Diritti e doveri. Qualche considerazione.

doveriQuando leggo o ascolto considerazioni ed opinioni sul tema “coppie sposate-coppie di fatto” o “matrimonio tra eterosessuali-matrimonio tra omosessuali” mi capita di pensare come si stia a poco a poco diffondendo una sorta di “banalizzazione” delle differenze. Lo strumento che, usato arbitrariamente, produce questo effetto mi pare sia l’uso talvolta strumentale dei “diritti” sempre svincolati dai “doveri, responsabilità, impegni”, ovvero l’enfasi posta (inopportunamente) sul “diritto a non essere discriminati”, come se trattare in modo diverso situazioni e condizioni diverse rappresentasse di per sé un’ingiustizia inaccettabile.

Ciò non significa, evidentemente, che le coppie di fatto, comprese le coppie omosessuali, non abbiano diritto al riconoscimento di alcuni diritti (in base all’art.2 della Costituzione) ma, nell’individuare questi diritti, non si potrà non tenere conto anche delle diversità e dei doveri-impegni-responsabilità che ogni condizione, dal punto di vista oggettivo, implica.

A conforto di questa opinione trascrivo nel seguito un passo tratto dal n.43 dell’enciclica “Caritas in veritate” di Benedetto XVII sul tema del rapporto tra diritti e doveri. Anche se il riferimento è al tema dello sviluppo tra i popoli, mi sembra che il brano abbia un significato culturale più generale. Continua…

C’è chi rimpiange il partito unico dei cattolici

Nelle scorse settimane si sono svolti diversi incontri tra esponenti dell’associazionismo cattolico e cattolici che militano neidemocraziacristiana diversi partiti dello schieramento politico, alla presenza di rappresentanti della segreteria di Stato Vaticana e della Conferenza Episcopale Italiana.

La stampa ha dato conto di questi incontri, ipotizzando che essi avessero lo scopo di preparare il terreno ad un ritorno all’unità politica dei cattolici.

Agire Politicamente, movimento di cattolici democratici impegnati politicamente col Partito Democratico, ha emesso un comunicato con il quale si richiamano le ragioni che rendono improponibile un ritorno al partito unico dei cattolici.

Mi riconosco pienamente in questo comunicato e ve ne segnalo il testo. Cliccare su comunicato-stampa-luglio-2011

Un solo commento da parte mia Continua…

Scuola di politica.Un progetto per le città

democraticaLa scuola di politica “Democratica” diretta dall’ on.Salvatore Vassallo organizza per Venerdì 22 luglio 2011 a Ca’ la Ghironda (Ponte Ronca di Zola Predosa) un interessante seminario che mette a confronto Milano e Bologna, entrambe all’inizio di un nuovo promettente mandato amministrativo.

Saranno presenti amministratori delle due città, compresi i sindaci Giuliano Pisapia e Virginio Merola.

I lavori si articoleranno come da programma. Cliccare su 11-07-08-citta-mi-bo-1

Mi è stato chiesto di presiedere uno dei quattro “confronti a due”, quello dedicato a “Un welfare sussidiario di qualità. Il sistema pubblico integrato”.

Invito tutti coloro che non sono in vacanza a partecipare. La partecipazione è libera. Basta scrivere a democratica@scuoladi politica.it

La primavera araba vista da credenti

islamcristianesimoQualche sera fa ho partecipato, presso il Centro di cultura islamica di via Pallavicini, ad uno dei periodici incontri, che si svolgono ormai da diversi anni, tra un gruppo di cattolici bolognesi guidati da mons. Stefano Ottani, ed un gruppo di fedeli islamici guidati dal Presidente del Centro.

Mentre gl’incontri svolti in passato avevano al centro temi di carattere religioso, sui quali vivere occasioni di dialogo, di confronto e di conoscenza reciproca, l’incontro dell’altra sera sperimentava la possibilità di discutere delle grandi questioni quotidiane a partire dalla fede ed aveva come tema i moti popolari (la cosiddetta “primavera araba”) che interessano ormai da mesi alcune delle repubbliche “ereditarie” (evidente ossimoro) del nord Africa (Tunisia, Egitto, Libia, Siria, Yemen).

