Il bilancio del Commissario

Sulla cronaca cittadina di Repubblica di domenica 25 luglio scorso è stato pubblicata un’intervista di Silvia Bignami

Anna Maria Cancellieri

Anna Maria Cancellieri

ad Anna Maria Cancellieri, nella quale viene fatto un bilancio di questi primi cinque mesi di gestione commissariale.

Vorrei brevemente commentare i punti di questo bilancio e le risposte del Commissario.

Graffiti e decoro della città (asfaltatura strade, rifacimento marciapiedi, servizi igienici ecc.): iniziative assai lodevoli, già intraprese dalle passate amministrazioni, dagli esiti naturalmente ancora tutti da valutare.

Emergenza casa: anche qui nessuna iniziativa particolarmente innovativa (il problema vero sono i fondi per poter sistemare e rendere assegnabili alcune centinaia di alloggi pubblici in più); qualche sorpresa desta l’accenno al fatto che Continua…

Una ricetta per l’estate: “Insalata di riso, verde speranza”

iinsalatarisoVorrei suggerire una ricetta per l’estate. E’ un insalata di riso, verde speranza (ne abbiamo bisogno, della speranza, intendo….)

INGREDIENTI E DOSI PER 5/6 PERSONE

350 gr. di riso integrale parboiled.

1 vasetto di pesto genovese (meglio se fatto in casa al momento).

50 gr. (o più) di parmigiano in scaglie.

50 gr. (o più) di pecorino sardo a cubetti o in scaglie.

100 gr. di olive verdi o nere (o 50 e 50).

25 gr. (o più) di pinoli.

1 uovo sodo.

facoltativi, secondo il gusto: 350 gr. di zucchine a rondelle, cotte in tegame, con prezzemolo e parmigliano; 1 mazzetto di rucola; foglie di basilico; succo di limone.

PREPARAZIONE.

Far bollire il riso in molta acqua ben salata, scolarlo e farlo raffreddare. Aggiungere il pesto e tutti gli altri ingredienti. Aggiungere (eventualmente, se piacciono)  la rucola a pezzetti,le zucchine e il succo di limone.

Decorare con l’uovo sodo tagliato a fette, foglie di basilico o rucola.

BUON APPETITO!



Il tormentone del CIVIS

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IL CIVIS

In questi giorni è andato in onda l’ennesimo tentativo del centrodestra bolognese, evidentemente a corto di argomenti seri, di  bloccare o almeno stravolgere il progetto CIVIS, facendo opera di disinformazione e giocando sulla memoria corta dei cittadini bolognesi (e sull’ inesperienza in materia del Commissario, che si è lasciata fuorviare ), pensando forse, in questo modo, di creare imbarazzo e di penalizzare il centrosinistra, incurante di recare danno, in realtà, alla città ed ai suoi abitanti.

La storia è nota.

La paternità del progetto è indiscutibilmente della giunta Guazzaloca che ne definì caratteristiche tecniche e tracciato (con il passaggio in centro attraverso S.Vitale in andata e Strada Maggiore al ritorno) da S.Lazzaro a Borgo Panigale, acquisì il finanziamento statale e ne affidò l’attuazione ad ATC che espletò la gara d’appalto e l’assegnazione al Consorzio Cooperative Costruzione.

La giunta Cofferati si ritrovò con Civis e Metrò (da Fiera a Staveco) ed apportò modifiche ai due progetti cercando di renderli più coerenti (come tracciato) alla effettiva domanda di mobilità, senza perdere i finanziamenti.

A questo punto la realizzazione del Civis Continua…

Il Commissario va nei Quartieri

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Quartiere S.Donato

Annamaria Cancellieri, dando prova di un’encomiabile sensibilità, ha indetto 9 assemblee pubbliche nei Quartieri, nel corso delle quali ascolta i cittadini, le loro istanze, opinioni e proposte. In tali occasioni viene anche presentato il Bilancio Sociale che contiene informazioni demografiche e socioeconomiche dei diversi territori e dati sui servizi erogati e sui progetti realizzati e in corso: si tratta di uno strumento di rendicontazione (per scaricare clicca su         http://www.comune.bologna.it/rendicontazione-sociale/sociale/quartieri.php che andrebbe meglio conosciuto, analizzato ed utilizzato anche per delineare le scelte programmatiche future per la città e per i quartieri.

Martedì 29 giugno si è svolto l’incontro in quartiere S.Donato, al quali anch’io ho preso parte e vorrei fornire un sintetico resoconto, con qualche commento, degli aspetti a mio avviso più interessanti. Continua…

La Febbre del Fare: ci sono anch’io, ma non è solo nostalgia.

Nei giorni scorsi è stato posto in commercio un DVD con annesso libretto dal titolo “La febbre-del-fareFebbre del Fare”, prodotto dalla Cineteca di Bologna, che è stato anche proiettato al cinema Lumière e, qualche sera fa, in piazza Maggiore.

