Questa volta un bilancio partecipativo ci vuole davvero!

Il bilancio di previsione 2012 che il Comune di Bologna si accinge a confezionare, sarà davvero un bilancio “lacrime e sangue” a causa bilancio-partecipativodei feroci tagli e dei pesanti vincoli imposti dalla manovra governativa in corso di approvazione in Parlamento.

Per far tornare i conti il Comune ha a disposizione diverse leve, tutte difficili e dolorose da impugnare: rimodulazione (riduzione?) dei servizi, aumenti delle tariffe e/o delle tasse, riduzione delle spese di funzionamento della macchina comunale, vendite del patrimonio, dismissioni di quote delle società partecipate, lotta all’evasione e recupero dei crediti.

Si è parlato più volte, in passato, di “bilancio partecipativo”, vale a dire della possibilità di lasciare ai cittadini (come nell’esperienza esemplare di Porto Alegre in Brasile) la decisione sull’impiego di una quota del bilancio investimenti e delle relative opere pubbliche da realizzare in conto capitale .

E’ evidente che oggi, nella situazione di ristrettezza economica che si prospetta, e di cui faranno le spese in primo luogo gl’investimenti, questo sarebbe poco più che simbolico.

Ma proprio la situazione drammatica delle finanze comunali suggerisce la necessità di costruire, attorno alla definizione del bilancio di previsione 2012, un processo partecipativo assai più ampio che in passato.

Perchè allora Continua…

Ancora sui ticket sanitari

mod-730Premetto che non so se su questo aspetto la Regione avesse il potere di decidere altrimenti. Ma l‘esperienza fatta riguardo all’utilizzo dell’ISEE per la determinazione delle fasce di reddito, in un primo momento escluso in quanto giudicato incompatibile con la normativa nazionale e successivamente “riabilitato”, fatte salve le difficoltà appllicative, m’induce a segnalare quella che a me pare un’altra contraddizione insita nella scelta del reddito complessivo al lordo degli oneri deducibili (rigo 11 del mod.730).

Dico questo perchè le tasse che dobbiamo pagare si calcolano sul reddito imponibile, che è al netto appunto degli oneri deducibili. Tra questi ci sono, ad esempio, le deduzioni che spettano per l’abitazione principale. A me capita, tanto per stare sul concreto, che al reddito da lavoro dipendente si sommano 524 € di redditi dei fabbricati. Si arriva così al reddito complessivo lordo dal quale, per giungere al reddito imponibile,che serve per il calcolo dell’ IRPEF a mio carico, si sottraggono oneri deducibili tra i quali, appunto, quello per abitazione principale, pari a 426 €.

Non si tratta solo di una questione di principio. Io per 31 € passo ad una fascia superiore, ed immagino che tanti si trovino in una situazione analoga.

Cercherò risposte in Regione per essere tranquillizzato che questa volta, davvero, non si poteva fare altrimenti.

Tutti a firmare per il referendum sulla legge elettorale!

referendum-elettoraleViste le difficoltà che il Parlamento incontra per approvare una nuova legge elettorale che superi il prodi“porcellum”, alcuni esponenti del Pd, l’ Italia dei Valori e Sinistra Ecologia e Libertà hanno preso l’iniziativa di un referendum abrogativo che, se approvato, ripristinerebbe la legge elettorale vigente in precedenza, il cosiddetto “Mattarellum” che prevedeva collegi uninominali maggioritari ed una quota di proporzionale.

I vertici nazionali e locali del PD, dopo qualche incertezza, stanno incoraggiando l’iniziativa, che ha riscosso anche l’adesione di Romano Prodi.

Si è costituito un comitato promotore cittadino, del quale faccio parte, che ha lo scopo di contribuire alla raccolta, entro il 30 settembre prossimo, delle firme necessarie. Alla Festa de L’Unità, in corso di svolgimento al parco Nord è possibile firmare, così come all’URP del Comune in piazza Maggiore.

V’invito caldamente ad andare a firmare. Il referendum servirà comunque a stimolare il Parlamento a riformare la pessima legge attuale e, se questo non basterà, ad ottenere, in caso di vittoria, una legge che ha dato a suo tempo buona prova di sè.

Questo il comunicato del Comitato promotore: Continua…

A proposito di ticket e famiglia

Ricordate quando, non molti giorni , il sindaco Merola dichiarò l’intenzione ticketdi prendere provvedimenti a favore delle famiglie fondate sul matrimonio? A fronte di qualche dichiarazione di consenso e di alcune proposte operative (come quelle formulate dal sottoscritto     http://www.paolonatali.it/2011/06/18/coppie-sposate-e-coppie-di-fatto/             )         ci fu una sollevazione da parte dei sostenitori dei diritti delle coppie di fatto che lamentavano future ed improbabili discriminazioni.

