eppure Paolo anch’io ho aperto il tuo sito per vedere cosa dicevi in proposito…e magari chiedere anche se conoscevi un paio di persone che mi ispirano inserite nelle iste che sostengono Bonaccini, magari lo farò a voce visto la tua disanima sulle varie possibilità. Comunque grazie, ciao. Neria
Grazie Neria. Magari ne parliamo a voce.