“Ma sia il vostro parlare: sì sì, no no.”

regioneCome sa chi mi conosce e chi ha avuto in questi anni la pazienza di seguirmi attraverso questo blog, sono iscritto al PD dalla sua nascita e sono un convinto sostenitore di Matteo Renzi.

Detto ciò, sono tra quelli (e penso di essere in buona e numerosa compagnia) che sono rimasti sconcertati dal comportamento dei maggiori esponenti del Pd della nostra Regione, i quali, di fronte alla ormai imminente scadenza delle elezioni del Presidente dell’ Emilia-Romagna, chiamato a succedere al dimissionario Vasco Errani, ed alla necessità di procedere, attraverso primarie vere, alla scelta del candidato del Pd o della coalizione (questo ancora non è dato sapere) hanno dato vita in queste settimane ad un balletto fatto di tatticismi e manovre caratteristiche della vecchia politica, che paiono (finalmente) concludersi in queste ore.

Il Corriere di Bologna di oggi pubblica un articolo a firma di Marco Madonia, gustoso ma anche un po’ sconfortante, che riporta le dichiarazioni fatte in questo periodo dagli esponenti di punta del PD della nostra Regione. Per leggerlo (ve lo consiglio) cliccate su madonia

Tra le dichiarazioniriportate ne manca una che mi aveva colpito nei giorni scorsi, quando il sindaco di Imola Manca aveva detto di essere disponibile a candidarsi alle primarie purchè “non fossero divisive”. Ma se le primarie non sono divisive (salvo poi ricomporre l’unità attorno al suo vincitore) che primarie sono? (come nota anche Romanini in un altro articolo del Corriere di Bologna di oggi).

La dolce vita dei piccoli comuni

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Brunico

Mi hanno sempre interessato le classifiche che valutano la qualità della vita dei territori del nostro paese. A fine anno vengono pubblicate quelle del Sole 24 Ore e di Italia Oggi che riguardano le province. Ieri il Sole 24 Ore ha dato conto dei risultati di una ricerca del Centro studi Sintesi che ha analizzato la qualità della vita dei Comuni con popolazione al di sopra dei 5000 abitanti sulla base di 48 indicatori socioeconomici, raggruppati in 8 categorie.

Bene. Il Comune che si è aggiudicato la palma di “borgo più felice 2014” è Brunico, il capoluogo della val Pusteria, seguito da Vipiteno, altro centro della provincia di Bolzano prossimo al confine con l’Austria. Si tratta di due paesi che conosco abbastanza bene per averli visitati più volte nel corso delle mie vacanze in Alto Adige negli anni scorsi e non mi sorprende questo brillante risultato.

Ma c’è un altro dato che ha attirato la mia attenzione e che vorrei segnalare perchè ci riguarda da vicino: tra i primi 51 Comuni della graduatoria, ce ne sono ben 11 appartenenti alla provincia di Bologna, a conferma di un’eccellenza che non può che fare piacere a chi è delle nostre parti. Si va da Argelato a Granarolo, Zola Predosa, Sala Bolognese, Castenaso, Calderara, S.Giorgio di Piano, Minerbio, S.Lazzaro di Savena, Ozzano, fino ad Anzola.

C’è da sperare che l’imminente decollo della Città Metropolitana, utilizzando l’effetto “traino” dei Comuni più avanzati, serva ad innalzare ulteriormente la qualità della vita di tutto il territorio bolognese.

Chi è interessato a consultare la graduatoria può cliccare su classifica-borghi-felici

Fare del proprio meglio

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Matteo Renzi scout

In questi giorni si parla molto di scoutismo. A S.Rossore si sta svolgendo il raduno nazionale al quale partecipano 35.000 scouts provenienti da tutta Italia. Inoltre, come è noto, Matteo Renzi, e non solo lui, ha un passato scout.

Allora anch’io vorrei dire qualcosa in merito, come “persona informata sui fatti”.

Chi da bambino, da ragazzo, da giovane, maschio o femmina, ha vissuto con intensità ed impegno l’esperienza dello scoutismo, grazie alle caratteristiche peculiari del metodo ed al lavoro volontario degli educatori (ai quali va una riconoscente gratitudine), ha ricevuto un contributo significativo alla formazione del proprio carattere in un periodo determinante per la propria crescita.

Intanto si tratta di un’esperienza associativa, che t’insegna a stare insieme ad altri coetanei ed a condividere con loro momenti di gioco e di avventura, progetti, prove ed imprese. Si sta insieme non in modo indifferenziato ma in un gruppo organizzato e con un lavoro di squadra nel quale i più grandi aiutano ed insegnano ai più piccoli. Non manca pure una certa competitività che spinge a cercare di fare sempre “del proprio meglio”. Continua…

Cambiare verso nella difesa del suolo

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L'inondazione del torrente Lierza

Ogni volta che nel nostro paese muoiono delle persone a causa di eventi cosiddetti “naturali” (una frana, un’alluvione…..), il che purtroppo accade abbastanza di frequente, si sente ripetere la solita litania: “ci vuole più prevenzione”, “costerebbe meno spendere in prevenzione che riparare i danni, oltre al dramma delle vittime” ecc. ecc. Anche il ministro dell’ambiente Galletti, qualche giorno fa, dopo i morti a causa della piena di un torrente nel trevigiano, non ha saputo andare oltre queste ormai scontate affermazioni, alle quali per la verità ha aggiunto l’impegno del governo a spendere un po’ di risorse già previste per interventi di difesa del suolo ma fin qui bloccate per i vincoli del patto di stabilità.