Bene . Da lunedì prossimo scatteranno in Emilia Romagna gli aumenti dei ticket su farmaci e visite specialistiche resi necessari dai tagli alle regioni previsti dalla manovra del governo.

La nostra regione Continua…

L’ICI e la Chiesa cattolica

iciLa proposta avanzata nei giorni scorsi dall’ assessore alla casa del comune di Bologna Malagoli, di rivedere il sistema di esenzione dell’ICI nei confronti della Chiesa cattolica e degli enti ed istituzioni ad essa collegate ha un vago sapore punitivo ed ideologico.

Infatti la norma che che prevede questa esenzione è l’art.8 ter del Regolamento comunale sull’ ICI che titola “Esenzione enti non commerciali” e che non riguarda soltanto la Chiesa. Inoltre tale articolo non fa altro che richiamare tre articoli di diverse norme nazionali (del 1988, del 1992 e del 1997) che individuano, tra gli altri, come esonerati dal pagamento dell’ICI, oltre ai fabbricati destinati esclusivamente all’esercizio del culto, gl’immobili, utilizzati dagli enti pubblici e privati diversi dalle società, residenti nel territorio dello Stato, che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio delle attività commerciali, destinati esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive.

Il Comune di Bologna, pertanto sta applicando ormai da tempo (c’è da ritenere con rigore e correttezza) tale normativa e proporne una revisione in questo momento, può comunicare l’idea che ci si trovi di fronte alla concessione di privilegi ingiustificati o, peggio ancora, ad una condizione di evasione o di elusione fiscale.

A me pare invece che, fatta salva (ma da sempre e non solo oggi) la necessità di un’applicazione rigorosa della normativa (che effettivamente può comportare, in certi casi “spuri”, interpretazioni in parte discrezionali) l’esenzione prevista per gl’immobili della Chiesa che rispettino i requisiti previsti dalla legge sia del tutto giustificata ed opportuna.

D’altro canto sono innumerevoli le misure che le norme nazionali ed i regolamenti locali prevedono per agevolare iniziative o atti a cui si riconosce un valore ed un apprezzamento sociale.

Si pensi, tanto per restare in tema di esonero dal pagamento dell’ICI, agli alloggi affittati a canone concordato, ovvero agl’immobili che il Comune concede in convenzione a titolo gratuito ad associazioni che svolgono attività meritevoli di riconoscimento pubblico, o ancora, sul piano fiscale, al trattamento privilegiato delle feste di partito (se ne parla in questi giorni a proposito dei ristoranti della festa de l’Unità) o delle cooperative.

Credo che le agevolazioni nei confronti delle attività della Chiesa e degli altri enti non commerciali e delle associazioni siano proprio misure che vanno nel senso di rendere praticabile la sussidiarietà di cui tanto si parla ma che fatica a trovare concreti spazi di attuazione.

Bene ha fatto pertanto il vescovo ausiliare mons.Silvagni, a replicare, anche con comprensibili toni d’indignazione, alle voci ed alle insinuazioni sui presunti privilegi della Chiesa in materia di ICI, ed opportune anche le puntuali precisazioni al riguardo da parte dell’economo della diocesi.

La Festa provinciale de l’Unità. Ci sono anch’io…

E ’stato reso noto il programma della Festa provinciale de l’Unità. Per scaricare cliccare su: logo_festunita_new_1

http://www.pdbologna.org/images/stories/programma%202011.pdf

Domenica 11 settembre alle ore 18.00 alla Sala dei Diritti si svolgerà un incontro dal titolo “Il diritto ad una città vivibile” , dialogo con Giuseppe Campos Venuti (autore del libro “Un bolognese con accento trasteverino” ed.Pendragon), Paolo Natali, Patrizia Gabellini, Rudi Fallaci, Claudio Mazzanti.

Presiede Laura Renzoni Governatori.

Torna un evergreen: le biciclette sotto i portici

Mobilità ciclabile

Mobilità ciclabile

Oggi il Corriere di Bologna dedica ampio spazio alle proteste del consigliere comunale del Pdl Carella e di alcuni cittadini contro il fenomeno dei ciclisti incivili che scorazzano sotto i portici e riporta l’opinione del sindaco Merola, affidata a Facebook, che, oltre a richiamare i ciclisti ad un comportamento corretto, suggerisce ai cittadini di richiamare gl’indisciplinati e, se del caso, d’invocare l’intervento repressivo dei vigili urbani. En passant si ricorda che la proposta di concedere ai ciclisti il transito sotto i portici fu avanzata tempo fa dall’allora consigliere comunale e presidente della Commissione mobilità Paolo Natali, che trovò non contrario il vicesindaco dell’epoca ed assessore ai lavori pubblici, Claudio Merighi.

