Amarcord
Ho conosciuto Elly Schlein poco meno di dieci anni orsono, per la precisione nell’autunno del 2013.
L’8 dicembre di quell’anno si svolsero le elezioni primarie per la scelta del segretario del PD, che doveva prendere il posto di Bersani.
Si recarono alle urne 2.800.000 elettori circa. Nel voto tra gli iscritti prevalse Renzi con il 45%, seguito da Cuperlo (inossidabile) con il 40%, Civati con il 9% e Pittella con il 6%.
Nel voto tra gli elettori vinse Renzi (68%) seguito da Cuperlo (18%) e Civati (14%).
Nel corso della campagna elettorale si svolsero iniziative nelle quali i sostenitori dei diversi candidati presentavano le rispettive mozioni.
Alla mitica sala Sirenella, in via Andreini 2, si svolse un affollato incontro nel corso del quale io presentai la mozione Renzi ed una giovane Elly Schlein presentò la mozione Civati.
Al termine dell’incontro scambiai con Elly qualche parola di stima ed apprezzamento reciproco.
Da qualche tempo fatico a riconoscermi nel PD. Delle diverse culture fondative di questo partito mi pare che ormai ne trovi spazio una sola, quella socialdemocratica. Con la Schlein segretaria è prevedibile che di tale cultura venga data una interpretazione ancora più radicale e massimalista.
Vedremo. Cercherò di giudicare con onestà intellettuale.