Di nuovo in centro…….ma da sinistra.

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Il centro di Bologna

Questa mattina ho partecipato all’ entusismante presentazione in Sala Borsa del progetto “Di nuovo in centro. Proposta per una nuova pedonalità del centro città” da parte della giunta Merola.

Si tratta di un insieme di misure assai incisive per una mobilità sostenibile nel centro storico della città, che privilegiano i pedoni, i ciclisti ed il trasporto pubblico a scapito dei motocicli e delle auto: in tal senso rappresenta il primo stralcio di un futuro nuovo Piano Generale del Traffico Urbano che aggiorni il Piano del 2007.

Ma nella sostanza, a ben vedere, è un progetto di riqualificazione e valorizzazione del nostro centro storico per realizzare il quale, condizione necessaria anche se non sufficiente (nel senso che si prevedono anche altre misure che riguardano, tra l’altro, l’arredo urbano e l’ambiente) è un coraggioso intervento in materia di riorganizzazione della mobilità.

Per conoscere i dettagli del progetto vi suggerisco di visitare il sito www.comune.bologna.it/dinuovoincentro

Potete scaricare il mio primo commento, affidato all’agenzia DIRE  comunicato-stampa

A questo aggiungo qualche breve considerazione. Continua…

Non si aiutano le famiglie con le diffide

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Il presidente provinciale delle ACLI Francesco Murru

La diffida inviata al sindaco di Bologna dal presidente provinciale delle ACLI in merito alle modalità di ricostituzione, a inizio mandato, della Consulta comunale delle associazioni famigliari, sta provocando ed alimentando proprio quella “guerra ideologica ormai logora e anacronistica”, quello “scontro” e quella “divisione di nessuna utilità alle politche sulla famiglia” che si sosteneva di voler evitare.

Viene infatti strumentalizzata la scarsa chiarezza del Regolamento generale delle Consulte (approvato nel 2009 dal Consiglio comunale) su chi debba decidere riguardo all’ammissione alla Consulta al momento della sua ricostituzione, ad inizio del mandato amministrativo e si sostiene con qualche acrobazia interpretativa, che l’art. 1 dello Statuto della Consulta (approvato nel 2002) autorizzarebbe a far parte della Consulta solo le associazioni che hanno per fine la promozione della famiglia fondata sul matrimonio, come intesa dalla nostra Costituzione.

Il vero scopo della diffida è in realtà quello di precludere l’ammissione alla Consulta di due associazioni che hanno chiesto di farne parte, vale a dire Agedo e Famiglie Arcobaleno, che si richiamano al mondo gay.

Scegliere lo strumento regolamentare (o, meglio ancora, una sua interpretazione) per raggiungere questo risultato non mi pare degno di particolare apprezzamento. Continua…

Brava Amelia e bravo Giorgio !

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Giorgio Napolitano

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Amelia Frascaroli

C’è chi dice che fra “destra” e “sinistra” non ci sia più alcuna differenza quanto a scelte politiche.

Bene. Ecco una scelta amministrativa ed un richiamo politico che smentiscono questa opinione.

Amelia Frascaroli e la giunta del Comune di Bologna, hanno deciso che i locali destinati ad accogliere i senza dimora nell’ambito del “Piano freddo”, saranno aperti anche agl’immigrati senza permesso di soggiorno.

Giorgio Napolitano ha speso la sua autorevole opinione, con parole di grande tensione morale, a favore della concessione della cittadinanza ai figli di cittadini stranieri nati in Italia.

Volete la controprova che si tratta di due limpide scelte di sinistra?

La Lega ed il Pdl le hanno immediatamente criticate con la massima energia!

Malintesi da chiarire sul People Mover

people-moverbisUn’ agenzia DIRE di ieri, dando conto di una mia intervista a radio TAU, titolava: PD silura l’istruttoria. “Si sa già tutto”.

Viste le reazioni suscitate (alcune comprensibili, altre strumentali) mi corre l’obbligo di chiarire la mia opinione, peraltro ribadita più volte, anche su questo blog.