Per i cristiani l’autorità non s’ impone con la forze delle armi ma, sull’esempio di Gesù, si afferma attraverso il servizio ed il dono di sè. Anche i fedeli  del Centro islamico hanno testimoniato il rifiuto della violenza, del terrorismo e del fanatismo religioso

Ma non è semplice Continua…

Troppi morti sulle strade di Bologna!

Quando ero in Consiglio comunale ho sempre prestato molta attenzione alle statistiche annuali sugl’incidenti stradali, nonincidente09 soltanto perchè essi rappresentano un problema sociale di grande rilievo, ma anche perchè il Comune, con il proprio Piano Generale del Traffico Urbano del 2006 (e annesso Piano Direttore sulla Sicurezza stradale) si era dato un obbiettivo preciso, vale a dire il dimezzamento della incidentalità nel decennio 2000/2010.

I dati del 2010, pubblicati in questi giorni, permettono di verificare se quell’obbiettivo sia stato conseguito o meno. Le deduzioni che se ne traggono non sono affatto positive.

Se infatti nel decennio si registra un calo (tuttavia non pari al 50%) nel numero degl’incidenti e dei feriti, ciò che desta maggiore preoccupazione è il numero dei morti (30 nel 2000 e 28 nel 2010) ed in particolare dei pedoni deceduti (9 come nell’anno precedente), dei ciclisti (3) e dei ciclomotoristi o motociclisti (11). Se ne deduce che a fare le spese del traffico sono soprattutto gli utenti deboli.

Il programma della giunta Merola sui temi della mobilità e della sicurezza stradale ha un’impostazione assai rigorosa e condivisibile e sono fiducioso che l’assessore Colombo metterà tutto il suo impegno e la sua competenza per raggiungere risultati positivi in questa difficile battaglia di civiltà. Staremo a vedere…..

http://www.comune.bologna.it/iperbole/piancont/archivionov/notizie/trasporti/tra20110701.html

Cattolici a confronto

ilregnoIl n. 11 de Il Regno documenti, interessante rivista delle Edizioni Dehoniane di Bologna, contiene il testo di un intervento di Mons. Crociata, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, ad un incontro di parlamentari cattolici di diversi schieramenti politici organizzato presso la Camera dei deputati il 30 maggio scorso e intitolato “Cattolici a confronto”.

In sintesi Mons. Crociata ha affermato che, poiché i cattolici anche in politica sono oggi «su fronti diversi» c’è necessità «di ritrovare sempre di nuovo le fila di un legame che precede ogni differenziazione», per andare oltre – attraverso il «dialogo» – il «carattere contingente della scelta politica di schieramento». Da un lato – ha proseguito mons. Crociata – ciò implica che «nessuna scelta politica può tradurre compiutamente la visione cristiana» e dall’altro che la fede deve poter incidere anche sulle scelte politiche. Tuttavia – ha messo in guardia il presule – «riconoscere la presenza di Dio nello spazio pubblico» non deve dare adito a «equivoci integralistici», ma bensì mantenere «lo statuto secolare autonomo delle realtà terrene». Oggi – ha concluso – «la presenza dei cattolici nei vari partiti è una scommessa e una chance affinché la politica prenda la piega di un concorso costruttivo e non lacerante, alla ricerca del bene comune e non solo di quello di una parte».

Raccomando la lettura integrale del documento (non scoraggiatevi: sono solo 4 pagine…). Cliccare su cattolici-a-confronto


La Convenzione con le Scuole dell’infanzia private paritarie.

Su questo tema che, al di là del referendum, continuerà ad occupare l’agenda politica cittadina ancora a lungo, ho detto la miascuola-infanziabis opinione nel recente post “La Costituzione non va tirata per la giacchetta”. Dell’argomento mi ero occupato ed interessato attivamente da Consigliere comunale nel corso del mandato 2004/2009 e mi è venuta voglia di andare a rileggere (dal mio sito) gl’interventi che avevo fatto in Consiglio comunale. Sono tre e li ho ricopiati qui di seguito per  qualche paziente e coraggioso amico che  avesse voglia di esaminarli.