Credo che un governo come quello di Matteo Renzi debba andare oltre , provando a mettere nella sua agenda anche la riforma di questa materia (la difesa e la sicurezza del suolo e del territorio).

Non credo che si tratti d’inventare granchè di nuovo. Basterebbe prendere sul serio e, finalmente realizzare, quanto a suo tempo previsto in due documenti un po’ datati ma che mantengono intatta, a mio avviso, la loro validità. Continua…

Utenti indignati: ce n’è motivo?

validazione-obbligatoria-valido-contro-levasione-verticaleHo letto oggi su Repubblica l’ennesima lettera di un’ abbonata di Tper che si dice indignata ed “orripilata” di fronte al sopruso rappresentato dall’obbligo, che scatterà il prossimo 25 agosto, di validare il proprio titolo di viaggio ad ogni accesso ai mezzi del trasporto pubblico locale. Quindi gli abbonati mensili ed annuali dovranno sfiorare con la tessera magnetica l’apparecchio validatore ogni volta che saliranno su di un mezzo, mentre i possessori di biglietti o city pass dovranno validare il titolo di viaggio non solo in occasione dell’inizio di un viaggio ma anche se saliranno su un altro mezzo nel periodo di validità del biglietto. Chi acquista il biglietto (non magnetizzato) dalla macchinetta emettitrice sul bus, se lo utilizza nuovamente salendo su un altro mezzo, dovrà mostrarlo all’autista.

A fronte di questo sacrificio (mi pare modesto) richiesto agli utenti, ci sono due motivazioni fondamentali. In primo luogo si tratta di una misura che dovrebbe contribuire, in aggiunta alla intensificazione dei controlli già attuata e che ha dato buoni risultati, a limitare al massimo il fenomeno dell’abusivismo: nessun passeggero non pagante potrà più mascherarsi sotto le spoglie di possibile abbonato e sarà sottoposto ad un certo controllo sociale.

Inoltre l’azienda avrà dati precisi sull’utenza nelle diverse linee e tratte e potrà pertanto ottimizzare l’offerta rispetto alla domanda.

Il provvedimento in questione scatterà, come detto, il 25 agosto ma sarà accompagnato da una diffusa campagna informativa e da un periodo di sperimentazione di alcuni mesi nel corso dei quali non verrà applicata alcuna sanzione a chi dimenticherà di validare il proprio titolo di viaggio.

D’altro canto Bologna non arriva per prima a questa misura che viene già applicata da anni a Modena, Reggio Emilia e Ravenna, oltre che in tante città europee.

Per chi volesse leggere il comunicato stampa di Tper e del Comune, cliccare su 00-14-comunicato-stampa-congiunto-comune-bo-tper-su-validazione-obbligatoria-2407141

C’è il diritto ad avere un figlio ad ogni costo?

Questa domanda viene spontanea di fronte ad alcuni fatti recenti.fecondazione

Il senatore pd Sergio Lo Giudice ed il suo compagno, dopo essersi sposati qualche anno fa ad Oslo, hanno ora un figlio, nato negli Stati Uniti attraverso la pratica dell’ “utero in affitto”.

La Corte Costituzionale ha cancellato, riconoscendole l’incostituzionalità, le norme della legge n.40/2004 che vietavano la procreazione mediante fecondazione assistita eterologa, cioè ottenuta con spermatozoi e/o ovociti non appartenenti alla coppia. Il governo sta mettendo a punto le relative linee guida ma il ministro Lorenzin ha già precisato che il costo degl’interventi di fecondazione assistita eterologa (presumibilmente pari a 1 miliardo di € all’ anno) saranno a carico del Servizio Sanitario Nazionale (se è un diritto……).

La materia è certamente assai delicata e controversa, ma a me pare che si stiano aprendo prospettive inquietanti, alcune delle quali abbiamo già cominciato ad intravvedere (basti pensare al caso dello scambio degli embrioni verificatosi di recente a Roma).

Insomma: io penso che non ci sia il diritto ad avere un figlio ad ogni costo. Credo piuttosto che ogni bambino abbia diritto ad avere due genitori, magari adottivi.

Il bilancio 2013 di Tper

tperDa quando Tper è nata (febbraio 2012) faccio parte del suo consiglio di amministrazione, in qualità di vicepresidente.

