Caro Matteo

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 12 maggio, 2021

Matteo Lepore

Caro Matteo ti scrivo, così mi presento un po’.

Noi non ci conosciamo di persona ma, per ora, soltanto di vista. Siamo diversi, soprattutto per età: io ho 78 anni, tu 41. Abbiamo anche molte cose che ci uniscono: siamo nati a Bologna e fieri di essere di questa città a cui vogliamo bene, abbiamo studiato al Galvani, siamo appassionati di basket (io virtussino non viscerale, tu non so ma ha poca importanza), consideriamo un importante forma di servizio fare buona politica e buona amministrazione e abbiamo cercato di metterlo in pratica in Quartiere (tu a Savena come presidente, io a S.Donato come consigliere negli anni ‘70 e come vicepresidente dal ‘95 al 2004) ed in Comune (tu come assessore dal 2011 al 2021, io come consigliere dal 2004 al 2010).

In base a quello che so di te e dei tuoi propositi sono convinto che tu abbia le qualità, la competenza e la passione per essere il candidato del centrosinistra ed il sindaco di Bologna per i prossimi dieci anni.

Per quanto sta in me farò il possibile perchè questo accada.

Per non tenerla troppo lunga ti unisco di seguito una serie di raccomandazioni e di proposte.

Falle tue se le condividi.

Buona strada.

Innanzitutto vorrei sottolineare due o tre aspetti dello stile che secondo me dovrebbe caratterizzarti, nel corso di queste primarie e quando sarai sindaco. Ripeto, sono sottolineature perchè tu stesso hai dichiarato di volerti comportare così.

In primo luogo essere un fattore di unità, di coesione, di inclusione. Durante la campagna elettorale delle primarie ciò significa soprattutto parlare di quali sono i tuoi propositi, la tua idea di città, evitando di criticare o di denigrare gli avversari, neanche come “fallo di reazione”.

Bene anche il tuo proposito di essere “un sindaco di strada” che non si chiude nel “palazzo” e che sta tra la gente, per avere relazioni, ascoltare e dare risposte. Ricordo ancora la bellissima ed entusiasmante campagna elettorale di Cofferati, purtroppo smentita, per quanto riguarda lo stile, nei suoi comportamenti successivi.

Ti raccomanderei inoltre, quando sarai sindaco, di non trascurare il tuo rapporto con il Consiglio comunale e con i suoi componenti, in particolare, ma non solo, quelli della tua maggioranza: si tratterà di fare squadra, nel rispetto delle prerogative e dei ruoli diversi e nell’interesse della città.

Aggiungo, in 10 punti, una serie di considerazioni, raccomandazioni e proposte.

1) Bologna in questi ultimi dieci anni è stata bene amministrata. Non è un caso che, pur senza voler attribuire a queste classifiche un valore assoluto, la nostra città si sia sempre piazzata ai primi posti nelle graduatorie sulla qualità della vita, fino al primo posto nel 2020 per il Sole24ore. Il merito va, in proporzioni difficili da stabilire, al Sindaco, ai suoi assessori, ai dirigenti ed alla “macchina” del Comune, ma anche alle società partecipate, ai cittadini, alle forze economiche e sociali… Dico questo sia per sottolineare l’importanza che tu, da Sindaco, metta insieme una giunta formata da donne e uomini competenti e capaci di lavorare in squadra e curi di mantenere e migliorare l’eccellenza della struttura tecnico-amministrativa del Comune, sia per rilevare che nelle campagne elettorali che ti aspettano non va dimenticato o trascurato il tanto di buono che si è fatto, perchè è da qui che si tratta di partire, certo per migliorare e correggere quello che non va e per introdurre le necessarie innovazioni1 ma nella convinzione che sarà importante soprattutto dare continuità ed attuazione ai diversi piani e progetti approvati in questi anni e che attendono di essere portati a compimento.

2) Penso ad esempio al PUG al PUMS, al PAESC, sigle un po’ ermetiche ma dietro le quali si nascondono obiettivi, azioni, progetti di grande rilievo. Tra questi il PAESC - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima, approvato dal Consiglio comunale da pochi giorni, che contiene interventi ed iniziative multisettoriali (tra cui, ad esempio, il tram) da realizzare, guarda caso, nei prossimi dieci anni per fare sì che Bologna dia il proprio contributo agli obiettivi di riduzione drastica delle emissioni di CO2.