Naturalmente il giornale non dà conto delle motivazioni e del carattere di quella proposta, che s’inseriva, come suggestione circoscritta ed eccezionale, all’interno di un ragionamento più complessivo. Provo allora, come persona informata sui fatti, a ricostruire la vicenda. Continua…

Ancora sulle nomine

Torno sul tema “nomine” dopo il post di pochi giorni fa (  http://www.paolonatali.it/2011/07/23/le-prime-nomine-qualche-considerazione/ ) alla luce della conclusione di questa prima tornata di nomine, con la pubblicazione sul sito del Comune   serrazanetti http://www.comune.bologna.it/partecipazioni-societarie/news.php di tutti i 508 curricula pervenuti e di brevi note , riguardanti alcuni degli enti e società interessate, che chiariscono gl’indirizzi specifici che l’Amministrazione assegna ai propri rappresentanti.

Confermo il mio giudizio ampiamente positivo su tutta la vicenda  Aggiungo che la procedura adottata da Merola è assai apprezzabile, soprattutto rispetto al passato. A questo punto, per evitare che qualche scelta, fatta al di fuori delle indicazioni dei “saggi”, getti ombre di sospetto e di opacità sulla vicenda, sarebbe utile che Merola motivasse i casi in cui si è discostato (legittimamente) dalla rosa proposta dai “saggi” stessi.

Due osservazioni con la speranza che possano servire, in futuro, ad ottimizzare una procedura già buona. Continua…

Quale Città metropolitana vogliamo?

cittametropolitana

Volume sul Convegno del 14 febbraio 1994

La proposta avanzata nei giorni scorsi dal sindaco di Bologna di una Città Metropolitana come ente di secondo (o di terzo) grado, una sorta di Federazione di Unioni di Comuni, ha suscitato una certa sorpresa, almeno in chi, come me, era rimasto alle ultime riflessioni ufficiali sull’argomento: mi riferisco in particolare al documento “Proposte per la Città Metropolitana” a cura di Luciano Vandelli e Walter Vitali del 15 aprile 2011.

Le prime reazioni alla proposta sono state sostanzialmente favorevoli (Regione, diversi Comuni della Provincia tra cui Imola, Segretario PD). Le maggiori perplessità sono state manifestate dagli amministratori provinciali.

E’ dal 1994 che si parla di Città Metropolitana, senza essere ancora riusciti a realizzarla. Gli ostacoli e le difficoltà sono state innumerevoli e di vario genere, in tutti questi anni. Certamente hanno pesato le incertezze ed i continui cambiamenti del quadro politico e normativo. Ma non si possono ignorare anche le resistenze locali che hanno fin qui impedito il varo di una Città Metropolitana forte ed autorevole: ogni istituzione tende ad autoconservarsi e non può vedere di buon occhio la nascita di un nuovo soggetto dotato di poteri ulteriori rispetto a quelli della Provincia attuale (sul cui superamento tutti concordano, amministratori provinciali compresi). Proprio la Regione ed i Comuni (Imola in particolare, ma anche Bologna che avrebbe dovuto mutare sostanzialmente la propria identità anche per lasciare spazio ai Quartieri/Municipi) che queste competenze aggiuntive avrebbero potuto (sia pure volontariamente) delegare alla C.M. sono portati inevitabilmente a difendere la propria autonomia ed il proprio ruolo.

E allora forse la nuova proposta nasce dalla realistica constatazione che le resistenze sono troppo forti e che l’unico modo per fare nascere la Città Metropolitana è quello di farne un ente di basso profilo.

Per esprimere un giudizio definitivo sarà bene attendere di poter leggere in un documento ufficiale i contorni esatti della C.M. che viene prospettata. Vorrei però fin d’ora esplicitare alcune domande che spero possano trovare risposta soddisfacente. Continua…

Le prime nomine.

gualtieri

Giuseppina Gualtieri

L’11 giugno scorso ho “postato” su questo blog un articolo dal titolo “Le nomine nelle società partecipate” (http://www.paolonatali.it/2011/06/11/le-nomine-nelle-societa-partecipate/) con il quale provavo a suggerire, sulla base dell’esperienza fatta in Consiglio comunale, modalità e criteri in base ai quali procedere alla scelta dei rappresentanti del Comune.

Alla luce della prima tornata di nomine, ed in particolare di quelle che riguardano Aeroporto e Fiera, mi pare di poter esprimere alcune considerazioni. Continua…