Un assurdo processo

Alcune settimane orsono i giornali locali hanno dedicato ampio spazio ad un episodio di cronaca politica. AmeliaFrascaroli, consigliera di maggioranza appartenente al gruppo “Città comune con Amelia”, ha presentato in Consiglio comunale un ordine del giorno riguardante il Passante, chiedendone la discussione urgente, senza passare attraverso l’istruttoria in Commissione. Messa ai voti, la richiesta è stata approvata grazie al voto favorevole oltre che delle opposizioni e della proponente, anche di alcuni consiglieri del PD mentre altri si sono astenuti. Il contenuto dell’ordine del giorno, oltre a segnalare una serie di proposte e di prescrizioni che si chiedeva venissero tenute presenti nel prosieguo dell’iter approvativo ed esecutivo del progetto, rivendicava per il futuro un maggiore coinvolgimento del Consiglio comunale. Il capogruppo ed altri consiglieri PD, in accordo con il Sindaco e l’assessore Priolo che non erano favorevoli alla discussione urgente della mozione, hanno votato contro. Si è così prodotta una spaccatura all’interno del gruppo PD e coloro che si erano espressi in difformità dal parere della Giunta sono stati definiti “ribelli”, “dissidenti”, “frondisti” ed accusati di slealtà nei confronti del Sindaco, tanto che a loro carico si è aperto un processo che verrà celebrato, a quanto pare, lunedì 16 gennaio nell’ ”aula-tribunale” di via Rivani. Da notare, per la cronaca, che l’ordine del giorno incriminato non si sa ancora quando verrà discusso.

In questa sede non vorrei entrare nel merito dei contenuti dell’ Odg, che peraltro è certamente suscettibile d’ integrazioni che lo migliorino senza stravolgerne l’impostazione. Vorrei piuttosto provare a suggerire, Continua…

Quanto conta un consigliere comunale?

consigliocomunale

L'aula del Consiglio comunale di Bologna

Sulle pagine del Corriere di Bologna si è aperto nei giorni scorsi, con un’intervista a Giulio Venturi, consigliere comunale del gruppo “Insieme Bologna”, un confronto sul ruolo del Consiglio comunale e dei suoi componenti. Venturi esprimeva la sua delusione, a pochi mesi dalle elezioni, per la scarsa rilevanza e la sostanziale inutilità del proprio ruolo.

Si tratta, lo dico sulla base dell’esperienza che ho fatto in consiglio comunale dal 2004 al 2010, di un sentimento abbastanza diffuso tanto tra i consiglieri di minoranza che tra quelli di maggioranza, sia pure per ragioni in parte diverse, sentimento peraltro alimentato da un lato da attese troppo alte, che scontano una mancanza di conoscenza del quadro delle competenze amministrative e istituzionali vigenti, dall’altro da ragioni oggettive sulle quali è possibile intervenire.

Quanto al primo punto è necessario che un consigliere comunale sia consapevole del fatto che, a seguito delle norme in vigore ormai da diversi anni, il Consiglio comunale ha perduto molte delle sue competenze di un tempo: atti che in passato erano votati dal Consiglio ora sono di competenza della Giunta, la quale a sua volta, assume soltanto atti amministrativi di carattere discrezionale essendo tutti gli altri sottratti ai politici e demandati ai dirigenti.

Restano tuttavia al Consiglio competenze importanti (approvazione di piani e programmi, gestione finanziaria ecc.) ed i consiglieri possono svolgere una funzione d’indirizzo e di controllo nei confronti dell’esecutivo, per la quale è necessario dedicare parecchio tempo (l’assenteismo non aiuta certo a valorizzare il proprio ruolo) non soltanto per partecipare alle sedute del Consiglio ed a quelle delle Commissioni di lavoro, ma anche per documentarsi, leggere preventivamente gli atti sui quali si è chiamati ad esprimersi, incontrare cittadini facendosi interpreti delle loro istanze attraverso interventi, interpellanze, interrogazioni, richiesta di udienze conoscitive, presentazione di ordini del giorno.

Questi ultimi sono a mio giudizio uno strumento privilegiato che il consigliere ha a disposizione per influire sull’azione amministrativa e, in definitiva, sulla vita della città. E’ ovviamente necessario che il contenuto dell’ Odg sia ben ponderato e che se si vuole che non resti un atto di pura testimonianza ma che venga approvato dal Consiglio, è necessario acquisire attorno ad esso il necessario consenso da parte dei colleghi sia di maggioranza che di minoranza, ciò che richiede, ancora una volta, tempo ed impegno.