3) Un’osservazione sul Passante di mezzo. Apprezzabile il desiderio da parte tua di migliorarne le performances ambientali attraverso una sostanziosa dotazione di pannelli fotovoltaici. Non so se sarà possibile introdurre queste modifiche nel progetto esecutivo. In ogni caso sai bene che dal progetto iniziale a quello attuale che attende il via libera da parte della Conferenza di servizi sono state introdotte numerose migliorie proprio dal punto di vista ambientale (verde e rimboschimento, piste ciclabili, mitigazioni acustiche, opere di compensazione ecc.). Per queste ragioni, anche se so bene che, soprattutto da parte della sinistra radicale e dei verdi “doc” il Passante non è mai stato amato, ritengo che non si debbano avere particolari timidezze nel sostenere la necessità di una sua realizzazione con tutte le attenzioni e le cautele ambientali del caso (ti segnalo in particolare la necessità di mettere in piedi prima possibile l’Osservatorio Ambientale…). Sarebbe una sconfitta, credo, non riuscire a portare a compimento, ancora una volta, un progetto nato tanti anni fa e giunto quasi al termine del suo percorso: la storia delle infrastrutture per la mobilità della nostra città, negli ultimi 25 anni, è purtroppo costellata di retromarce, cambiamenti e fallimenti.

4) Vorrei richiamare la tua attenzione sul Protocollo firmato di recente tra Comune, Università ed esponenti delle tre religioni monoteiste, per dare vita, a Bologna, alla “Casa dell’incontro e del dialogo tra Religioni e Culture”. Come futuro sindaco dovrai fare sì che questa iniziativa faccia di Bologna un luogo nel quale è bello vivere non solo per ragioni economiche, sociali ed ambientali, ma anche perchè città che favorisce e promuove relazioni di pace, di solidarietà, di conoscenza ed accoglienza reciproca tra diversi. In questa prospettiva potrebbe rientrare anche una ripresa del tema sulla realizzazione di una moschea, da tempo accantonato.

5) Sarà importante anche dare sempre maggiore impulso al tema della partecipazione e dello sviluppo dei diritti di cittadinanza e dell’associazionismo. Molto è stato fatto in questi anni (bilancio partecipativo ecc.) grazie anche al lavoro prezioso della Fondazione Innovazione Urbana. Si tratta di proseguire in questa direzione individuando ulteriori progetti (Assemblea cittadina per il clima ecc.) per fare sì che la democrazia diretta rafforzi ed integri gl’istituti di democrazia rappresentativa.

6) Tra i tuoi intenti programmatici è già presente ed in evidenza quello del rafforzamento della sanità territoriale e dell’integrazione sociosanitaria (Case della salute e Case di quartiere). Ti segnalerei anche l’importanza della medicina scolastica: un ritorno al passato, in questo caso, come ci ha insegnato la pandemia, sarebbe virtuoso.

7) Molto interessante e da concretizzare mi è sembrata l’idea del servizio civile giovanile attraverso cui colmare o almeno ridurre il “divario digitale” che colpisce e penalizza gli anziani.

8) Un altro tema da tempo all’ordine del giorno e rimesso d’attualità dalla pandemia è quello degli Orari della città, in modo da differenziare l’orario d’inizio delle attività lavorative, scolastiche, commerciali ecc. Il progetto va ripreso e realizzato con determinazione, con la collaborazione di tutte le categorie interessate e l’apporto indispensabile dei Mobility managers, che andrebbero introdotti anche negl’ istituti scolastici.

9) Raccomanderei anche un’attenzione particolare alle zone ortive ed alle biblioteche di quartiere: sono entrambi strumenti importanti, nella loro diversità, per la socializzazione e la crescita culturale dei cittadini.

10) Infine ti raccomando una particolare attenzione al piano “Bologna oltre le barriere”, che era stato predisposto per candidare Bologna al Premio europeo città accessibile 2021. Benchè non abbiamo vinto è comunque importante realizzare le azioni che il Piano contiene per rendere la nostra città sempre più inclusiva ed ospitale anche nei confronti delle persone che vivono una condizione di fragilità, fra questi gli anziani.

1Non c’è bisogno che io ti ricordi il rapporto “Bologna Riparte. Oltre l’emergenza Coronavirus” del 30 settembre 2020. In esso sono contenute proposte raccordate e coerenti con l’Agenda 2030 per ri-progettare la città urbana e metropolitana: è già un buon assaggio di programma elettorale.

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