E’ arrivata la bufera……

Pagina n.7 del Corriere di Bologna di oggi, 23 marzo 2012. Titolo: “La polemica. Bufera sulla Provincia”. Sono allarmato e benedizionepreoccupato. Un terribile cataclisma si è forse abbattuto sul territorio provinciale? Leggo, mi viene da ridere (o da piangere, scegliete voi) e mi viene in mente la canzoncina di Renato Rascel: “E’ arrivata la bufera, è arrivato il temporale, chi sta bene, chi sta male e chi sta come gli par”.

Capita questo. La presidente della Provincia di Bologna manda una email ai dipendenti con la quale li avvisa che il 21 marzo ci sarà la tradizionale benedizione pasquale e che chi vuole partecipare può farlo timbrando il cartellino e risultando in pausa.

Apriti cielo: i politici cattolici (Silvia Noè dell’Udc e gli ex-Ppi Rambaldi e Giuliani) si scatenano e la prima dice che la Provincia poteva continuare a funzionare senza bisogno di imporre la pausa lavorativa mentre i secondi l’accusano di “laicismo ammuffito”. All’estremo opposto l’Uaar (Unione deli atei) critica la Draghetti, colpevole, secondo loro, di voler imporre ai dipendenti della Provincia la religione cattolica.

Anche i sindacati protestano. La Cisl lamenta un’eccessiva rigidezza ed una mancanza di buon senso, mentre la Cgil imputa addirittura alla Draghetti un intento punitivo nei confronti dei lavoratori.

A me sembra Continua…

Sussidarietà e…. città abitabile

fondazioneperlasussidiarietaSul Corriere della sera di alcuni giorni orsono si è dato conto dei risultati di una ricerca condotta dal Politecnico di Milano per conto della Fondazione per la sussidiarietà sulla percezione da parte dei cittadini del livello dei servizi pubblici (rifiuti, verde, edilizia popolare, mobilità e trasporti,tempo libero ) nelle 12 maggiori città italiane.

In generale la ricerca mette in evidenza una certa insoddisfazione. Firenze si colloca al primo posto, Bologna al secondo. La nostra città comunque si colloca al primo posto in tema di mobilità e trasporti e la cosa non può non farmi piacere nella mia recente veste di vicepresidente di TPER, la nuova società dei trasporti pubblici locali nata dalla fusione di ATC e FER: metterò tutto il mio impegno per fare sì che TPER sia sempre più all’altezza delle attese e delle esigenze dei cittadini in tema di mobilità.

La ricerca segnala anche, tra le realtà più vive e popolari del terzo settore la Polisportiva Pontevecchio di Bologna.

Per leggere l’intero articolo del Corriere cliccare su fondazionesussidiarieta

Il Bilancio 2012 del Comune di Bologna è ancora in alto mare

Dopo il comunicato che annunciava per il 2 aprile l’inizio dell’iter procedurale per l’approvazione del bilancio di previsionebilancio 2012 del Comune di Bologna, il Sindaco ha deciso di non procedere in tal senso prima che il governo abbia dato risposta positiva ad alcune richieste (tra cui l’esenzione IMU per l’edilizia pubblica, il rimborso delle spese per l’eccezionale nevicata e l’allentamento dei vincoli del patto di stabilità),  senza di che risulterebbe assai difficile chiudere il bilancio.

Per leggere il testo del comunicato di Palazzo d’Accursio cliccare su bilancio-2012

La scelta di Merola è comprensibile e trova ampie giustificazioni, soprattutto per quanto riguarda l‘esonero dell’IMU per gli edifici di ERP e per il patto di stabilità. Tuttavia mi chiedo perchè non si sia fin qui approfittato dell’ampio margine di tempo disponibile per aprire un percorso partecipativo con la cittadinanza, utilizzando anche il canale istituzionale rappresentato dai Quartieri, allo scopo di dare informazioni sul quadro economico che si prospetta, sui risparmi di spesa  e soprattutto sulle diverse possibili maggiori entrate che il Comune può decidere di ottenere. Ciascuna di esse presenta caratteristiche diverse in termini di categorie colpite, e proprio per questo credo che un’esigenza di equità dovrebbe suggerire di scegliere un mix equilibrato di provvedimenti.

Come scrissi alcuni mesi orsono ( http://www.paolonatali.it/il-bilancio-del-comune-e-la-partecipazione/) penso che sarebbe interesse dell’amministrazione comunale, in coerenza con la sua tradizione partecipativa, raccogliere , dopo aver fornito le necessarie informazioni, opinioni e suggerimenti da parte dei cittadini. Poi toccherebbe comunque alla Giunta confezionare una proposta di bilancio ed al Consiglio comunale approvarlo, ma si sarebbe realizzata un’importante operazione di consapevolezza della popolazione utile anche per un sostegno nella vertenza nei confronti del governo.