  1. Il “si sa già tutto” non si riferiva al progetto del People Mover ma alle domande, alle questioni, ai dubbi, alle riserve che sono state avanzate in gran numero ed in forma documentata dai critici del progetto. Queste domande, questioni, dubbi, riserve riguardano aspetti tecnici (capacità del mezzo, offerta reale di trasporto, espandibilità del sistema ecc.), ed aspetti economici (costi di gestione, comprensivi dell’ammortamento e degl’ interessi dei mutui necessari per la realizzazione dell’opera), che influenzano anche l’opportunità di coinvolgimento di ATC nella compagine societaria di Marconi Express. E’ aperto da alcuni mesi il procedimento amministrativo di approvazione del progetto esecutivo dell’opera, presentato da Marconi Express. La giunta (competente all’approvazione) ha già assicurato che non procederà all’approvazione medesima prima di avere ottenuto risposte convincenti in ordine a una serie di aspetti (che comprendono quelli di cui sopra) e che presumibilmente risentono anche delle prescrizioni a suo tempo formulate nel rapporto di Valutazione d’Impatto Ambientale che ebbe esito positivo.

  2. Non era in alcun modo mia intenzione Continua…

A Natale accendiamo le luci……..e teniamo acceso anche SIRIO.

Come ogni anno l’approssimarsi del Natale ci riporta il “tormentone” di SIRIO: lo teniamo funzionante come al solito o, durante lucinatalizieperiodo pre e post natalizio, lo spegniamo la domenica e le altre feste comandate?

Com’è noto Guazzaloca, da buon ex commerciante, non aveva dubbi e lo teneva sempre spento, feriali e festivi. Dal 2004 al 2010 Cofferati, Delbono e la Cancellieri, cedendo alle richieste dei commercianti, optarono per lo spegnimento temporaneo, sia pure in modo differenziato, quanto a numero di giorni, da un anno all’altro.

Quest’anno il sindaco Merola, in coerenza con la filosofia che ispira il suo programma di mandato per quanto riguarda la mobilità cittadina, che privilegia pedoni, ciclisti e trasporto pubblico, ha deciso che SIRIO resterà acceso come nel resto dell’anno (cioè ad eccezione del sabato e della fascia oraria 20-7).

In passato ho dichiarato ripetutamente la mia opinione in proposito e quindi non posso che essere molto soddisfatto per questa decisione, soprattutto per le motivazioni che ne hanno dato Merola e Colombo. La prima tra queste è che “l’interesse ed il sostegno delle attività commerciali non si fa spegnendo SIRIO ma con altri strumenti”. In questo modo il sindaco mette in soffitta il teorema (mai dimostrato, ed anzi smentito da ciò che accade nelle altre città europee) secondo cui più auto entrano in centro più crescono le vendite dei commercianti.

sirio2In realtà, come ciascuno può constatare, il problema vero con l’auto non è entrare in centro ma trovare un posto (regolare) dove sostare.

E’ tempo di convincersi (molti già lo sanno e lo praticano) che in centro per fare compere si va con il mezzo pubblico oppure, se proprio è necessario, si lascia l’auto in uno dei parcheggi posti ai margini della ZTL (Piazza VIII Agosto, Staveco, Manifattura Tabacchi…..) e si prosegue a piedi.

In questo modo il centro è più vivibile da tutti i punti di vista e questo rappresenta un incentivo a frequentarlo, anche per fare acquisti.

Le associazioni dei commercianti lamentano il vantaggio di cui godono i centri commerciali di periferia rispetto ai negozi del centro per quanto riguarda l’ accessibilità in auto e propongono lo spegnimento di SIRIO per mettere tutti sullo stesso piano. Ma il punto non è questo: quale esercizio commerciale in centro potrà mai disporre di tanto spazio per la sosta quanto gl’ipermercati posti ai margini della città ? Continua…

Tecnici e politici. Proviamo a fare chiarezza.

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Prodi e Monti

Senza dubbio gli uomini politici nel nostro paese non godono oggi buona fama, ed è un eufemismo.