Esso raccoglie immagini e filmati che documentano la vita amministrativa della Bologna del dopoguerra, dal 1945 al 1980, ed in particolare le realizzazioni e le scelte che fecero di Bologna “la rossa” una vetrina del buon governo della sinistra ed un modello da additare ad esempio, ed il clima di entusiasmo realizzativo e partecipativo che si respirava in quegli anni.

Con sorpresa e soddisfazione, ed anche (lo confesso) con un po’ di orgoglio, mi sono ritrovato anch’io in un breve fimato della metà degli anni ‘70, cliccare su solo-paolo mentre illustravo, in un’assemblea pubblica al Pilastro, le finalità e le caratteristiche del nuovo poliambulatorio che il Comune di Bologna, sotto l’impulso dell’Assessore alla Sanità Eustachio Loperfido, stava realizzando lì, come in altri quartieri della città, con finalità marcatamente preventive.

In quegli anni ero consigliere di quartiere a S.Donato, come indipendente nel gruppo Due Torri e coordinavo la Commissione servizi sociali.

Al di là del carattere “datato” di questo documento (v’invito a procurarvi l’intero DVD) e del rimpianto per anni entusiasmanti ed importanti per la vita della città, oltre che per la mia giovinezza, credo che alcuni aspetti di quella stagione politica andrebbero recuperati a vantaggio di questa Bologna del terzo millennio.

Partecipazione locale, palestra di democrazia.

1006coverSul numero 6 di giugno 2010 di Aggiornamenti Sociali, la bella rivista dei padri gesuiti di Milano, compare un interessante articolo di Alfredo L.Tirabassi dal titolo  “Nuove forme di partecipazione locale - quale futuro per la cittadinanza?”.

Per scaricare il testo completo dell’ articolo clicca su aggiornamenti-sociali

La tesi contenuta nell’articolo è che Continua…

La Cancellieri “commissaria” SIRIO d’estate.

In un post scritto il 29 maggio scorso (“La Cancellieri “cancella” Sirio ?”) http://www.paolonatali.it/2010/05/29/la-cancellieri-cancella-sirio/ avevo commentato negativamente l’intenzione del Commissario di modificare l’orario di funzionamento del sistema Sirio nei mesi estivi.cancellieri1

sirioOra se n’è avuta la conferma ufficiale: nei mesi di luglio, agosto e settembre, Sirio controllerà gli accessi al centro storico fino alle 18  anzichè fino alle 20 (una sorta di ora legale alla rovescia) allo scopo di “permettere ai bolognesi di andare in centro a mangiare una pizza o al cinema”.

Penso che questa decisione sia un errore e provo a spiegare perchè. Continua…

Ancora su Bella Fuori

L’inaugurazione di Bella Fuori (la nuova piazza verde nel cuore del quartiere S.Donato) ha dato immediatamente adito a polemiche. A cura di alcuni cittadini è stato girato un video (pubblicato tra l’altro sul sito della cronaca bolognese di Repubblica) che prende di mira gli ammaloramenti manifestatisi sul manto erboso con zolle di riporto (soprattutto sulla collinetta dei giochi per i bambini), gli spigoli vivi delle sedute in cemento e perfino (con commenti di dubbio gusto) la scultura di Alcide Fontanesi. Il tutto senza spendere una parola di apprezzamento sulle caratteristiche complessivamente pregevoli di quanto è stato realizzato.

Ora a me pare che tutte le critiche sono legittime ma qui siamo davanti ad un atteggiamento che definirei “bartaliano” (”tutto sbagliato, tutto da rifare…”) che reputo ingeneroso ed affetto da un inaccettabile pregiudizio negativo.

Credo che forse sarebbe stato meglio attendere ad inaugurare l’opera aprendola al pubblico. Ma come dare torto a chi ha ritenuto opportuno, a fronte del ritardo già accumulato con i lavori, permettere ai cittadini di usufruire delle opportunità offerte da questa area già nel corso dell’estate?

Così,  benchè l’area non sia ancora stata consegnata al Comune e sia tuttora sotto la responsabilità dell’impresa esecutrice. si è scelto di aprirla al pubblico con le conseguenze che si sono manifestate in quella zona particolarmente fragile. La tecnica dell’inerbimento rapido mediante il riporto di zolle erbose è comunemente usata, ma si è rivelata critica su un pendio dove la gravità e le sollecitazioni degli utenti non hanno permesso il radicamento delle zolle stesse nel terreno sottostante. Nelle zone pianeggianti le cose dovrebbero andare meglio. L’impresa sta già immag0133provvedendo agl’interventi del caso, nelle more della presa in carico dell’area da parte del Comune per la sua pulizia e per la manutenzione del verde e dei giochi con il contratto di global service.