Affinchè gli ordini del giorno approvati non restino lettera morta è poi indispensabile verificarne periodicamente l’ottemperanza da parte della Giunta e degli uffici.

Aggiungerei infine due considerazioni relative alle difficoltà ed alle frustrazioni che incontrano i consiglieri comunali.

Quelli di minoranza, se vogliono dare efficacia alla propria iniziativa politica, hanno soprattutto il problema di lavorare insieme e ricercare faticosamente unità e convergenze tra i diversi gruppi che la compongono, portatori sovente di idealità e di visioni della città diverse se non addirittura opposte.

Quelli di maggioranza vivono spesso il problema di essere chiamati, per ragioni di disciplina, a votare quasi alla cieca le delibere proposte dalla giunta, senza avere la possibilità di esercitare il proprio ruolo d’indirizzo e di proposta. Per evitare ciò è indispensabile strutturare tra giunta e gruppi consiliari di maggioranza, un sistema permanente ed organico di relazioni e di comunicazione che renda i consiglieri più informati, consapevoli ed in grado di collaborare efficacemente all’azione dell’esecutivo.

Leggo che la presidente del Consiglio comunale Luisa Guidone ritiene utile avviare una verifica ed un’eventuale modifica del regolamento del Consiglio allo scopo di rispondere all’ insoddisfazione dei consiglieri per il proprio ruolo e di migliorare i lavori del Consiglio.

Si può certamente lavorare in quel senso, intervenendo, come si è già fatto più volte in passato, non solo sul regolamento ma anche sullo statuto, ma non credo che per quella strada si otterranno cambiamenti sostanziali.

In definitiva ritengo che l’unica strada utile sia quella di non alimentare attese impossibili e d’ impegnarsi a fondo utilizzando tutti gli strumenti e le possibilità offerte dalla propria condizione di consigliere comunale.

Il confronto

arkin11

Alan Arkin

arkin2

Alan Arkin

minniti1

Marco Minniti

minniti2

Marco Minniti

Io trovo che tra l’attore Alan Arkin (Comma22, Edward mani di forbice ecc.) ed il ministro dell’interno Marco Minniti, età a parte, ci sia una certa somiglianza.

Che ne dite?

L’affidabilità delle classifiche sulla qualità della vita.

sole24oreHo sempre guardato con un certo interesse le classifiche sulla qualità della vita nelle province italiane che vengono pubblicate verso fine anno. Quella di Italia Oggi è di qualche tempo fa, mentre quella del Sole 24 Ore è stata resa nota oggi.

Penso che il prossimo anno farò a meno di dedicarvi attenzione.

Mi spiego. Non ho la pretesa che le due graduatorie si corrispondano pienamente. E’ evidente che se si scelgono parametri e indicatori diversi magari pesati diversamente le due classifiche presenteranno qualche differenza. Ma non è possibile che chi è prima per I.O. (Mantova) sia al 50° posto per il S24O. o chi è prima per il S24O (Aosta) sia al 22° posto per I.O.

E potrei continuare con altri esempi eclatanti: Milano ad esempio, 2° per S24O, è oltre metà classifica per I.O.

Anche Bologna, che è al 47° posto per I.O. è ben piazzata all’ 8° posto per il S24O., in buona compagnia con Firenze, rispettivamente 48° e 6°.

Poi è chiaro che ci sono anche alcune corrispondenze, nel bene (Trento e Belluno) e nel male (molte province del sud).

A questo punto inviterei i due quotidiani economici a confrontarsi un po’ fra loro per concordare, se ci riescono, un “paniere” comune. Ma non penso che succederà e quindi troveremo ancora tutti gli anni due classifiche in buona parte contrastanti tra loro e, per tale motivo, non molto affidabili.

Una polemica inutile e sbagliata sul Passante

passante-di-mezzobis

Il sistema tangenziale/autostrada di Bologna

In questi giorni la stampa locale ha dato un certo rilievo alla polemica tra il sindaco Merola e l’assessore Priolo da una parte e la consigliera Frascaroli ed alcuni consiglieri comunali del PD dall’altra, riguardo alla presentazione di un ordine del giorno sul Passante che è stato giudicato politicamente inopportuno dall’esecutivo.

Conosco il testo il testo dell’odg “incriminato” perchè ho contribuito alla sua redazione e ritengo che sia stato un errore, da parte della giunta e della presidenza del gruppo PD, ostacolarne la presentazione e la discussione, e questo sia per ragioni di metodo che di merito.

