La squadra di Lepore

Questo post è stato scritto da Paolo Natali il 19 ottobre, 2021

Matteo Lepore, eletto Sindaco del Comune di Bologna e, di conseguenza, Sindaco della Città Metropolitana di Bologna, ha comunicato i nomi dei componenti della Giunta comunale e le relative deleghe. Inoltre ha reso noti i nominativi di altri collaboratori (delegati in Giunta comunale e metropolitana, consiglieri delegati e consiglieri speciali).

Matteo Lepore

L’insieme di queste nomine configura diverse innovazioni la cui efficacia potrà essere giudicata nel tempo ma sulle quali vorrei esprimere qualche considerazione che prescinde dalle capacità e dal valore delle persone nominate, alcune delle quali conosco personalmente, stimo ed apprezzo.

In generale posso dire che nella squadra di Lepore sono presenti molti giovani dotati di competenze di rilievo, e questo, di per sé, mi sembra particolarmente positivo.

Per ciò che riguarda la Giunta comunale mi ha colpito la denominazione delle deleghe che solo in parte ricalcano gli ambiti di competenza “tradizionali” (sanità, cultura, casa, bilancio, commercio, lavori pubblici, protezione civile, mobilità, sport, welfare….). Compaiono altre denominazioni (economia della notte, assemblee per il clima, sussidiarietà circolare, economia di vicinato….) per le quali andrà meglio chiarito il contenuto e che lasciano intravvedere una sorta di “spacchettamento” di alcune materie tra diversi assessori e consiglieri comunali e metropolitani delegati (figure nuove sulle quali tornerò più avanti), che potrebbe produrre sovrapposizione e confusione nelle competenze. Inoltre questa frammentazione potrebbe produrre incertezze per quanto riguarda le strutture operative dedicate, il che richiederà presumibilmente una riorganizzazione della macchina comunale.

Alcuni esempi. Fra le competenze di Ara figurano gli adolescenti, fra quelle attribuite a Santori figurano le politiche giovanili. Non esiste una delega all’ Ambiente, ma esistono deleghe alle assemblee per il clima, all’agricoltura, alle reti idriche, all’impronta verde e parchi urbani, al patto per il clima, alla pulizia della città (gestione rifiuti?), ed infine al coordinamento della transizione ecologica, attribuiti a diversi assessori. L’integrazione dei servizi sanitari e sociali, uno dei punti principali del programma di mandato, è affidata du fatto al Sindaco ed all’assessore Rizzo Nervo.

Per quanto riguarda la giunta l’unica figura rimasta dalla precedente mandato è Orioli, la ex-vicesindaca ed assessora all’urbanistica ed all’ambiente (architetto e professore associato di Tecnica e pianificazione urbanistica al Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna ), alla quale è stata tolta (chissà perché?) la delega all’urbanistica che è stata attribuita a Raffaele Laudani, professore ordinario di Storia delle dottrine politiche all’Università di Bologna.

Vale ancora la pena di notare con soddisfazione la particolare attenzione di Lepore al rango europeo a cui aspira la città di Bologna, in particolare, ma non solo, nelle deleghe attribuite ad Anna Lisa Boni, che presenta un profilo del tutto adeguato e che coordinerà anche la cabina di regia del PNRR.

Lepore ha anche nominato i due Capi di gabinetto, in Comune ed in Città Metropolitana, attribuendo loro anche deleghe (il che mi pare rappresenti un’altra novità) rispettivamente in materia di sicurezza e di lavoro.

Un altro aspetto di particolare rilievo che emerge dalle nomine è il tentativo di realizzare una profonda integrazione tra Comune e Città Metropolitana di Bologna, istituzioni di cui Lepore è Sindaco. Innanzitutto aver nominato per entrambe il medesimo Direttore Generale tende a promuovere (al netto del prevedibile rilevante impegno che ciò comporterà per il dr. Montalto) un coordinamento ed una sinergia che vada ben oltre gli Uffici metropolitani di vecchia memoria. Anche i servizi di comunicazione e gli uffici stampa avranno lo stesso dirigente.

Ma oltre a questo va segnalata la nomina di 6 figure (3 delegati del sindaco invitati in giunta e 3 consiglieri comunali delegati) alle quali Lepore ha assegnato deleghe di valenza metropolitana.

La legge n.5 del 7/4/14 nota come legge Delrio prevede, come organi della Città Metropolitana, oltre al Sindaco ed alla Conferenza metropolitana dei sindaci, la costituzione di un Consiglio metropolitano nominato con elezione di secondo grado da parte dei consiglieri comunali dei comuni compresi nella Città metropolitana, tra i quali, in passato, il Sindaco sceglieva e nominava alcuni componenti attribuendo loro deleghe specifiche. Non è dato di sapere come Lepore gestirà questo adempimento sul quale si giocano le relazioni politiche tra comune capoluogo e comuni del territorio. Dalle scelte fatte fin qui il segnale, del tutto condivisibile, che Lepore manda mi pare quello di una forte integrazione istituzionale che mira a cancellare definitivamente il dualismo tra Comune capoluogo e Provincia che ha sempre caratterizzato i rapporti fra i due enti, al di là del colore politico di norma coincidente, a parte la parentesi “guazzalochiana”.

Commenti dei lettori

Ciao Paolo ,
come vedi l’esclusione di rappresentanti di IV dalla giunta ? la lista Conti credo abbia raccolto 2 rappresentanti in Consiglio e alle Primarie prese il 40% ( non indifferente come dato )

Alberto

#1 
Scritto da alberto costantini il 21 ottobre, 2021 @ 15:46

Stando alle dichiarazioni della Conti, che non ha sollevato polemiche, la squadra di Lepore non è ancora completata, perchè c’è da aspettarsi ancora delle nomine di delegati per amministrare la Città metropolitana.Il 28 novembre ci saranno le elezioni del Consiglio metropolitano, da parte dei consiglieri comunali di tutti i comuni della C.M., dopo di che all’interno del Consiglio, Lepore dovrebbe nominare appunto dei consiglieri delegati. Penso che un giudizio complessivo su questa operazione si potrà darlo solo fra un po’.

#2 
Scritto da Paolo Natali il 22 ottobre, 2021 @ 09:14

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