Essere responsabili.

Giorgio Ambrosoli

Giorgio Ambrosoli

Sul Corriere della Sera di oggi, 10 settembre, Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio Ambrosoli, liquidatore della banca privata di Michele Sindona, ucciso nel 1979 da un sicario su mandato del bancarottiere siciliano, ha scritto un bell’ articolo riguardo alle polemiche suscitate dalla frase di Andreotti a proposito di tale episodio  (”se l’andava cercando”).

Mi pare opportuno riportare integralmente questo articolo, centrato sul concetto di “responsabilità”, che riguarda un po’ tutti, ma in particolare gli uomini politici.

Mio padre e la difesa del pubblico interesse
Essere responsabili può essere faticoso e doloroso.Ma rende piene di vita anche le scelte più difficili

In ordine all’esempio di mio padre, come a quelli di tante altre persone che hanno perso la vita agendo nell’interesse del Paese, vengono identificati diversi significati: onestà, senso dello Stato, libertà, consapevolezza, capacità di indignarsi, senso del dovere.
Guardiamo quest’ultimo: quell’accezione secondo la quale una persona svolge il proprio dovere, realizza la propria funzione, senza farsi condizionare da nulla e da nessuno. Presupposto del senso del dovere è la responsabilità. Parola questa che etimologicamente significa «risposta» e che non si pone in termini astratti: non è nemmeno un titolo di merito. È piuttosto un debito: verso il mandato, quale che ne sia l’oggetto. È responsabile un genitore in ordine ai figli, un imprenditore verso l’economia e l’esercizio dell’impresa, un lavoratore nell’adempimento delle sue mansioni, uno sportivo per lo svolgimento della sua attività. È responsabile, cioè debitore, in termini più estesi chi ricopre incarichi pubblici: verso la collettività. Ripenso alla lezione di mio padre, riproposta ieri sera in tv da Giovanni Minoli nel programma La Storia siamo noi: il presupposto essenziale per «rispondere» è conoscere l’oggetto della domanda, del mandato. Per essere un buon padre bisogna prima di tutto aver chiare le esigenze dei figli, ed in secondo luogo avere la forza di anteporle alle proprie. Assecondare l’esigenze educative dei figli è più facile: per la peculiarità del rapporto figlio-genitore. Per l’imprenditore, ad esempio, le cose cambiano. Già il livello di comprensione del «mandato» rischia di essere viziato da un potenziale contrasto tra l’interesse proprio e quello dell’economia o dell’esercizio dell’impresa. L’imprenditore può far fatica a concepire, ad esempio, la compatibilità tra l’interesse dell’impresa ed il non corrompere per aggiudicarsi un appalto. Ma in realtà l’imprenditore responsabile non è colui che persegue il proprio immediato interesse (ad esempio assumendo in nero, smaltendo illecitamente i rifiuti, o corrompendo, ecc…), ma è colui che ha la forza di condurre la sua azienda in armonia con le esigenze dell’ordinamento. Ci si può vantare di essere imprenditori solo quando si ha chiaro verso chi è rivolta la responsabilità dell’impresa e quando si è capaci di perseguirla proprio in quei termini. La responsabilità del padre, quella dell’imprenditore e quella di tanti altri soggetti origina in una sfera privata che poi arriva a coinvolgere quella pubblica. Ma l’origine è privata.
La responsabilità dei politici, invece, origina nella sfera pubblica, alle esigenze della quale il politico deve rispondere. La continua attenzione alle esigenze e al rispetto del bene comune può non essere coerente con la realizzazione del proprio interesse contingente, ma la scelta è (dovrebbe essere) fatta a priori ed il fatto stesso di candidarsi a quella responsabilità implica (dovrebbe implicare) la ferma determinazione ad avere sempre chiaro il bene comune e ad aver la forza di sovraordinarlo, sempre, a quello personale. L’alternativa tra «interesse personale ed interesse pubblico», una volta fatta la scelta di candidarsi o di accettare una responsabilità istituzionale, dovrebbe essere risolta a priori. Altrimenti non c’è lo Stato, ma solo un insieme di persone che, rivolte verso se stesse, non possono costituire alcuna coesione, ma la accozzaglia di interessi diversi perseguiti da chi intende la responsabilità come affermazione.