Nei giorni scorsi l’assemblea soci ha approvato all’unanimità il bilancio 2013 dell’azienda che, dopo il disavanzo del 2012, è tornato in utile.

Si tratta di un risultato importante, il cui merito è interamente attribuibile all‘insieme dei dipendenti, a partire dalla direzione generale fino all’ultimo dei collaboratori.

Per conoscere le ragioni che sono alla base del raggiungimento di questo obiettivo, oltre ad  alcuni interessanti dati di contesto vi consiglio di leggere questo comunicato-stampa-tper-approvato-dai-soci-il-bilancio-2013-di-tper

Per un’applicazione rigorosa e completa della l.194/78

Non è un bello spettacolo quello che va in scena da qualche tempo il martedì mattina davanti alla clinica ostetrico-ginecologica dell’194 ospedale S.Orsola e che vede contrapposti un gruppo di cattolici in preghiera, della Comunità Papa Giovanni XXIII, ed un gruppo di donne e di aderenti alla CGIL. La contrapposizione si esprime attraverso manifesti, stendardi, canti (Bella ciao) e preghiere (Ave Maria) e riguarda l’aborto, che viene appunto praticato quel giorno ed in quella struttura sanitaria.

Non m’interessa prendere posizione a favore o contro gli uni o gli altri, districandomi tra diritto alla preghiera e sospetto di provocazione.

Vorrei invece provare ad andare oltre queste polemiche sterili e controproducenti, per suggerire un terreno d’impegno del quale poco ho sentito parlare in questi giorni.

La legge 194/1978 (“Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”), nei suoi primi articoli presenta una valenza preventiva rispetto all’interruzione volontaria di gravidanza. Continua…

Lo tsunami di Renzi

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Matteo Renzi

Lo straordinario risultato ottenuto dal PD alle elezioni europee è indubbiamente merito in larga misura dell‘impegno profuso da Matteo Renzi negli ultimi mesi, da quando nel dicembre scorso, vincendo le primarie è divenuto segretario del partito, alla successiva nomina a capo del governo, all’attività svolta in tale veste, fino all’instancabile campagna elettorale. Per chi come me è un sostenitore ed un estimatore di Renzi fin dalle primarie del dicembre 2012 questo risultato non può non essere di grande soddisfazione, confermandomi nella convinzione che se l’esito di quelle primarie fosse stato diverso e se Renzi avesse battuto Bersani, la coalizione di centrosinistra avrebbe vinto nettamente le elezioni politiche del 2013, anche con il porcellum, ottenendo una maggioranza chiara non solo alla Camera ma anche al Senato e tutto, nei dodici mesi che sono alle nostre spalle, sarebbe stato differente. Ma tant’è.

Resta il fatto che la netta maggioranza relativa ottenuta dal PD dimostra la capacità di Renzi Continua…

IUC - TARI - TASI - IMU. Ovvero: come confondere i cittadini con effetti speciali.

Avvicinandosi le scadenze per il pagamento delle tasse locali sulla casa, ho provato a misurarmi con i nuovi tributi denominati con gli acronimi IUC, TARI e TASI ed ho scoperto che di nuovo c’è ben poco, salvo la confusione che si genera nei confronti dei cittadini contribuenti. Ecco perchè.tasi

La IUC (Imposta Unica Comunale) in realtà non è un’ imposta nuova (per fortuna) ma è data dalla somma di TARI, TASI, ed IMU. E allora (mi chiedo) che bisogno c’era di questa nuova sigla?

La TARI altro non è che il nuovo nome della tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, che nel 2013 si chiamava TARES e negli anni precedenti TARSU o TIA (per i comuni che avevano opportunamente sostituito una tassa -TARSU- con una tariffa – TIA- commisurata non solo alla superficie dell’alloggio ma anche ad altri parametri più idonei a misurare il costo del servizio di cui si usufruisce).

La TASI è il tributo dovuto per i Servizi Indivisibili del comune (illuminazione, cura del verde, pulizia stradale ecc.) e sostituisce, per la prima casa, l’IMU, cancellata nel 2013 per il capriccio demagogico di Berlusconi. Il suo importo, nel comune di Bologna, è esattamente uguale o lievemente inferiore all’ IMU pagata nel 2012 (grazie alla combinazione della nuova aliquota del 3,3 p.m. e delle detrazioni variabili a seconda della rendita catastale). E allora?

La IMU, che il comune di Bologna definisce (non si sa perchè) Imposta Municipale Propria, si paga per le seconde abitazioni con le medesime aliquote del 2013 e sostituisce per esse la TASI. In questo caso non si capisce bene chi paghi per i Servizi Indivisibili usufruiti da chi abita la seconda casa, nel caso in cui sia affittata.

Se le cose stanno come mi pare di avere capito, c’è qualcuno che si è dato l’obiettivo perverso di confondere le idee dei contribuenti.

Ma se ho capito male sarò lieto di ricevere le delucidazioni del caso.