Il mio coetaneo poeta che voleva capire l’amore

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Lucio Dalla

Faccio mio il titolo del ricordo di Lucio Dalla a firma di Enzo Bianchi, priore della comunità monastica di Bose, apparso su Repubblica del 5 marzo scorso. Anch’io infatti sono nato nel 1943 ed ho condiviso con Lucio e con altri “cinni” (come i fratelli Bonaga) i giochi di strada (e le liti) in via Castiglione e dintorni (via de’ Poeti, via de’ Chiari dove ho abitato fino al ‘68 e piazzetta S.Giovanni in Monte).

Da quanto scrive Bianchi, dalle testimonianze di chi ha conosciuto Lucio e, soprattutto, dai testi di tante delle sue canzoni (che amo ed ascolto sovente) emerge che Dalla credeva profondamente nell’amore e cercava di viverlo in modo intenso, sincero e personale (“a modo mio”), anche se imperfetto (e ne era consapevole), come peraltro tutti sperimentiamo nella nostra vita.

In particolare il suo ultimo album (un doppio CD composto da 4 brani inediti e da 27 sue canzoni già note), dal titolo (“Questo è Amore”: si noti la A maiuscola) e dai suoi contenuti, rappresenta una sorta di testamento e di riassunto di tutta un’esistenza.

Bianchi, che aveva presentato l’album a Torino insieme a Dalla nel dicembre scorso, così scrive: Continua…

Cattolici in politica

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Aggiornamenti Sociali

Prosegue su “Aggiornamenti Sociali”, la rivista dei gesuiti milanesi, l’approfondimento circa l’impegno dei cattolici in politica dopo Todi.

Avevo già segnalato, sul numero di febbraio i due articoli di Sorge e Monaco.

http://www.paolonatali.it/2012/02/11/due-articoli-interessanti/

Ora, nel numero di marzo, vengono riportate quattro esperienze che può essere interessante conoscere.

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TAV, VAV e grandi opere

no-tavSulla vicenda della TAV in val di Susa, con le tensioni ed i disordini di questi giorni, vorrei condividere alcune riflessioni che nascono dall’esperienza di due grandi opere analoghe che hanno interessato ed ancora interessano il nostro territorio: mi riferisco alla linea ferroviaria AV tra Bologna e Firenze, già in esercizio, ed ai lavori della cosiddetta Variante Autostradale di Valico, sempre tra Bologna e Firenze, ultimata ed in esercizio nei primi 4 lotti (tra Sasso Marconi e La Quercia) ed in corso di esecuzione tra La Quercia e Barberino del Mugello, con ultimazione prevista entro il 2013 (a parte eventuali ritardi connessi alle criticità emerse nella galleria Val di Sambro). Anche in questi casi, come in Val di Susa, le due infrastrutture, fortemente impattanti, interessano alcune vallate già solcate da linee ferroviarie (Direttissima e Porrettana) e da autostrade (la A1) e strade che collegano l’Emilia Romagna e la Toscana (Futa, Val di Setta e Porrettana).

Mi sono chiesto perchè i cittadini di questi territori non abbiano reagito con la medesima violenza alla realizzazione di queste grandi opere pubbliche, cercando di bloccarne i lavori. Continua…

Itinerario biblico in Terra Santa per credenti e non credenti impegnati nelle istituzioni e in politica

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Il muro del pianto

I padri gesuiti (ed in particolare p.Paolo Bizzeti che ha svolto per molti anni il suo ministero a Bologna) organizzano per il prossimo mese di agosto un Itinerario biblico in Terra Santa per credenti e non credenti impegnati in politica e nelle istituzioni.

Avendo fatto con p.Bizzeti nel dicembre 2007 un viaggio in Terra Santa che ricalca, almeno in parte, l’itinerario proposto per agosto, raccomando vivamente questa esperienza.

Date uno sguardo attento al pieghevole ed al programma dell’iniziativa.

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Manca una delega sulle politiche famigliari

giuntamerola2Nel recente riassetto delle deleghe della giunta del Comune di Bologna mi colpisce la perdurante mancanza di una delega sulle Politiche famigliari.

Il sindaco ha la delega sulle Politiche di genere e delle differenze ma non ha fin qui ritenuto di dover attribuire nè a se stesso nè ad alcuno degli assessori la delega sulle Politiche famigliari nonostante le dicharazioni fatte a suo tempo circa l’attenzione personale riservata al tema della famiglia, dichiarazioni che suscitarono qualche polemica.

Ricordo che nella giunta Cofferati questa delega era assegnata alla vicesindaco ed assessore alle politiche sociali Adriana Scaramuzzino.

Le politiche famigliari hanno certamente una valenza trasversale, come moltissime altre materie di competenza comunale, ma l’attribuzione di una delega specifica ad un membro della giunta avrebbe il significato di individuare in modo chiaro una responsabilità politicoamministrativa a cui si affida il coordinamento dei diversi interventi che hanno ricadute sulle famiglie.

Credo sarebbe un segnale positivo se questa lacuna venisse colmata al più presto!