Quanto al metodo mi sembra del tutto fisiologico che dei consiglieri comunali di maggioranza, eletti direttamente dai cittadini come il Sindaco, desiderino svolgere il proprio ruolo di indirizzo (e, successivamente, di controllo) in una fase delicata di progettazione e di attuazione di un’infrastruttura strategica per la città di Bologna, che ha interessato ed interesserà per molti anni la vita dei cittadini e che ha suscitato e continuerà a suscitare polemiche accese. “Non disturbate il manovratore!” è sembrato essere il desiderio della giunta, trascurando il fatto (e qui si entra nel merito dell’odg e del suo contenuto) che la finalità della mozione presentata da Frascaroli era quella di appoggiare e rafforzare la giunta nella trattativa con Autostrade, senza alcun intento dilatorio, di segnalare fin d’ora alcune prescrizioni da recepire nell’ambito della Valutazione d’Impatto Ambientale e di rivendicare per il futuro un maggiore coinvolgimento ed informazione del Consiglio comunale. Una condivisione da parte del Sindaco e dell’assessore Priolo dell’odg sarebbe stato anche un modo per alleggerire la pressione dei comitati per il NO che continuano ad opporsi alla realizzazione del Passante.

Se volete leggere e giudicare voi stessi l’odg, cliccate su odg-progetto-passante-vers-04

Un ultimo appello

15326390_10211856919208881_2689178705071049550_nIeri sera si è svolta in via Andreini 2, nella mitica casa del popolo Corazza, un’iniziativa per il SI’, organizzata da Comitato Basta un SI’ Corazza. Più precisamente eravamo nella sala Martignoni, una sala nella quale non entravo da molti anni ma che frequentavo negli anni ‘70 quando lì facevamo gl’incontri del gruppo Due Torri del consiglio di Quartiere, del quale facevo parte come indipendente.

Confesso che mi ha dato una certa emozione (ed anche molto piacere) essere chiamato a fare da relatore, di fianco a Francesca Filangieri, responsabile del Comitato e sotto lo sguardo di Berlinguer e di Gramsci. (cliccare sulla foto)

E domenica, tutti a votare SI’!

Qualità della vita 2016

Come tutti gli anni Italia Oggi pubblica la classifica della qualità della vita nelle province italiane, basandosi su dati  del 2015.italiaoggi

Ecco la tabella dei risultati, che contiene la posizione delle diverse province paragonata a quella ottenuta l’anno precedente. Clicca su vita2016a

Bologna passa dal 61° posto al 47°, peraltro preceduta da tutte le altre province emiliano-romagnole ad esclusione di Ferrara.

Vedremo cosa dirà la classifica del Sole 24 ore che viene normalmente pubblica a fine anno.

Il corposo lavoro Continua…

Verso il referendum

In questi giorni parteciperò come relatore ad alcune iniziative sul referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre per illustrare le ragioni del SI’.

Questa sera (mercoledì 23 Novembre) sarò alle 20.45 al Circolo S.Donnino in via S.Donato 158/70.

Domani giovedì 24 Novembre alle 18.30 nel salone della parrocchia di S.Domenico Savio (via Andreini 36) presenterò le ragioni del SI’ insieme a Valentina Castaldini di NCD. Per il NO ci saranno Galeazzo Bignami di FI e Sauro del M5S.

Infine giovedì 1 Dicembre sarò alla Corazza per l’iniziativa illustrata dal volantino che pubblico qui sotto.15171291_1351979291492598_2094615735829883301_n

Basta un sì

bastaunsi

Cari amici, come probabilmente saprete, domenica 4 dicembre saremo chiamati alle urne per il Referendum confermativo sulla riforma della Costituzione approvata in via definitiva dalla Camera dei deputati il 12 aprile di quest’anno, dopo un iter durato circa due anni e che ha comportato sei approvazioni nei due rami del Parlamento.

La legge di riforma modifica un certo numero di articoli della seconda parte della Costituzione, lasciandone invariati i principi fondamentali e la prima parte, sui diritti e doveri dei cittadini.

Gli elementi essenziali della riforma sono i seguenti:

  • Superamento del bicameralismo paritario.
  • Riforma del Senato e riduzione del numero dei parlamentari.
  • Nuovo procedimento legislativo.
  • Revisione del riparto delle competenze tra Stato e Regioni.
  • Eliminazione delle Province e soppressione del CNEL.
  • Contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni.
  • Tutela della rappresentanza e della partecipazione.