La settimana della mobilità sostenibile

Allego il Programma della settimana della mobilità sostenibile, dedicata alla mobilità ciclabile, in programma dal 16 al 22 settembre.

Per scaricare clicca su   pieghevole_mobility_week_16_22_settembre_2010

Il Pilastro non è poi così male……

Il Corriere di Bologna ha pubblicato nei giorni scorsi i risultati di un’accurata ed interessante inchiesta dal titolo

La Fattoria Urbana

La Fattoria Urbana

“Il posto migliore dove vivere a Bologna”. La città è stata divisa in 30 zone omogenee, per ciascuna delle quali è stato assegnato un punteggio relativo a dieci indicatori pesati in modo differente: prezzo delle case, prossimità e trasporti, servizi, parchi e sport, negozi, scuole, sicurezza, cultura, anziani, ristoranti e locali.

La classifica finale vede al primo posto Bolognina, seguita da Marconi e Fossolo. San Donato si piazza all’undicesimo posto, seguito dal Pilastro. Per esaminare le finalità della ricerca ed i risultati potete cliccare su   http://corrieredibologna.corriere.it/

E’ chiaro che la classifica ha carattere indicativo, nel senso che, anche dato per scontato che tutti i dati inseriti siano corretti e completi, basterebbe cambiare i pesi attribuiti agl’indicatori per avere una classifica diversa. Tuttavia si possono fare alcune considerazioni.

Continua…

Ancora sulla bolletta dell’acqua

acqua-preziosaIn questi giorni ho ricevuto la bolletta dell’acqua del II quadrimestre 2010 e l’ho esaminata con attenzione, trovando sostanziale conferma di quanto avevo già scritto su questo blog a proposito della bolletta del I quadrimestre. Per scaricare clicca su   http://www.paolonatali.it/2010/05/14/la-bolletta-dellacqua/

Dal momento che il consumo, nei 94 giorni presi in considerazione,  è stato inferiore ai 150 lt/giorno procapite, mi sono state applicate la tariffa agevolata 1 (fino a 52 lt), quella agevolata 2 (fino a 101 lt) e quella base (fino ai 122 lt che corrispondono al mio consumo). Aggiungendo la tariffa fognatura e quella depurazione (proporzionali al consumo) e la quota fissa (proporzionale ai giorni) si arriva ad un costo (IVA esclusa) di meno di 1 € al mc., ovvero di circa 25 centesimi di euro al giorno.

Ciò che continuano ad apparirmi sproporzionate sono le competenze da pagare alla società di lettura (LIRA nel mio caso): 10,80 € più IVA al 20% per la fatturazione dell’acqua calda e fredda. Il servizio di fatto corrisponde a fare girare un programma informatico e ad inviare a domicilio la bolletta. La lettura avviene di solito (a parte una volta all’anno) in autolettura con spese di comunicazione a carico dell’utente. Da notare che la società non dispone di un sito web e che le competenze sono in quota fissa e non proporzionale al consumo, per cui più si risparmia acqua più cresce in proporzione quanto si viene a pagare alla società.

Lascio a voi ogni commento! Se avrò l’opportunità di tornare in Consiglio comunale m’impegno a fare una battaglia serrata su questi aspetti.

Perchè ho accettato di entrare nella segreteria provinciale del PD

Ecco il comunicato della federazione del PD di Bologna che ufficializza il mio ingresso nella segreteria provinciale con la delega alle politiche del territorio (urbanistica e mobilità).    comunicato-donini

Mi era stato chiesto di ricoprire questo incarico dal segretario Raffaele Donini e da Piergiorgio Licciardello, che avevo appoggiato nella recente campagna congressuale. Le ragioni per cui ho accettato sono essenzialmente queste.