Mobilità ciclabile e trasporto pubblico

Parlare di mobilità sostenibile significa privilegiare, oltre alla pedonalità, la mobilità ciclabile ed il trasporto pubblico.bicineve

Ecco allora tre brevi pensieri sucitati da notizie di questi giorni.

Primo. Il Corriere della sera on line pubblica una serie di fotografie che documentano, attraverso esempi estremi ma significativi, il poco conto in cui sono tenute le piste ciclabili nel nostro paese.

http://www.corriere.it/gallery/ambiente/02-2012/piste-ciclabili/01/piste-ciclabili-piu-impraticabili-d-italia_2acc0242-58b6-11e1-9269-1668ca0418d4.shtml#1

Secondo. Un’agenzia DIRE di ieri riporta l’opinione dell’amico consigliere comunale Ghetti (sostenuto dal consigliere Carella) che vorrebbe interdire il passaggio dei ciclisti da piazza Maggiore. La proposta è motivata dal fatto che  “tra i ciclisti ci sono quelli civili e quelli incivili” . Il problema della civiltà e della correttezza di tutti gli utenti della strada, dai pedoni agli automobilisti esiste e va affrontato, ma non si risolve con un divieto come quello proposto che mi pare assolutamente fuori luogo ed in contrasto con i criteri ispiratori del Piano per la pedonalità che il Comune sta presentando proprio in questi giorni.http://www.comune.bologna.it/dinuovoincentro/introduzione/141:8717/

Terzo. Nei giorni della grande nevicata ho lasciato la mia bici a riposo ed ho viaggiato più volte in bus. Vorrei ringraziare gli autisti che si sono prodigati in una situazione obiettivamente assai difficile. Lo faccio con le parole di una cittadina che ha scritto al Corriere della Sera.

La bufera è passata e le conseguenze del maltempo, si stanno gradualmente sciogliendo. Molti ringraziamenti sono dovuti dopo questi giorni intensi che hanno chiamato in causa i nostri doveri civici e il senso di responsabilità  di tutti. Il nostro grazie va in particolare a tutte le persone che hanno agito sentendosi parte di una comunità  civile. E a tutti quegli autisti degli autobus che con calma e pazienza, con efficienza e professionalità  ci hanno portato in giro in quei giorni di tempesta, e in questi , successivi, altrettanto stressanti.

Qualche informazione sul People Mover

mosca-pm-neveLe polemiche sul People Mover sono sempre più accese ed io penso che sia legittimo avere dubbi e porre domande.

Mi pare tuttavia che in diversi casi le opinioni espresse tradiscano una mancanza di informazioni sconcertante.

Penso quindi utile fare conoscere le risposte che il direttore del Settore Mobilità del Comune di Bologna ha dato nei giorni scorsi ad un’interogazione del gruppo consigliare “SEL con Amelia e con Vendola”. E’ un documento di 12 pagine che chiariscono molti aspetti della questione. Ne consiglio vivamente la lettura. risposta-interrogazione-pgn-266400-2011

Ad un altro dei dubbi espressi in questi giorni (”ma il People Mover come se la caverebbe con una nevicata come quella di questi giorni?”) ha risposto con la competenza che gli è propria l’amico Roberto Amori. Qui di seguito il testo delle sue osservazioni che sono corredate da due foto.

mosca-pm-neve-2Personalmente non credo che la neve possa del tutto interrompere l’esercizio della Monorotaia, se non nella prima emergenza… ma questo avviene per qualsiasi altro mezzo a terra dove in questa fase, probabilmente, gli stessi aerei non potrebbero ad ogni modo decollare o atterrare.
Questo in foto è il People Mover di Mosca: è dell’Intamin ossia lo stesso sistema di Bologna ma con una navetta di lunghezza superiore nella capitale russa. In una città come quella, dove le temperature sono rigidissime, e la neve presente per molti mesi dell’anno il PM svolge il proprio lavoro di collegamento quotidiano fra due stazioni della Metropolitana che movimentano centinaia di migliaia di persone al giorno. Le foto sono invernali con la neve che scende dalla via di corsa ai vari passaggi della navetta… elementi riscaldanti fanno inoltre in modo che la neve non si depositi in eccesso sulla via di corsa. Le pubblicazioni a riguardano indicano come queste infrastrutture, se progettate in tal senso, possano essere più affidabili di quelle al suolo.
Un tempo, molto indietro nel tempo negli anni ‘50, qui in Italia durante le nevicate più copiose lungo il percorso delle tramvie venivano fatti andare su e giù per tutta la notte i tram perchè la neve non si accumulasse sul tragitto fino ad impedirne i transiti.
Recentemente però, a Padova, è stata fatta la stessa cosa in città sul percorso del Tram su Gomma Guizza - Pontevigodarzere… un camion appositamente attrezzato ed un tram hanno di notte, alcune ore prima dell’inizio del servizio, mantenuto pulito e sicuro l’armamento compiendo ripetuti passaggi fra i due capilinea della linea tramviaria.
A presto, Roberto Amori