Ho cercato di documentarmi, valutando con attenzione le ragioni di chi è favorevole e di chi è contrario alla riforma e sono giunto alla decisione di VOTARE SI’ perché ritengo che i pregi ed i vantaggi della riforma costituzionale siano infinitamente maggiori delle sue criticità.

Vi segnalo il sito www.bastaunsi.it nel quale potrete trovare documenti, argomentazioni e motivazioni a sostegno di questa scelta.

V’invito a visitarlo e, se come me trovate convincenti le ragioni del SI’, potete registrarvi, diffonderne i contenuti e il 4 dicembre andare a votare a vostra volta SI’.

Con il NO si sceglie ancora una volta la conservazione e l’immobilismo.

Con il SI’ si sceglie di procedere sulla strada delle riforme innovative di cui il nostro paese ha tanto bisogno.

Non possiamo sempre ripartire daccapo.

Sono disponibile a partecipare o ad ospitare incontri per confrontarmi ed illustrare i contenuti della legge di riforma.

Cliccando qui, trovate i contenuti in sintesi della riforma riformacostituzionale ed un breve commento articolo per articolo commento-articolato.

Paralimpiadi. Una lezione di vita.

bebe-vio

Bebe Vio

In questi giorni ho seguito alla TV le Paralimpiadi a Rio, con molta partecipazione e con una simpatia (nel suo significato di “provare emozioni con”) che fino a quattro anni fa non avrei certamente provato. Ho visto donne e uomini, giovani e meno giovani, con disabilità lievi o gravissime cimentarsi in gare e discipline le più diverse e a volte incredibili, pensando all’handicap di chi le praticava. Ho visto tante persone straordinarie, di tanti paesi, accomunate da un’ enorme forza di volontà e da un’ infinita voglia di vivere, che rappresentano un esempio, un insegnamento, uno stimolo ed un incoraggiamento sia per chi è colpito da una disabilità, sia per i cosiddetti normali, insomma per tutti. Ho visto atleti in gara con se stessi prima ancora che con gli avversari, in una competizione permanente e sempre vincente contro il ripiegarsi su se stessi, contro lo spirito di rinuncia, contro la vergogna di mostrare il proprio corpo. Non sto a fare citazioni: li ho tutti davanti agli occhi.

Aggiungo qualche commento riguardo al medagliere dei più recenti giochi olimpici (Londra 2012 e Rio 2016), sia per i normodotati che per i disabili.

L’Italia si è classificata ottava alle Olimpiadi di Londra con 28 medaglie (8 d’oro, 9 d’argento, 11 di bronzo) e nona a Rio sempre con 28 (8,12, 8): più o meno lo stesso risultato. Per l’Italia c’è stato invece un significativo progresso nelle Paralimpiadi, passando dalle 18 medaglie di Pechino (4,7,7) alle 28 di Londra (9,8,11) corrispondenti al tredicesimo posto, alle 39 di Rio (10,14,15), corrispondenti al nono posto.

Inoltre se si guarda ai primi dieci posti nel medagliere delle Olimpiadi di Londra e di Rio si trovano le stesse nove nazioni (e tra queste l’Italia) , collocate all’incirca nella stessa posizione di classifica, con gli U.S.A. sempre al primo posto, seguiti da Gran Bretagna e Cina, a posti scambiati.

Se poi si guarda ai primi dieci posti nel medagliere delle Paralimpiadi si trovano ancora nove nazioni presenti sia a Londra che a Rio.

E’ tuttavia interessante confrontare le nove nazioni leaders nelle Olimpiadi con quelle leaders nelle Paralimpiadi. Solo sei appartengono ad entrambi i gruppi: USA, Cina, Gran Bretagna, Germania, Australia e Russia (a parte la forzata esclusione alle Paralimpiadi di Rio per questioni legate al doping).

C’è un ‘ultima considerazione da fare, che suscita interrogativi per i quali lascio a voi la risposta.

Gli USA, che primeggiano alle Olimpiadi, sono soltanto sesti a Londra e quarti a Rio nelle Paralimpiadi. Ma c’è un’anomalia che salta ancora di più agli occhi, ed è quella dell’Ucraina: 14° a Londra (Olimpiadi) e nelle Paralimpiadi. Ma addirittura 31° a Rio nelle Olimpiadi e nelle Paralimpiadi. E si tratta di una nazione in guerra dal 2014, che attraversa una grave crisi economica e sociale!