Berlusconi ha dato un contributo decisivo alla crisi d’immagine della politica, ma il giudizio negativo dell’opinione pubblica sulla classe politica italiana (al netto di una certa dose di qualunquismo) trova giustificazioni che vanno oltre il Cavaliere ed è alimentato dalla constatazione dell‘impotenza della politca nell’affrontare la crisi che investe il nostro paese.

Prende sempre maggior forza, così, la richiesta che sia un tecnico, alla guida del governo, a trarci dai pasticci, fino ad invocare Mario Monti, il tecnico per antonomasia, come salvatore della nazione.

Per la verità c’è un politico, che si sta dando da fare con molto impegno e con risultati encomiabili, per raddrizzare la barca Italia. Si tratta del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il quale probabilmente conferirà a Monti l’incarico di provare a formare un governo, non appena Berlusconi si sarà dimesso, e di verificarne il grado di consenso presso le forze politiche rappresentate in Parlamento.

Ho provato a riflettere su questo dualismo “tecnico-politico” che è al centro dell’attualità. Continua…

Qualche riflessione su ISEE e dintorni.

Sempre nell’attesa (finora delusa) di novità regionali sul fronte dei ticket, ne approfitto per qualche informazione-riflessione iseesull’ ISEE, che Errani e Lusenti hanno dichiarato di voler superare con nuovi criteri per determinare l’accesso e le quote di contribuzione a prestazioni e servizi.

Il principale punto di forza dell’ISEE risiede nel suo carattere generale, cioè nel fatto che le sue modalità di calcolo sono valide a livello nazionale, anche se (vedi sopra) gli Enti erogatori si servizi e prestazioni hanno la possibilità di “fissare ulteriori criteri e un nucleo familiare ristretto rispetto a quello standard”, ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate e della determinazione della quota di contribuzione a carico dei richiedenti.

Inoltre anche il fatto che l’attestazione ISEE venga rilasciata da un ente (Centro di assistenza fiscale o sede o agenzia INPS) offre maggiori garanzie di veridicità rispetto ad una semplice autodichiarazione, benchè il suo calcolo parta da una dichiarazione sostitutiva compilata dall’interessato, che contiene tutti gli elementi necessari al calcolo stesso. Ciò richiede pertanto l’effettuazione di “controlli formali sulla veridicità dei dati e i controlli di tipo sostanziale, a cura degli Enti erogatori, dell’INPS e della Guardia di Finanza, compresi quelli da effettuare direttamente presso gli Istituti di credito o altri intermediari finanziari”, effettuati a campione (sarebbe opportuno a tale riguardo dare evidenza al numero dei controlli effettuati ed ai risultati di tali controlli, in modo da incentivare la veridicità delle dichiarazioni sostitutive).

Un punto di debolezza dell’ISEE consiste Continua…

Le catastrofi naturali non sono una tragica fatalità.

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Le Cinque Terre devastate

Ogni volta che una catastrofe naturale semina morti e distruzioni (da Sarno alle Cinque Terre, per limitarsi alle più recenti) non posso non andare con la memoria alla storia del nostro paese dal 1966 (anno dell’alluvione di Firenze, Grosseto e Venezia, di cui ricorre proprio in questi giorni il tragico anniversario) in poi, una storia fatta di colpevoli omissioni e d’incuria del territorio.

Negli anni che seguirono immediatamente quell’evento drammatico assistemmo ad una presa di coscienza circa la necessità di dotarsi finalmente, nel nostro paese, di una politica di difesa del suolo. Venne subito costituita una “Commissione interministeriale per lo studio delle sistemazioni idrauliche e della difesa del suolo” , meglio nota come “Commissione De Marchi”, dal nome del suo presidente. La Commissione svolse un intenso ed accurato lavoro d’indagine e licenziò nel 1970 una ponderosa relazione nella quale si indicava la necessità di provvedere, nei successivi trent’anni, ad una sistematica e costante opera di messa in sicurezza del territorio mediante una serie di opere intensive ed estensive a scopo riparatorio e (soprattutto) preventivo, di carattere idraulico, idraulico-forestale e di forestazione. Di tali opere, individuate in alcuni casi in modo preciso, veniva fornita la stima economica e la scansione temporale, dando la precedenza Continua…

Civis e People Mover. Cerchiamo di non confonderci le idee

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Civis

Provo a fare qualche riflessione su due progetti che da tempo fanno discutere animatamente la città. Cerco di farlo non da “tifoso pro o contro” ma elencando fatti e dichiarando opinioni.

