Entusiasmo e frustrazione
E’ certamente positivo il fatto di poter firmare da remoto per richiedere l’ammissibilità e lo svolgimento di un referendum abrogativo. Oggi è assai più facile raggiungere le 500.000 firme necessarie. Lo abbiamo verificato di recente con i referendum per abrogare la legge sull’autonomia differenziata ed una parte della legge sulla cittadinanza. Il problema è che finchè rimane in vigore la norma che prevede che per rendere valido il risultato di un referendum abrogativo è necessario che si rechino alle urne più del 50% degli aventi diritto, è assai difficile che un referendum abbia efficacia: basta che chi è per il NO inviti ad astenersi dal voto e il gioco è fatto.
Prima di lanciarsi nella campagna per la promozione di altri referendum abrogativi sarebbe necessaria una intesa bipartisan per modificare la soglia di validità di un referendum portandola ad esempio al 50% di quanti hanno votato alle più recenti elezioni politiche.
In caso contrario assisteremo ad un’alternanza di entusiasmo (per essere riusciti a fare svolgere un referendum) e di frustrazione (per il suo fallimento).