Si parla di pedonalizzazioni
Oggi, 2 marzo, L’Informazione dedica due pagine al tema delle pedonalizzazioni nella nostra città, con alcune interviste una delle quali è stata fatta a me (per leggere clicca su linformazione_2011_03_02-2
Il resoconto dell’intervista è abbastanza fedele ma comunque incompleto.
In sintesi ritengo che si debba intervenire individuando, all’interno dei quadranti in cui può essere diviso il centro storico, quelle aree di minori dimensioni che, per le loro caratteristiche e per il tessuto socioeconomico che le contraddistingue, si prestano ad una pedonalizzazione integrale (ad esempio il Quadrilatero ed altre). Oltre a questo si tratta di procedere ad un rafforzamento della ZTL (Zona a Traffico Limitato) rivedendo in generale i permessi di accesso, senza modificare, almeno per ora, l’orario di limitazione 7/20, ma permettendo la circolazione, per ciascun quadrante, solo ai residenti ed autorizzati in quella specifica zona, evitando insomma che gli autorizzatri ad entrare possano scorazzare indiscriminatamente per tutto il centro storico.
Commenti dei lettori
OK per le pedonalizzazioni del centro storico ma non dimentichiamo i pedoni che vivono fuori dal centro:nel gennaio del 2008 furono inviate ai Sindaci di Bologna e di Pianoro le firme di 235 cittadini di Bologna e Rastignano che richiesero di dotare di un marciapiede o di altra protezione un lato del tratto di via Toscana compreso tra l’angolo con via Pavese (Bologna) e l’inizio di Rastignano, considerata l’attuale insicurezza per chi vi transita a piedi.
Va detto che il percorso stradale più lungo e quindi l’impegno finanziario conseguente riguarda il Comune di Bologna, ma il beneficio per la messa in sicurezza della strada riguarderebbe comunque tutti i cittadini.
A suo tempo da parte dei due Comuni non si ebbe risposta; l’istanza è stata poi rivolta anche al Commissario di Governo con uguale esito.
Ora, con il prossimo spostamento del capolinea del bus 13 a Rastignano, si ripropone e si rafforza la richiesta di mettere in sicurezza per i pedoni questo tratto di strada al fine di superare l’attuale assenza sicurezza nel tratto di strada indicato senza marciapiede.
Non si può solo confidare nella buona sorte per l’eternità lamentandosi solo “a babbo morto”.
Grazie per la tua collaborazione e complimenti per la tua ripresentazione in lista elettorale.
Conta sulla preferenza mia e dei miei familiari.
Sandro Magnani
Concordo pienamente con questa idea; è molto più sensato che parlare di pedonalizzazione il sabato e la domenica della T, che poi dovrebbe essere comunque percorsa dagli autobus e presumo anche dai mezzi di soccorso eventuali. Diciamo che si potrebbe creare un tessuto a macchie di leopardo.
E’ giustissimo regolamentare gli scorrazzamenti indiscriminati degli autorizzati,bisognerebbe anche:
1 ricontrollare le autorizzazioni;
2 riflettere sul fatto che usare un garage pubblico nel centro storico, autorizza a girare anche senza contrassegno;
3 regolamentare con orari precisi gli accessi per carico e scarico merci.
Attenzione al fatto che, limitando la circolazione dei residenti al loro settore, si rischia di intasare i viali di circonvallazione già pesantemente trafficati a tutte le ore; SICURAMENTE va vietato ai residenti dei 5 settori del centro il parcheggio anche pagando fuori dalla propria zona.
Condivido: anche nelle periferie si tratta di creare zone chiuse al traffico veicolare, da animare e valorizzare con iniziative di carattere culturale, ricreativo e commerciale.
Ricordo bene il problema del marciapiede in via Toscana. Credo che, subito dopo l’insediamento della nuova amministrazione comunale e dei nuovi consigli di quartiere, si dovrà aggiornare la programmazione in materia di LLPP (lavori pubblici) e dare priorità agl’interventi per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, come quello segnalato. Se sarò eletto, stanne certo, non lo dimenticherò.