Il progetto del CIVIS (il cosiddetto “tram su gomma”) (per saperne di più clicca su http://www.comune.bologna.it/trasporti/servizi/2:4036/4463/ ) nasce con la giunta Guazzaloca che lo approva e ne aggiudica in tutta fretta la realizzazione poco prima della fine del mandato amministrativo, nella primavera 2004, affidando ad ATC le funzioni di stazione appaltante e direzione lavori. Sulla correttezza di queste procedure sono in corso due inchieste della magistratura il cui esito potrà influenzare il prosieguo dei lavori.

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People Mover

La giunta Cofferati decide di modificare soltanto il percorso del CIVIS, eliminando la tratta verso Borgo Panigale per evitare la sovrapposizione con il nuovo percorso della Metrotranvia: in entrambi i casi si cerca di non perdere gl’importanti finanziamenti statali e, nel caso del CIVIS, di evitare le penali che si dovrebbero pagare se si abbandonasse il progetto.

Nel frattempo la nuova dirigenza di ATC comincia a contestare ad Irisbus, produttrice dei veicoli CIVIS, carenze funzionali e di sicurezza. Tali carenze, a cui si aggiungono, dopo le prove su strada, difetti di funzionamento nella parte innovativa del veicolo (la guida vincolata ad una traccia segnata sull’asfalto) fanno esprimere un parere critico alla Commissione ministeriale incaricata di esprimere un parere sull’adeguatezza del mezzo. Tale giudizio, su cui Irisbus (che produce il CIVIS) ha presentato controdeduzioni, deve essere ancora fatto proprio dal Ministero dei Trasporti, che dovrà altresì confermare o meno il finanziamento statale al progetto. Continua…

Non bisogna avere paura di confrontarsi sulla famiglia

agedoSi parla nuovamente di “famiglia” a Bologna , a proposito della Consulta comunale delle associazioni familiari da ricostituire, e della richiesta di entrare a farne parte avanzata da due associazioni (Agedo e Famiglie Arcobaleno) che fanno riferimento al mondo gay.

Un primo aspetto delle polemiche di questi giorni riguarda le modalità con cui accogliere o meno queste richieste di adesione ed in particolare a chi competa esprimersi al riguardo. Su questo pesa, a mio giudizio, un’ oggettiva incertezza normativa. Lo Statuto della Consulta (cliccare su     http://www.comune.bologna.it/sociale-salute/content/view/53/98/ ) all’art.8 prevede infatti che sulla richiesta si esprima motivatamente l’Assemblea generale della Consulta, formata dai rappresentanti di tutte le associazioni che ne fanno parte. Tuttavia il 5/12/2009 è entrato in vigore il Regolamento delle Consulte (cliccare su         http://www.iperbole.bologna.it/media/files/odg236_09.pdf ) che prevede (art. 1) che all’ inizio di ogni mandato amministrativo venga pubblicato un bando per chiedere alle associazioni la conferma o la richiesta di adesione alla Consulta, e che il Presidente della Commissione consiliare competente (Caviano nella fattispecie) convochi e presieda una prima seduta della Consulta già in essere (come quella delle associazioni famigliari) per l’elezione del nuovo Presidente. L’art.5 del Regolamento poi stabilisce che le richieste di adesione ad una Consulta possano essere respinte dalla Consulta stessa “solo nel caso in cui i fini statutari dell’associazione richiedente non siano coerenti con l’ambito tematico su cui la Consulta è costituita.” Continua…