Il congresso è alle nostre spalle ed ora si tratta di guardare avanti, con spirito unitario e collaborativo. L’esempio mi pare che lo stiano dando proprio coloro che, in sede congressale, si sono scno confrontati con la massima chiarezza e correttezza democratica, non tanto sui contenuti e sulle politiche da porre al centro dell’iniziativa politica  (su cui non si registrarono differenze sostanziali) ma sullo stile e sul modo di gestire il partito. Iin un momento particolarmente delicato per il paese e per la nostra città, che  tra pochi mesi sarà chiamata alle urne per eleggere la nuova amministrazione comunale, è richiesto a tutti noi un impegno che superi le divisioni ed i contrasti di tipo personale e sappia mettere al centro l’elaborazione e la proposta politica su cui costruire alleanze non astratte ma fondate su programmi di governo e da cui fare emergere persone, a cominciare dal candidato sindaco, capaci di realizzarle.

Sentendomi onorato per la fiducia che mi è stata dimostrata, e di cui ringrazio vivamente Raffaele e Piergiorgio, mi è sembrato doveroso provare a dare il mio contributo, in questi mesi, in spirito unitario, mettendo a frutto l’esperienza fatta in Consiglio comunale negli ultimi sei anni in materia di politiche del territorio e della mobilità.

Si tratta di questioni d’importanza strategica, di chiara valenza metropolitana e ad alto contenuto tecnico, su cui la politica è chiamata a dare il proprio valore aggiunto nella linea del bene comune e dell’interesse generale dei cittadini.

Il ruolo della segreteria del partito, per come a me pare di intuirlo, dovrebbe essere quello di saper fare sintesi tra le istanze di partito (circoli, unioni di quartiere e comunali e Forum) ed i propri amministratori impegnati sul territorio a compiere atti e scelte concrete. Ciò richiede capacità di ascolto e di elaborazione, in un rapporto partito-istituzioni delicato perchè non ammette nè imposizioni  nè subordinazione ma richiede equilibrio e capacità d’impulso e d’indirizzo.

Cercherò di mettere il massimo impegno in questo “lavoro”, confidando di poter contare sulla collaborazione di tanti amici e compagni, a cominciare da chi ha lavorato con me in questi ultimi anni nel Forum territorio sostenibile, Daniele Ara, Andrea Colombo, Roberto Mignani e Claudia Castaldini, che in esecutivo segue i temi dell’ambiente e dell’energia, che con l’urbanistica e la mobilità hanno strette connessioni.

L’ambiente, la mobilità, l’urbanistica, la casa. Dibattiti alla Festa de L’Unità

Nell’ambito della Festa provinciale de L’Unità che apre i battenti il 26 agosto, è previsto un ciclo di dibattiti festa-unitaorganizzati a cura del Forum Territorio Sostenibile, sui temi dell’urbanistica, della mobilità, dell’ambiente (acqua, rifiuti), dell’energia e della casa.

Dagl’incontri, ai quali v’invito a partecipare, dovrebbero scaturire indirizzi e proposte per il programma elettorale del PD per le prossime elezioni del Comune di Bologna.

Per scaricare il programma clicca su  festa-iniziative-territorio2

SIRIO. Cosa dicono i dati di luglio 2010

sirio1Il Corriere di Bologna del 6 agosto scorso, con un esauriente e documentato articolo di Marina Amaduzzi, ha commentato i primi dati relativi allo spegnimento anticipato di SIRIO dalle 20 alle 18, confrontando il numero dei passaggi sotto i varchi del sistema nel luglio 2010 con quelli di luglio 2009.

In sintesi il risultato è che dalle 18 alle 20 l’aumento medio d’ingressi è stato del 12,6 %, corrispondente a 518 auto in più al giorno, mentre dalle 7 alle 18 si registra un calo del 4,5 %, per cui in complesso (dalle 7 alle 20) si registra un calo dell’1,6 %. I dati tengono conto della chiusura di S.Vitale per i lavori CIVIS.