Anche agli altri interventi necessari per porre rimedio agl’inconvenienti che verranno segnalati si dovrà porre mano.

Ho notato ad esempio l‘assenza di una o più rastrelliere per le biciclette: strano che i progettisti non ci abbiano pensato…… Allo scopo provvederà il Comune al quale ho già segnalato la cosa.

Ma, detto ciò, perchè non riconoscere che l’area è incomparanilmente migliore di come era in passato ? E perchè non prendere atto che i temuti problemi alla circolazione non si sono per il momento manifestati (come provano i monitoraggi eseguiti e che dovrebbero essere resi noti quanto prima)?

Io mi auguro che, passati i primi momenti di tensione polemica, si possa passare ad una fase nuova, nella quale tutto il tessuto associativo della zona s’impegna nell’utilizzo dell’area, nella sua gestione e vigilanza, sotto il coordinamento  del Quartiere. Questo implica anche la segnalazione e la correzione di eventuali criticità che dovessero manifestarsi nel tempo. Ma il tutto in un quadro di “presa in carico” dell’area da parte degli abitanti, che la possano sentire come “cosa loro” e non come un’operazione imposta dall’alto, come un dono non richiesto.

Dopo l’estate sarebbe anche opportuno effettuare un‘indagine strutturata tra gli abitanti della zona che aiuti ad andare in questa direzione.

Mobilità e sicurezza: c’è ancora molta strada da compiere….

Il Comune di Bologna ha pubblicato i dati statistici sugl’incidenti stradali del 2009.

Per visualizzarli clicca su

incidentehttp://www.comune.bologna.it/iperbole/piancont/archivionov/notizie/trasporti/tra20100617.htm

Nel luglio dell’anno scorso avevo dedicato un post al commento dei dati per il 2008. Per visualizzare clicca su

http://www.paolonatali.it/2009/07/12/un-interessante-documento-suglincidenti-stradali/

I dati del 2009 confermano, rispetto a quelli dell’anno precedente, un ulteriore calo del numero degl’incidenti (-9,1%) e dei feriti (-8,5%). La brutta sorpresa viene purtroppo dal numero dei morti, che sono cresciuti di 4 unità, passando dai 20 del 2008 (il livello più basso in assoluto nella nostra città) ai 24, mettendo pertanto in discussione l’obiettivo che il Comune si era dato e cioè quello del dimezzamento del numero dei decessi per incidente stradale nel decennio.

Un altro dato preoccupante Continua…

Bella Fuori

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Cancellieri, Sassoli de Bianchi, Draghetti

A due settimane dall’inaugurazione del Parco S.Donnino, oggi, 13 giugno, è stata inaugurata la nuova piazza-giardino al centro del quartiere S.Donato, realizzata nell’ambito del progetto “Bella Fuori” che punta a riqualificare le periferie della nostra città, realizzando nuove centralità urbane.

In accordo con il Comune di Bologna, la Fondazione del Monte, nel 2008 ha scelto come oggetto di rivitalizzazione una zona del quartiere S.Donato: il giardino pubblico “Renato Bentivogli” e l’area del nuovo centro civico Francesco Zanardi, allora separate da via Garavaglia. L’area rappresenta uno spazio pubblico d’incontro e di scambio relazionale all’interno del quartiere.

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Bella Fuori S.Donato

Il progetto realizzato è quello dello studio Toppetti Egidi architetti di Roma, selezionato attraverso un concorso di progettazione partecipata. Obiettivo principale è stato quello di trasformare luoghi prima separati e vissuti come discontinuità in una nuova piazzaverde continua e centrale nella vita del quartiere, in cui modalità di fruizione e di attraversamento possano convivere ed intrecciarsi. Gli spazi pedonali ammontano a 4200 mq. mentre il verde occupa una superficie di 8ooo mq. Nell’area trova spazio anche la sede della “Casa della Fotografia” gestita da un’associazione cittadina di fotografi. Il costo dell’opera, sostenuto dalla Fondazione, ammonta a 1 milione di Euro

L’ideazione e la realizzazione del progetto è stata accompagnata da un laboratorio di urbanistica partecipata, nel cui ambito i cittadini hanno espresso indirizzi e preferenze sulle caratteristiche e le funzioni dell’area. Nonostante ciò si sono manifestate diverse opposizioni e critiche al progetto, da parte di un Comitato di cittadini costituitosi per l’occasione. I rilievi hanno riguardato da un lato la chiusura di via Garavaglia, giudicata inutile e foriera di problemi al traffico della zona, dall’altro le caratteristiche del progetto, giudicato poco “verde”. In definitiva è stato detto che il laboratorio partecipato non aveva tenuto conto di tali osservazioni.

A me pare che oggi, a progetto realizzato, il miglioramento sia del tutto evidente. I problemi principali, nell’immediato,  sono due. Continua…