Il primo è l’intervento fatto  il 16 Ottobre 2007 quando il Consiglio discusse ed approvò la nuova Convenzione, che innovava profondamente il rapporto tra Comune e scuole dell’infanzia private paritarie. Prima del 2007 infatti esisteva, introdotto dalla giunta Guazzaloca, un buono scuola di 1000 Euro erogato ad un certo numero di famiglie che avevano iscritto i propri figli alla scuola privata. L’eliminazione del buono scuola e la sua sostituzione con un sistema di contributi dati direttamente alle scuole, parte in quota fissa e parte in relazione ad una serie di parametri incentivanti o disincentivanti fu motivo di forte polemica con le minoranze.

Per scaricare cliccare su cons160tt2007

Il secondo intervento è del 20 Giugno 2008 . La mia opinione favorevole all’abolizione del buono scuola era motivata Continua…

La Costituzione non va “tirata per la giacchetta”

costituzioneCapita di tanto in tanto che, per suffragare scelte politiche ed amministrative attuali, si cerchi conforto negli articoli della Costituzione.

I due esempi più recenti, a livello del nostro Comune, riguardano il richiamo agli artt.29 e 31 da parte di chi ritiene che le coppie unite in matrimonio meritino un trattamento preferenziale, rispetto alle coppie di fatto, nell’accesso a specifiche provvidenze comunali, ed il richiamo all‘art.33 da parte di chi è contrario al finanziamento comunale alle scuole dell’infanzia private paritarie.

Tutto ciò è perfettamente legittimo, nel senso che la Carta costituzionale, soprattutto nella sua prima parte, contiene i principi fondamentali su cui si basa la nostra Repubblica, principi che non possono essere ignorati o trascurati.

E tuttavia, Continua…

Coppie sposate e coppie di fatto

Ha suscitato notevole scalpore la dichiarazione fatta dal Sindaco Merola ad E’Tv in merito alla opportunità di riconoscere alle anellicoppie sposate qualche vantaggio nell’accesso ai servizi rispetto alle coppie di fatto.

Mi si perdoni l’autocitazione ma sono le stesse cose che ebbi occasione di dire in Consiglio comunale, il  18 dicembre 2006, nel corso del dibattito sul nuovo regolamento di E.R.P. (Edilizia residenziale pubblica), ribadendole nella seduta del 20 dicembre in due dichiarazioni di voto.

Parlavo allora a nome del gruppo della Margherita e sostenni l’opportunità, con le necessarie motivazioni, che alle giovani coppie sposate venisse attribuito, per l’assegnazione delle case pubbliche, un punteggio aggiuntivo (anche simbolico) rispetto alle coppie di fatto, quale riconoscimento sociale della responsabilità pubblicamente assunta con la scelta del matrimonio.

La proposta incontrò forti opposizioni da parte del gruppo DS e venne ritirata per senso di disciplina rispetto alla coalizione di maggioranza, ma venne lasciata a futura memoria in attesa di una ripresa della riflessione, che continuo a ritenere necessaria, come le dichiarazioni di Merola confermano.

Il Sindaco infatti, stando alle dichiarazioni rilasciate oggi, non ha rettificato le sue convinzioni ma, viste le reazioni suscitate nella maggioranza che lo sostiene, ha preferito rinviare a successivi confronti ed approfondimenti. Mi lasciate sperare che Virginio, che nel dicembre del 2006 era Assessore alla casa, si sia ricordato del dibattito consigliare di allora?

Sarei molto lieto se aveste la pazienza di scaricare e di leggere i miei tre interventi di allora. Cliccate su cons18-12-06intnatali

cons20-12-06dichvotonatali

cons20-12-06dichvotobisnatali

Per chi comunque non avesse voglia di farlo ribadisco sinteticamente le ragioni che motivarono la mia proposta e che ritengo tuttora valide. Continua…

Dopo i referendum sul servizio idrico

referendumL’esito dei referendum rappresenta un messaggio chiaro ed inequivocabile, anche per le concrete ricadute di carattere politico e normativo, per quanto riguarda nucleare e legittimo impedimento.

Più complesso appare il discorso per quanto concerne il servizio idrico.

Sul Corriere della Sera di ieri è comparso un articolo di Massimo Mucchetti, sostenitore del NO,  che mi sembra interessante sotto questo profilo e che vi consiglio di leggere cliccando su dopoilreferendum