L’interpretazione di questi dati risente inevitabilmente del pregiudizio favorevole o contrario a SIRIO. Chi è contrario al vigile elettronico e, se potesse, lo disattiverebbe totalmente, si dichiara soddisfatto, pur ammettendo la modestia dell’aumento d’ingressi dalle 18 alle 20, ed afferma (pur riconoscendo che “dati oggettivi non ce ne sono”) che “i saldi sono andati meglio in città che in provincia e, in città, meglio nel centro che in periferia”.

Per quanto mi riguarda ho dichiarato che “nessuno pensava che si sarebbe creato un disastro ambientale, ma non entrare nella ZTL è una buona abitudine che va mantenuta: non sono sorpreso dai dati, è una sperimantazione di cui non si sentiva il bisogno.”

Dal 15 settembre si tornerà al consueto orario 7/20.

Vedremo piuttosto cosa farà il Commissario nel periodo prenatalizio: spegnerà SIRIO prestando ancora fede all’indimostrato teorema dei commercianti (”SIRIO danneggia gli acquisti in centro”) oppure darà priorità alla tutela dell’ambiente e della salute dei bolognesi? Tenga presente che in dicembre gli effetti del traffico sull’inquinamento atmosferico sono assai diversi che d’estate!

L’AQUILA abbandonata.

laquilaRicevo da un conoscente quest’ amara testimonianza che mi sembra giusto venga conosciuta:

L’AQUILA

Ieri mi ha telefonato l’impiegata di una società di recupero crediti,

per conto di Sky. Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre

del 2009 e mi chiede come mai.

Le rispondo che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno, causa il terremoto. Il decoder Sky giace schiacciato sotto il peso di una parete crollata. Ammutolisce, si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a chi di dovere.

Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto. Mi dice di amare la mia città, ha avuto la fortuna di visitarla un paio di anni fa e ne è rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selciato che dal Duomo scendeva verso la basilica di Collemaggio.

Mi sale il groppo alla gola e le dico che abitavo proprio li. Lei ammutolisce di nuovo poi Continua…

CIVIS. La verità alla fine s’impone.

Dopo gli allarmi strumentali (da parte del Pdl) ed infondati (sotto il profilo tecnico-scientifico) sui pericoli che il civisCIVIS rappresenterebbe per la stabilità delle Due Torri e dei palazzi storici del centro , è bastato l’incontro del Commissario con tecnici e studiosi progettisti, consulenti ed estensori della valutazione d’impatto ambientale, per ristabilire la verità delle cose, che corrisponde a quanto mi ero permesso di scrivere alcuni giorni orsono ( link:     http://www.paolonatali.it/2010/07/29/il-tormentone-del-civis/ )  e che era stato ripreso anche dalla stampa.

Se volete consultare un interessante documento di Roberto Amori (corredato da belle foto) che ricorda e smentisce tutte le “leggende metropolitane” sul CIVIS cliccate su  http://www.pdbologna.org/Blog-Democratico-MultiBlog/Blog-Utenti/Eruzioni-e-vibrazioni.html

Insomma la realtà è questa: Continua…

Promemoria per un Programma

Con un po’ di tempo a disposizione ho provato a richiamare alla memoria i cinque anni passati in Consiglio comunale, dal luglio 2004 all’estate 2009 ed i pochi mesi dopo le elezioni fino agl’inizi del 2010 con l’interruzione traumatica del mandato Delbono, per ricordare i progetti e le iniziative realizzate o soltanto impostate, da cui, a mio avviso, non potrà prescindere la nuova amministrazione che andremo ad eleggere nella primavera prossima.

Ne è emerso una sorta di “promemoria per un programma”, certamente parziale ma, almeno per le materie esaminate, abbastanza analitico, e che ho ritenuto utile mettere nero su bianco.

Chissà se potrà servire al futuro candidato del centrosinistra……

Per scaricarlo clicca su  promemoriaprogrammatico